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Azioni di Microsoft, Tesla, Meta e Robinhood in Borsa

Trimestrali e nervi tesi sui mercati con la consapevolezza che risolte le tensioni geopolitiche tutti hanno le carte in regola per ripartire, vediamo insieme i motivi e come sono andate le azioni di Microsoft, Tesla, Meta e Robinhood.

Le performance di Meta

La casa madre della costellazione dei social di Zuckerberg stenta dal punto di vista income e pone come obiettivo prossimo una migliore gestione delle entrate per far fronte con maggiore serenità alle sfide che attendono le sue imprese.

Le entrate pubblicitarie che sono il core business con cui la società americana monetizza sono calate e di conseguenza sono diminuiti anche i ricavi che scendono di un 4% a 27,7 miliardi di dollari per il terzo trimestre.

Il ricavo medio di un annuncio pubblicitario sui social è diminuito del 18% e questo si traduce in meno soldi da investire ed usare per le spese correnti del colosso.

Le piattaforme del gruppo tuttavia sono sempre più usate al punto da raggiungere i 2,93 miliardi di utenti nel mondo (+4%) anno su anno.

4 sono i miliardi di spese aggiuntive rispetto al 2021 dovuti in larga parte da un maggiore flusso di risorse in ricerca e sviluppo, ciò ha comportato che l’utile operativo è diminuito del 45,7% attestandosi a 5,6 miliardi di dollari.

Il gruppo del metaverso stima nell’ultimo trimestre entrate complessive per 30/32,5 miliardi. 

Meta sconta l’enorme sforzo profuso negli investimenti per l’efficienza e la ricerca volti a colmare il gap con avversari del presente come TikTok e quelli del futuro come The Nemesis e soci “una stima di 900 milioni di dollari in costi aggiuntivi relativi al consolidamento”.

Una perdita di 3,7 miliardi di dollari circa nel Q3 è stata riscontrata dall’attività di Reality Labs Meta ovvero la divisione che si occupa della realizzazione e lo sviluppo del metaverso di Zuckerberg.

Il CEO di Altimeter Capital, Brad Gerstner, investitore e partner di Meta e prima di Facebook in una lettera eloquente a Mark Zuckerberg e al consiglio di amministrazione ha affermato perentorio:

“Un investimento stimato di $ 100 [miliardi] in un futuro sconosciuto è enorme e terrificante, anche per gli standard della Silicon Valley. Non abbiamo dubbi che gli investitori e altri sosterrebbero felicemente l’aumento di questi investimenti man mano che il [ritorno sull’investimento] diventa più tangibile, anche se ancora a lungo termine”.

La trimestrale non proprio ottima e le incertezze del futuro della società hanno portato le azioni di Meta a un -8,8% nel trading after-hour.

Sophie Lund-Yates, Capo analista Equity presso Hargreaves Lansdown ha commentato così il risultato di Meta:

“Le piattaforme di Meta non hanno tanto potere sui team di marketing quanto dovrebbero. Questa non è la prima volta che il gigante dei social media è in ritardo, e ciò si rapporta con il fatto che la concorrenza è feroce con partecipanti più giovani come TikTok che è un serio avversario.

In tempi così incerti e difficili, tutti i grandi nomi stanno lottando, ma l’incapacità di Meta di mantenere la quota di portafoglio dei suoi clienti è preoccupante e preoccupa gli scommettitori a scapito del taglio dei prezzi.

La natura potenzialmente limitata della pubblicità come flusso di entrate non viene persa dalla gestione, ed è qui che entrano in gioco i piani del grande metaverso.

Sfortunatamente, il lancio e l’adozione dei prodotti di realtà virtuale del gruppo lascia molto a desiderare, nonostante la spirale ascendente apparentemente infinita del budget di ricerca e sviluppo.

Questo è problematico perché Meta non ha altri flussi di reddito su cui ripiegare, quindi così com’è, quando gli inserzionisti chiudono il rubinetto, la canalizzazione delle entrate di Meta si esaurisce molto rapidamente.

