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In netto calo l’hashrate di Bitcoin

Nelle ultime due settimane l’hashrate medio di Bitcoin è sceso del 14% rispetto al picco massimo storico di metà novembre. 

Lo svela Hashrate Index, secondo cui la media settimanale è passata dai 274 EH/s del 12 novembre ai 236 Eh/s di ieri. 

Il calcolo dell’hashrate di Bitcoin

Questi dati non sono rilevazioni precise, ma stime calcolate sulla base di diversi fattori, tra cui la difficulty ed il block-time. Per questo motivo fonti differenti hanno dati differenti.

Nel caso di Hashrate Index si tratta di medie settimanali, ovvero le medie delle stime giornaliere dell’hashrate dei sette giorni precedenti. 

Ad esempio secondo bitinfocharts.com invece la media giornaliera di ieri è stata di 244 Eh/s, ovvero superiore ai 236 Eh/s stimati da Hashrate Index per quanto riguarda la media giornaliera degli ultimi sette giorni. 

D’altronde secondo bitinfocharts.com l’altro ieri la media giornaliera è scesa fino a 204 Eh/s, quindi la media giornaliera degli ultimi sette giorni non si discosta di molto da quella di Hashrate Index. 

Anzi, dato che le medie giornaliere variano parecchio, mentre quella settimanale varia molto meno, probabilmente quest’ultima è più adatta ad analizzare l’andamento dell’hashrate sul medio periodo. 

Invece, secondo CoinWarz, oggi si è toccato un picco orario massimo di quasi 290 Eh/s, mentre tre giorni fa si è toccato un picco orario minimo di 195 Eh/s. 

Quello però che è certo è che il massimo storico assoluto si è toccato sabato 12 novembre, quando la media giornaliera ha sfiorato per la prima volta nella storia i 300 Eh/s, e quella oraria è salita addirittura sopra i 340 Eh/s. 

L’andamento nelle ultime settimane dell’hashrate Bitcoin

Per inquadrare bene il calo delle ultime due settimane è però necessario prendere in esame anche le settimane precedenti. 

A fine ottobre la media giornaliera a sette giorni era a circa 260 Eh/s, salita poi a 274 già nei primi mesi di novembre. È rimasta alta fino proprio al picco del 12 novembre, ovvero un paio di giorni dopo il crollo del valore di BTC a causa del fallimento di FTX

Il 20 novembre c’è stato un piccolo incremento della difficulty che ha reso un po’ meno profittevole il mining di Bitcoin, e unitamente al fatto che il suo valore di mercato è sceso, alcuni miner probabilmente hanno iniziato a spegnere qualche macchina. 

A questo punto la prossima variazione della difficulty, prevista per i primi di dicembre, potrebbe essere in discesa. 

Nessun problema per Bitcoin

Per ora queste dinamiche non hanno causato alcun problema di funzionamento per Bitcoin

Infatti il block-time, ovvero il tempo medio necessario per minare un blocco, è rimasto attorno ai 10 minuti, sebbene dal 21 novembre sia costantemente sopra questa soglia. 

Per questo motivo è molto probabile che il prossimo aggiustamento della difficulty sarà al ribasso, in modo da riportare il block-time vicino ai 10 minuti. 

D’altronde invece nelle settimane scorse, grazie all’elevato hashrate, era quasi sempre sotto questa soglia, con un picco minimo inferiore agli 8 minuti ad inizio ottobre. Il picco massimo di questi giorni è stato superiore ai 13 minuti il 26 novembre, ovvero quando c’è stato il picco minimo dell’hashrate delle ultime settimane. 

C’è da dire che, sebbene Bitcoin non stia avendo problemi di funzionamento, qualche problema invece lo hanno i miner. 

Infatti con i prezzi di BTC così bassi incassano troppo poco per poter sostenere tutte le spese. La stima della profittabilità del mining di BTC è ai minimi di questo ciclo, con un picco a soli 0,0525 dollari al giorno per THash/s toccato il 14 novembre. 

In una tale situazione è più che lecito attendersi che, se il prezzo di Bitcoin continuerà ad essere così basso, i miner saranno costretti a spegnere sempre più macchine, riducendo ancora l’hashrate. 

Anche in tal caso non dovrebbero esserci problemi per Bitcoin, a patto che la difficulty scenda di pari passo. Il fatto è che, sebbene sia inevitabile che la difficulty scenda al ridursi dell’hashrate, gli aggiustamenti della difficulty avvengono solo ogni circa due settimane, quindi nel caso in cui si verificasse un ulteriore calo del prezzo di BTC nei giorni appena successivi al prossimo aggiustamento, per i miner potrebbe essere un problema. 

In tal caso il block-time potrebbe rimanere ben più elevato dei 10 minuti per qualche giorno, fino al nuovo aggiustamento della difficulty. 

I miner

Non stupisce pertanto che vi siano diverse società che si occupano di mining industriale di Bitcoin attualmente in difficoltà. 

Qualora dovessero perdurare prezzi così bassi per BTC, tali difficoltà in alcuni casi potrebbero diventare insostenibili, costringendo alcune di queste aziende a chiudere. 

Comunque anche se ciò accadesse, l’aggiustamento della difficulty continuerà a far funzionare a dovere il protocollo Bitcoin, sebbene potrebbero esserci alcuni ritardi nella convalida dei blocchi prima del successivo aggiustamento. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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