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Le top crypto news del 2022 positive e negative

Il 2022 volge al termine e il mondo delle crypto ha affrontato mille sfide con molte notizie negative purtroppo (che però servono per depurare il comparto e tornare alla luce) ed altre positive: vediamo le top crypto news dell’anno che sta per finire.

In questo excursus che ripercorre il cammino o per meglio dire la via crucis che gli investitori hanno vissuto in questo anno si parte subito da febbraio dove è rinfocolato con vigore un conflitto latente iniziato nel 2014. 

L’armata russa di Vladimir Putin invade I territori al confine con l’Ucraina e da lì in avanti inizia una guerra di logoramento, più tattica che bellica che porterà ad alzare i toni fino alla minaccia nucleare. 

Non tutte le notizie brutte però sono fini a se stesse, in questo caso una pagina nera di storia recente consegna all’umanità il primo slancio di solidarietà di massa del mondo crypto. 

Vitalik Buterin con Ethereum e molte altre società della finanza sia centralizzata che non si adoperano per fornire fondi, viveri, medicinali e la libertà finanziaria ad un paese martoriato e affamato.

Elon Musk intanto a seguito di un attacco delle milizie di Mosca che ha messo fuori gioco il sistema di comunicazioni e di connessione internet Ucraino fornisce la soluzione ottimale dando al Paese una fornitura massiccia del proprio sistema di connessione tramite satelliti che prende il nome di Starlink

Se stessimo parlando di calcio diremmo che la partita del mondo crypto è solo all’inizio ma uno ad uno palla al centro.

Non si fa in tempo a passare la primavera che il settore incappa nella prima grande ferita del settore che ha causato ingenti perdite e il primo calo di interesse nelle criptovalute. 

Top crypto news del 2022: l’inizio delle difficoltà

L’ecosistema della blockchain Terra è del proprio token Luna (LUNA) crollano clamorosamente ad un valore prossimo allo zero nonostante i disperati tentativi di ripresa. 

Milioni di investitori perdono cifre astronomiche ed è per quel tempo il più grande shock finanziario del mercato crittografico. 

Di lì a poco molti exchange toglieranno la stablecoin agganciata al dollaro dall’utilizzo nei listini implementando l’hard Fork.

Luna così come era prima cambia ed a sostituirla è il nuovo Token Terra Classic (LUNC) e Luna 2.0 (LUNA) che sono ad oggi negoziabili in quasi tutte le piattaforme di scambio. 

Ma la legge di Murphy si sa è sempre dietro l’angolo e il mese seguente un’altro grande scandalo coinvolge il mondo crypto. 

Three Arrows Capital (3AC) è un Hedge fund di crypto che ha sede a Singapore e che è stato fondato nel 2012 da Kyle Davies e Su Zhu. 

L’hedge fund il 27 giugno su ordine del tribunale delle Isole Vergini Britanniche va in bancarotta con obbligo di liquidazione immediata. 

L’inferno è servito ed anche questa società va in fallimento bruciando altri milioni di investitori sull’altare della poca trasparenza.

Secondo la nota a latere della dichiarazione di fallimento, la società, che si era fatta prestare miliardi di dollari a copertura del suo trading è costretta al risarcimento di 3,5 miliardi di dollari di crediti che non ha con buona pace degli investitori che gli avevano creduto. .

Il contesto geopolitico si inasprisce

Nel frattempo la guerra va avanti e Putin non accenna nessun negoziato né tantomeno un dietrofront.

Il conflitto si inasprisce ed entra in campo la NATO.

Materie prime e il caro energia imperversano in tutto il mondo e i cittadini di tutti i paesi del mondo fanno i conti con bollette salatissime, bollette che arrivano con cifre astronomiche anche alle aziende mettendo in ginocchio anche le più blasonate del settore Tech. 

Una luce arriva però a settembre quando Ethereum attua il passaggio dalla Proof of Work basata sul mining di criptovalute alla Proof of Stake basata sullo staking.

Il block time medio di Ethereum sarebbe a dire quanto tempo ci mette un miner o un validatori a verificare un blocco si riduce del 13% mentre il consumo energetico va quasi a zero con grande gioia del Green Party.

Ethereum centra l’obiettivo con la Proof-of-Stake (PoS) completando il passaggio il 15 di settembre ed apprezzandosi sul mercato. 

Nel frattempo si arriva ai giorni nostri o meglio all’ultimo mese che ha dato luogo alla più grande truffa di tutti tempi del settore. 

Arriva il fallimento di FTX

Sam Bankman-Fried fondatore di FTX tramite il suo token FTT e un’altra società a lui legato (Alameda Research) gira fondi al Partito Democratico Americano creando non poco imbarazzo al momento della verità a molti dei personaggi coinvolti e soprattutto a causa di coperture farlocche innesca una serie di reazioni a catena che portano al crollo di FTX. 

Oramai costretta al fallimento la società di SBF si rifugia nel Chapter 11 e di lì a pochi giorni il truffatore genio della finanza e della programmazione verrà arrestato alle Bahamas e poi estradato negli States proprio su ordine delle autorità americane. 

Il tema delle coperture era stato all’epoca dei fatti sollevato da CZ che però si era detto impossibilitato al salvataggio del concorrente. 

Il 2022 porta con sé anche un ultimo grande problema forse il vero market maker, l’inflazione. 

Da gennaio ad oggi il tema dell’inflazione che parte già con i dati di dicembre 2021 ha tenuto con il fiato sospeso Fed e investitori poiché da anni non si vedeva un CPI a due cifre. 

Grazie a misure monstre la Federal Reserve degli Stati Uniti d’America è riuscita a tenere sotto controllo questa bestia nera della finanza riducendola al 7% da un quasi 10% di partenza. 

Durante l’anno il tasso d’interesse è stato aumentato di 400 punti base totali con l’ultimo aumento di 50 punti registrando il più grande intervento dagli anni 70 ad oggi. 

Per il 2023 sono previsti altri aumenti dei tassi ma dall’ultima conferenza del FOMC, Jerome Powell ha dichiarato che saranno più lievi e che verranno valutati di volta in volta questo per tenere a bada non solo l’inflazione ma anche l’intensità di una recessione alle porte negli Stati Uniti e già presente in Europa. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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