Gli sforzi per potenziare i piani di efficienza suggeriscono le difficili condizioni future, anche se gli attivisti saranno rattristati nel sentire che questi piani non si estendono a riduzioni del personale nel budget attuale.

Ci saranno alcuni che diranno che il calo del 62% da inizio anno del prezzo delle azioni di Meta è andato troppo oltre, ed è vero che il gigante della tecnologia ha ancora dimensioni enormi grazie ai suoi miliardi di utenti attivi.

Questo da solo significa che non può essere immediatamente cancellato e c’è il potenziale per il ritorno della crescita.

Il problema è che il fossato economico che separa Facebook e Instagram dai suoi rivali si sta restringendo, senza un chiaro percorso da seguire per un’ulteriore monetizzazione di successo delle sue altre app e prodotti, e ciò potrebbe culminare molto rapidamente in un grosso problema”.

Le azioni Tesla (TSLA)

La società californiana fondata nel 2003 da Elon Musk e soci ha chiuso con un +1% l’ultima sessione di contrattazione a Wall Street portandosi a quota 224,64 dollari americani e in after hours si prevede un’apertura sullo stesso per la giornata odierna.

I problemi relativi alla guida automatica riscontrati dalla casa della mobilità elettrica non hanno destato troppo panico nei mercati anche e non solo grazie alla solidità del team di sviluppo che non ha perso tempo mettendosi subito a lavoro per implementare il sistema di guida delle Model 3 e Model Y.

Le trimestrali centrate dal colosso americano hanno galvanizzato gli investitori e nel lungo periodo i future sono positivi.

Di giorni fa la notizia di alcuni problemi logistici per la gigafactory di berlino relativi alla produzione di batterie subito risolti tramite l’intervento del team in Texas mentre è di oggi la conferma che per il mercato europeo le vetture di Musk avranno livree speciali ad hoc per i paesi del continente arricchendo l’offerta delle personalizzazioni.

Il titolo Microsoft (MSFT)

Il colosso del tech fondato da Bill Gates e Paul Allen quasi 50 anni or sono è giunta alla pubblicazione della sua ennesima trimestrale, la terza dell’anno.

La big tech ha concluso il periodo con utili e fatturato che hanno superato le aspettative poste come obiettivo anche se il fatturato relativo al cloud e la guidance hanno deluso un po’ gli analisti.

L’azione ha perso il 7% nelle contrattazioni after hours a New York a causa di una trimestrale in chiaroscuro.

La performance degli utili per azione è stata di 2,35 dollari contro i 2,30 dollari previsti mentre il fatturato chiude a 50,12 miliardi di dollari superando le stime che ponevano l’asticella a 49,61 miliardi di dollari.

La guidance è assurta al ruolo di nota dolente diventando la causa del tonfo del titolo.

Per l’ultimo trimestre fiscale, la società ha stimato un fatturato tra i 52,35 miliardi e i 53,35 miliardi di dollari americani, un salto del 2% se si considera la media del range.

Il margine lordo di Microsoft ha mancato di poco l’outlook attestandosi al 69,2% contro il 69,8% previsto.

Il trend di Robinhood

Dal minimo di 6,81 dollari per azione di metà giugno 2022 il titolo ha conosciuto una progressiva risalita della china fino a riportarsi in doppia cifra a 11,08 dollari per azione di ieri (+2,31%).

Anche per la giornata odierna il titolo è previsto al rialzo segnale di forza che conferma il trend in controtendenza rispetto al segno del mercato.

La società americana di Menlo Park (CA) che si occupa di servizi finanziari sarà una delle ultime società a pubblicare la propria trimestrale relativa al terzo trimestre dell’anno esattamente il 2 novembre prossimo.

Unica nota che desta preoccupazione negli investitori riguarda la causa tutt’ora in corso secondo cui Robinhood (HOOD) deve difendersi dalle accuse di manipolazione del mercato a seguito delle restrizioni all’operatività avvenute in concomitanza del rally dei meme stock nel 2021. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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