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L’utilità del grafico arcobaleno di Bitcoin

Il cosiddetto Bitcoin Rainbow Chart (grafico arcobaleno di Bitcoin) è un grafico del prezzo di Bitcoin che risulta particolarmente facile da comprendere. 

Tuttavia bisogna fare alcune precisazioni. 

Come è realizzato il grafico arcobaleno di Bitcoin

Per prima cosa va detto che il grafico mostra l’andamento del prezzo di BTC dal 2012 ad oggi in scala logaritmica. 

Il 2012 è l’anno del primo halving, e ciò che accadde al prezzo di Bitcoin negli anni precedenti è troppo anomalo per poter essere preso in considerazione in ragionamenti sull’andamento sul lungo periodo. 

La scala logaritmica serve proprio per dare migliore visibilità agli aumenti in percentuale sul lungo periodo. Spesso i grafici in scala logaritmica risultano più comprensibili di quelli in scala lineare per i lunghi periodi, proprio perché non mostrano le variazioni in valori assoluti ma in percentuale. 

Sul breve periodo è più utile confrontare le variazioni in valore assoluto, ma sul lungo periodo tali variazioni possono risultare fuorvianti, soprattutto quando sono molto elevate, come nel caso di Bitcoin. 

La scala logaritmica, invece, mostra le variazioni in percentuale, ovvero mostrando sul lungo periodo le variazioni in modo confrontabile tra di loro, anche se partono da livelli molto differenti. 

Ma ciò che colpisce di più è l’arcobaleno. 

L’arcobaleno Bitcoin

In realtà non si tratta di un vero e proprio arcobaleno, ma di nove fasce di prezzo variabili nel corso del tempo, che crescono con archi molto facilmente individuabili in scala logaritmica. 

Bisogna, però, tener presente che si tratta di fasce totalmente arbitrarie, con un andamento altrettanto arbitrario. 

Nonostante siano state progettate e disegnate in modo arbitrario, sembrano lo stesso dare alcune indicazioni precise. 

Le fasce più interessanti sono quelle esterne, ovvero le due inferiori (blu e azzurro), e le due superiori (rosso chiaro e rosso scuro). 

Da notare che per tre volte nella storia di Bitcoin il prezzo è andato al di là delle fasce esterne del grafico arcobaleno. 

Le anomalie della lettura del grafico arcobaleno di Bitcoin

La prima anomalia si verificò a fine 2013, durante la maggiore bolla speculativa post-halving che si sia mai verificata sul prezzo di Bitcoin. 

La fascia maggiore a novembre 2013 terminava a 650$, per poi salire a 800$ a febbraio del 2014. Il prezzo di Bitcoin invece salì a 1.100$ a fine novembre, per poi scendere e tornare sui 1.000$ tra dicembre 2013 e gennaio 2014. 

In realtà, era piuttosto evidente già allora che quei prezzi fossero eccessivamente alti, dato che ad inizio 2013 il livello di partenza era di soli 13$. 

Durante il seguente bear market, e la successiva bolla speculativa del 2017, non ci furono anomalie, ma solo una discesa sulle fasce più basse ed una risalita su quelle più alte. 

A dire il vero anche nel bear market del 2018/2019 non ci furono anomalie, perchè la seconda c’è stata durante il crollo dei mercati finanziari di marzo 2020 dovuto all’inizio della pandemia. 

All’epoca la fascia più bassa del grafico arcobaleno arrivava fino a 5.000$, mentre il prezzo per qualche giorno scese a 4.000$. 

Si trattò però di un’anomalia brevissima, durata solo poche settimane. 

La terza anomalia è in corso. 

La fascia più bassa del grafico arcobaleno del prezzo di Bitcoin attualmente arriva fino a 19.000$, anche se sta andando verso i 20.000$. 

Dato che il prezzo di Bitcoin negli ultimi giorni è sceso sotto quota 19.000$, al momento è in atto la terza anomalia del grafico arcobaleno. 

Il grafico è attendibile?

A questo punto la domanda che ci si deve porre è: questo grafico è ancora attendibile? Ovvero la curva disegnata in modo arbitrario di queste fasce di prezzo è da considerare valida ancora ora? 

Il grafico risulta decisamente attendibile per spiegare ed interpretare l’andamento passato del prezzo di Bitcoin, ma non ha alcuna reale proprietà predittiva. 

In altre parole non va considerato attendibile per quanto riguarda l’andamento futuro del prezzo di Bitcoin. 

Si limita a descrivere quello passato, facendo ben capire che il prezzo di Bitcoin fino ad ora ha seguito una parabola ascendente fatta di tre cicli abbastanza simili. 

I cicli del prezzo di Bitcoin

Prendendo come riferimento i massimi di ogni ciclo, a fine 2013 il prezzo di Bitcoin è salito sopra la fascia più elevata del grafico arcobaleno. A fine 2017 invece è rientrato appieno nella fascia più elevata di colore rosso scuro, mentre nel 2021 si è fermato alla terzultima fascia, quella arancione. 

Proprio per questo motivo è possibile che la curva sia stata disegnata in modo ottimale fino al 2020, mentre dal 2021 in poi forse è stata disegnata in modo eccessivamente ottimistico. 

Prendendo come riferimento i valori minimi toccati durante i tre bear market post bolla, il primo nel 2015 era perfettamente interno alla fascia più bassa, quella blu, mentre il secondo nel 2020 era inferiore a questa fascia. Tuttavia allora si trattò di un cigno nero dovuto all’imprevedibile inizio della pandemia. 

Però anche il punto minimo dell’attuale bear market post-bolla è ben inferiore alla fascia minima del grafico arcobaleno, cosa che rafforza l’ipotesi che dal 2021 in poi il disegno di queste fasce non sia più preciso. 

La descrizione delle fasce

Ad ogni fascia è stato assegnato un nome descrittivo. 

Bisogna però fare attenzione, perché si tratta di nomi assolutamente arbitrari, e che consigliano cosa fare nel caso in cui il prezzo si trovi al loro interno. 

Ad esempio la fascia verde è stata chiamata “accumula”, quella azzurra “compra” e quella blu “praticamente in saldo”. In realtà questi nomi sono stati assegnati solamente analizzando il comportamento passato del prezzo, quindi non vanno assolutamente presi come previsioni per il futuro. 

La fascia arancione chiaro è stata chiamata “è in bolla?”, mentre quella arancione “si intensifica la FOMO”. Ancora più esplicite le fasce rosso chiaro e rosso scuro, chiamate rispettivamente “vendi” e “massimo territorio bolla”. Ad esempio, nel corso 2021 il prezzo di Bitcoin non è mai arrivato in fascia “vendi”, poi però dopo essere entrato in fascia “FOMO” ha iniziato a scendere. 

Si noterà come l’arco ad un certo punto sembra interrompersi, proprio nel 2021/2022, e da quel punto sembra procedere in linea retta, anche se trattandosi di un grafico in scala logaritmica tale linea in realtà retta non è. 

Conclusione 

Si tratta pertanto di un grafico da prendere con le pinze. 

Risulta molto utile per capire facilmente, a colpo d’occhio, l’andamento del prezzo di Bitcoin dal 2012 al 2020, ma inizia a scricchiolare proprio a partire dal 2021/2022. 

Inoltre non deve affatto essere preso come uno strumento predittivo, perché non è basato su alcuna base scientifica utile a prevedere l’andamento futuro del prezzo di Bitcoin. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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