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Bank of America: i giovani detengono più crypto

Bank of America Corporation (BofA) è una banca multinazionale degli Stati Uniti d’America e una società di servizi finanziari. Bank of America è stata costituita tramite l’acquisizione di BankAmerica da parte di NationsBank nel 1998. È la seconda più grande istituzione bancaria negli Stati Uniti, dopo JP Morgan Chase. 

La Bank of America ha annunciato che gli americani più giovani e facoltosi hanno fino a 7,5 volte in più la probabilità di possedere criptovalute nei loro portafogli personali rispetto agli investitori di età pari o superiore a 43 anni, proiettati a investire in azioni o pacchetti obbligazionari più tradizionali.

BofA ha così affermato:

“Se la parte più giovane e facoltosa del Paese non ha fiducia nelle azioni, dove colloca i suoi investimenti? Nelle forme alternative di investimento finanziario, comprese le criptovalute, che sono la loro scelta numero 1″.

I giovani americani facoltosi preferiscono le crypto alle azioni

Proprio questa settimana Bank of America ha pubblicato il suo studio del 2022 sulle scelte di investimento degli americani facoltosi: il report ha messo in luce i risultati di un sondaggio online, svoltosi da maggio a giugno, su 1.052 persone di età superiore ai 21 anni con un reddito patrimoniale di oltre 3 milioni di dollari.

La banca, di preciso, ha intervistato soltanto un campione della popolazione statunitense che possiede un patrimonio molto elevato e tra l’altro, non tutti clienti di Bank of America.

Data la facilità di conoscere il mercato azionario e di accedervi per tutti i giovani investitori, si ritiene che questi ultimi detengano azioni in un numero quasi pari a quello degli investitori più anziani. Ma in realtà la fascia di età compresa tra 21 e 42 anni possiede solo circa un quarto del proprio portafoglio in azioni, rispetto al 55% degli investitori di età pari o superiore a 43 anni, come si evidenzia nel report qui:

La parte più giovane e facoltosa del Paese valuta quindi le opportunità di guadagno personale in tutte le alternative finanziarie, comprese le criptovalute, che rappresentano ormai una delle scelte principali, in grado ormai di superare le forme di investimento tradizionale.

Al netto, il  29% dei giovani ha sostenuto che le criptovalute rappresentano un’opportunità importante per ottenere ricchezza, ma solo il 7% del gruppo più anziano è d’accordo con questa tendenza. 

Il gruppo dei meno giovani è generalmente e tradizionalmente più proiettato verso forme di investimento nel private equity o negli investimenti sostenibili e legati all’ambiente (ESG), alle classiche azioni, come mostra il report.

BofA ha quindi messo in evidenza che sono i giovani a essere inclini agli investimenti in criptovalute, sicuramente perchè si tratta della generazione più vicina ai social network, ai forum o ad app finanziarie come Reddit o Degiro e Binance.

Infatti è emerso dal sondaggio che la metà del gruppo più giovane ha affermato l’utilizzo dei social media per avere indicazioni sulle criptovalute, rispetto al 30% del gruppo più anziano.

Nonostante il numero degli investimenti sia poi concretamente basso, è stato calcolato che i giovani hanno fino a 7,5 volte in più probabilità di detenere criptovalute nei loro portafogli e cinque volte in più la capacità di comprendere il mondo degli investimenti in ambito crypto.

Katy Knox, Presidente di The Private Bank presso Bank of America, ha affermato: 

“La pianificazione patrimoniale è intrinsecamente multigenerazionale. Come vediamo tra le famiglie dei nostri clienti, i comportamenti e i valori finanziari prendono forma presto nella vita e sopravvivono nelle eredità tramandate di generazione in generazione. Questi risultati della ricerca indicano un ruolo più ampio che i consulenti patrimoniali e il settore dei servizi finanziari stanno svolgendo nell’aiutare le famiglie a trasferire la ricchezza e soddisfare le esigenze della prossima generazione”.

Nel report intitolato 2022 Bank of America Private Bank Study of Wealthy Americans, la banca ha messo in evidenza che lo spostamento di $ 84 trilioni di ricchezza personale, dai baby boomer alla generazione X e ai millennial fino al 2045, potrebbe avere un grande impatto dalle future famiglie, alle organizzazioni di beneficenza fino ai mercati finanziari.

Alessandra Bonifacio
Alessandra Bonifacio
Laureata in lettere moderne, interessata alla comunicazione e alle digital humanities dopo aver preso parte a un progetto di ricerca in collaborazione con l’università di Stanford e ad una summer school in digital marketing presso la IE Business School.
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