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Coinbase scelto come exchange principale da Vitalik Buterin

Negli ultimi anni Coinbase sarebbe stato scelto come exchange principale dal celeberrimo co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin. 

Lo ha scoperto Arkham Intelligence analizzando le transazioni pubbliche dei wallet noti di Buterin. 

Il co-fondatore di Ethereum non ha nè confermato nè smentito, ma in teoria se l’interpretazione di Arkham Intelligence fosse corretta, tutti potrebbero andare a verificare in prima persona questi dati sulla blockchain pubblica di Ethereum. 

Le transazioni on-chain che riportano a Coinbase

Infatti, tutte le transazioni on-chain sono pubbliche, ma sono anche anonime. 

Tuttavia qualora si conoscano le identità del mittente e del destinatario, è possibile sapere con certezza quanto è stato inviato, quando, da chi ed a chi. 

Per quanto riguarda Buterin non è impossibile che siano noti alcuni degli indirizzi pubblici dei suoi wallet, perchè di sicuro li ha già utilizzati molte volte per effettuare transazioni, ed i destinatari di tali transazioni ovviamente sono al corrente dell’identità del mittente. 

Quindi non è così difficile conoscere alcuni dei suoi indirizzi pubblici, anche perché in genere i wallet Ethereum utilizzano sempre un solo indirizzo pubblico per tutte le transazioni. 

Per evitare questo genere di analisi dovrebbero invece suggerire l’utilizzo di un nuovo indirizzo pubblico per ogni transazione, o perlomeno per ogni singolo mittente o destinatario, come fanno invece molti wallet specifici per Bitcoin

È per questo motivo che Arkham Intelligence è riuscita a tracciare molte delle transazioni di Buterin, eseguite più volte con indirizzi pubblici ben noti riferiti al co-fondatore di Ethereum

Per quanto riguarda Coinbase è ancora più semplice, anche perché negli ultimi tempi gli exchange centralizzati hanno fatto a gara a fornire le prove delle loro riserve detenute on-chain. 

Gli altri exchange

Infatti Arkham Intelligence ha scoperto che Buterin ha usato anche altri cinque exchange centralizzati, sebbene in misura enormemente inferiore. 

Dal 2015, ovvero da quando è stato lanciata la blockchain di Ethereum, Buterin avrebbe inviato a Coinbase 1,06 miliardi di dollari, pari al 99% di tutti i fondi che ha depositato nel corso del tempo su exchange centralizzati. 

A questi si aggiungono 12 milioni su Kraken, 1,4 milioni su Bittrex, 550.000 dollari su FTX US, 435.000 su YUNBI e 300.000 dollari su Gemini

Curiosamente si tratta di exchange statunitensi, tra cui anche il fallito FTX US, ma questo si spiega facilmente ricordando che Buterin è cittadino canadese. 

Pur essendo nato in Russia, nel 1994, già all’età di sei anni emigrò in Canada, dove ha frequentato il suo intero percorso scolastico fino alla University of Waterloo poi abbandonata nel 2014 prima della laurea. 

Da notare però che i dati di Arkham Intelligence prendono in considerazione solo i depositi, e non i prelievi. Quindi non si sa ad esempio se il mezzo milione di dollari depositato su FTX US sia stato prelevato, o meno, prima del fallimento. Dato però che Buterin di sicuro preferisce la self-custody, è immaginabile che questi depositi non fossero mai finalizzati ad affidare agli exchange la custodia a lungo termine dei fondi, ma allo scambio in altre criptovalute o in valuta fiat. 

Pertanto è lecito supporre che i fondi depositati da Buterin su FTX US siano stati venduti e poi successivamente prelevati. 

Gli exchange centralizzati

È lecito però domandarsi perché Buterin ha scelto exchange centralizzati. A tal riguardo bisogna però fare due precisazioni. 

La prima è che Arkham Intelligence non necessariamente è stata in grado di intercettare tutte le transazioni effettuate da Buterin con tutti i suoi wallet personali.

È possibile quindi che abbia anche altri wallet che utilizza ad esempio per interagire con gli exchange decentralizzati. Non è noto quanto abbia depositato nel corso del tempo sui DEX, ed è persino possibile che siano cifre anche superiori a quelle depositate sui CEX. 

La seconda è che i DEX non supportano le valute fiat. Sebbene le stablecoin offrano comunque un’alternativa on-chain alle valute fiat, a volte risulta proprio necessario utilizzare valute fiat. 

Quindi è possibile che questi fondi che Buterin ha depositato nel corso degli anni sugli exchange centralizzati servissero di fatto per comprare valute fiat pagando in criptovalute. Ad esempio per investire acquistando azioni di aziende è spesso necessario, o comunque richiesto, utilizzare valute fiat, pertanto non deve stupire affatto che anche Buterin sia stato costretto a farlo. 

Coinbase, la scelta preferita da Vitalik Buterin

Ma la domanda principale probabilmente è: perchè proprio Coinbase? 

Innanzitutto, come rivelano i dati di Arkham Intelligence, perché è un exchange statunitense. È infatti possibile che per Buterin risulti molto più comodo e sicuro utilizzare exchange USA per effettuare operazioni di cambio in valuta fiat. 

A questo punto non è affatto strano che abbia scelto l’exchange USA più solido ed importante, oltre che quello con i volumi maggiori. 

Inoltre, la società che lo possiede e lo gestisce è quotata in Borsa dall’anno scorso, e questo dà un’ulteriore garanzia di trasparenza. 

In altri termini è possibile che semplicemente abbia scelto tra gli exchange USA quello con le maggiori garanzie e la maggiore liquidità. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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