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Istantanea del mondo crypto con un’occhio a Terra e Luna

Mentre il mondo crypto fa i conti con la volatilità, Terra e Luna tornano agli onori della cronaca questa volta da vittime in quanto si diffonde il sospetto che Sam Bankman-Fried abbia giocato la sua parte anche nel crollo del prezzo di Terra – Luna e UST. 

La procura ha raccolto tutti i dati reperibili circa la disfatta dell’ecosistema Terra – Luna. 

Le indagini sull’ecosistema crypto fallito: Terra-Luna

Dalle indagini risulta evidente che non ci siano stati short significativi nei giorni che hanno preceduto la debacle e che l’open interest sui future perpetui di Luna e UST su Binance ed FTX sono stati esaminati correttamente.

Le autorità sono giunte alla conclusione che se Terra – Luna hanno subito una manipolazione questa non può in alcun modo essere stata reiterata per lungo tempo ma piuttosto è frutto di un’azione di piccola entità o di più azioni di piccola entità che hanno causato una reazione a catena portando al disastro della stablecoin. 

Posto che la perdita di valore delle stablecoin è iniziata il 9 del maggio scorso, qualsiasi intervento esterno che abbia modificato le sorti deve essere avvenuto prima. 

Il mese di aprile di quest’anno è stato caratterizzato da un open interest e da tassi di finanziamento di LUNA molto volatili e questo ci fa capire che i trader non avessero direzionalità e hanno puntato sia su operazioni short che long ritenendo che entrambe avessero del potenziale.

L’OI è salito del 30% nei primi giorni di aprile per poi stonare in parità verso la fine del mese con tassi che subivano anch’essi oscillazioni molto forti senza una linea chiara. 

La seconda domenica di maggio, i tassi di finanziamento sono andati sotto lo 0,04% con un OI sostanzialmente fermo.

L’hype sul contratto UST-USD nella piattaforma FTX era aumentato in maniera lenta ma progressiva dai 15-20 milioni di dollari all’inizio del quarto mese dell’anno ai 23 milioni di dollari prima del tracollo di UST.

Un piccolo campanello d’allarme era suonato sabato 7 maggio 2022 quando l’open interest era aumentato di 10 milioni di dollari mentre i tassi di finanziamento volgevano al rosso. 

Già nei due giorni successivi in cui si è entrati nel vivo del depegging di Luna e UST, OI e tassi erano già impazziti rendendo sostanzialmente impossibile determinare una ingerenza ad hoc per affossare la stablecoin.

Il fatto che manipolazione classiche di valuta digitale non siano emersi è comunque possibile che nuovi schemi siano stati usati per gli stessi fini e che magari siano bastati pochi interventi mirati per scatenare la Furia dei mercati. 

Do Kwon, il co-fondatore di Terra sembra essersi trasferito in Serbia nel frattempo almeno secondo alcuni rumor e sarebbe in cerca di una via di fuga dalla vicenda cercando di provare la sua innocenza a debita distanza dalle forze dell’ordine. 

Al verificarsi di eventi traumatici del mercato come quelli occorsi a Terra o nel caso di Three Arrow Capital o ancora di FTX le criptovalute tendono a correlare tra loro rafforzando i legami ma in questo caso BTC e BNB non hanno subito questo destino evidenziando una chiara anomalia. 

La correlazione tra BTC e BNB (il token di Binance) è andata a un mero + 0,4% toccando il minimo storico da tre anni a questa parte. 

Binance, il più grande player tra gli exchange crypto al mondo con l’introduzione della Proof of reserve ha portato tranquillità in un mondo, quello delle criptovalute, pervaso dalla paura e ciò ha giovato anche a BNB. 

Bitcoin intanto quota 16.803 dollari rimanendo pressoché stazionario sotto lo 0,38 Fibonacci, per quanto riguarda la correlazione con le principali altcoin come DOGE, MATIC, ADA e SOL resta positivo in questo mese.

I volumi delle altcoin non hanno subito grossi scossoni almeno sugli exchange centralizzati più rilevanti dimostrando forza dopo la tempesta FTX. 

I volumi rimangono del 37% e non c’è stato il classico esodo verso le valute digitali più capitalizzate come ad esempio BTC ed ETH che è tipico dei periodi di incertezza. 

Dopo il crollo di Terra, per alcuni mesi il volume delle valute più capitalizzate (Bitcoin ed Ethereum su tutte) è colato a picco dal 59% al 27% mentre le altcoin hanno tenuto botta. 

La disfatta di FTX non ha scontato più di tanto nonostante sia stata di proporzioni maggiori poiché la gran parte del rischio è stato calcolato già nel crollo di Terra di questa estate.

La leadership nella capitalizzazione di mercato resta salda nelle mani di BTC che nonostante l’attacco di Ethereum a seguito del passaggio dalla Proof of Work alla Proof of Stake non è riuscito a scalzare la criptovaluta più importante. 

Un fatto molto interessante restando in tema stablecoin è il depeg di USDD di Tron ora scambiabile sotto gli 0,97 dollari che rispondono al livello minimo mai toccato da giugno.

USDD di Tron che aveva un modello paritetico rispetto a quello di UST di Terra ha ora switchato a un approccio overcollateralized e supportato da un rapporto di garanzia del 200%.

Nonostante le ampie garanzie Tron e il suo ecosistema sono sotto la lente di ingrandimento che ha sofferto per il depeg di USDD. 

TRX, il Token di Tron è stato shortato dagli investitori di futures perpetui portando il volume da 50 milioni di dollari a 100 milioni di dollari con tassi in zona negativa.

L’ultimo mese è stato funesto per il settore delle criptovalute per il caso FTX del truffatore (oramai in manette) Sam Bankman-Fried e lo Spread ne è stato una riprova facendo triplicare quello di BTC rispetto alle azioni. 

La volatilità tuttavia sembra aver concesso una boccata d’aria diminuendo la sua intensità equiparando quella di BTC a quella del Nasdaq. 

Se si escludono i traumi di FTX, Terra e Three Arrows Capital, Bitcoin risulta da più di un anno strettamente correlato ad eventi macro. 

Nel frattempo come accennato in precedenza il co-fondatore di FTX Sam Bankman-Fried è stato arrestato alle Bahamas su comando degli Stati Uniti d’America in attesa di essere estradato e processato per il sistema fraudolento messo in piedi ai danni degli investitori americani e non solo.

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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