HomeNews dal MondoFederal Open Market Committee (FOMC): nessun taglio dei tassi nel 2023

Federal Open Market Committee (FOMC): nessun taglio dei tassi nel 2023

Ieri sono state pubblicate le minute della Fed, ovvero i verbali delle recenti riunioni del Federal Open Market Committee, meglio conosciuto con l’acronimo FOMC. 

Il FOMC è l’organo della banca centrale statunitense, ovvero della Federal Reserve (Fed), che sorveglia i mercati aperti negli Stati Uniti e soprattutto che ne decide la politica monetaria.

Il suo ruolo principale è quello di regolare la politica monetaria a breve termine decidendo il livello dei tassi d’interesse negli USA.

I tassi di interesse e le decisioni del Federal Open Market Committee 

Ormai da molti mesi la Fed ha deciso di aumentare e continuare ad aumentare i tassi di interesse, nel tentativo di tenere a bada l’inflazione

Il problema è che tassi di interesse elevati non fanno bene ai mercati del denaro, ed in particolare all’economia, tanto che negli USA in molti stanno chiedendo alla Fed di smettere di aumentarli, o addirittura di ridurli, per ridurre i rischi di recessione. 

Tuttavia la Fed già da tempo ha fatto capire senza ombra di dubbio che sta dando precedenza assoluta alla lotta all’inflazione, pertanto fino a che l’inflazione rimarrà molto superiore al 2% risulta essere molto difficile immaginare una riduzione dei tassi. 

I mercati finanziari questo lo hanno capito benissimo, quindi ieri non hanno reagito particolarmente male alle minute del FOMC. 

A febbraio dell’anno scorso i tassi effettivi erano ancora molto bassi, 0,08%, stando ai dati ufficiali della Fed

Già a marzo erano però stati portati a 0,20%, e nel corso del 2022 sono stati aumentati più volte fino a raggiungere il 4,10% a dicembre. 

Si tratta di un aumento molto importante e soprattutto molto veloce, come non se ne vedevano da decenni. Tuttavia i mercati finanziari ormai si sono messi l’animo in pace, ed a quanto pare si aspettano ancora ulteriori rialzi nel corso del 2023. Il primo di questi dovrebbe avvenire ai primi di febbraio. 

Le minute

Come rivela CNBC, nelle minute pubblicate ieri dalla Fed si legge che i membri del FOMC si aspettano che i tassi di interesse rimangano elevati fino a quando non saranno compiuti significativi progressi nella lotta all’inflazione. 

A dire il vero dal picco del 9,1% di settembre, a novembre l’inflazione generale negli USA era già scesa al 7,1%, con cinque mesi consecutivi di discesa. 

Va però anche detto che 7,1% viene ancora considerato un livello eccessivo, anche perchè si è partiti da un livello inferiore al 2% ad inizio 2021. L’obiettivo della Fed per ora sembra ancora essere quello di riportare l’inflazione al 2%. 

Dato che il 7,1% di novembre è ancora molto distante dal 2%, i membri del FOMC non ritengono utile in questo momento una riduzione dei tassi. Anzi, nelle minute si legge che nessun membro del FOMC si aspetta un taglio dei tassi nel corso 2023. 

Quello che però non è chiaro è se ci saranno nuovi aumenti oppure no. 

Molto dipenderà dai dati riguardanti l’inflazione di dicembre e di gennaio, perchè qualora non confermassero il forte trend discendente di novembre è molto probabile che la Fed possa continuare ad aumentarli. 

Nel caso in cui invece i dati di dicembre e gennaio confermassero un forte trend discendente dell’inflazione, il FOMC potrà decidere sia di aumentarli ancora, per cercare di dare il colpo finale all’inflazione, sia di non aumentarli più, come richiesto da buona parte del sistema produttivo statunitense. 

Le minute rivelano anche che i membri del FOMC ritengono necessario mantenere l’attuale politica monetaria restrittiva della Fed fino a quando non ci sarà certezza che il trend dell’inflazione sarà su un percorso discendente che punta dritto al 2%. 

Questo richiederà presumibilmente ancora del tempo. Infatti i membri del FOMC sostengono che l’esperienza storica mette in guardia contro un allentamento prematuro della politica monetaria restrittiva.

Non va infatti escluso che l’inflazione possa tornare a salire, o che il percorso discendente possa interrompersi. 

Il prossimo aumento dei tassi

Tuttavia le minute rivelano che il FOMC ha già preso in considerazione l’ipotesi di ridurre perlomeno l’aumento mensile dei tassi, ovvero di portarlo da +50 punti base a +25 punti base. Si tratta comunque solo di un’ipotesi che sarà soggetta a revisione una volta disponibili i dati riguardo l’inflazione di dicembre e gennaio. 

I mercati finanziari però attualmente stanno già scontando la probabilità che il prossimo aumento sia di 50 punti base, se non addirittura 75, quindi qualora fosse invece di 25 punti potrebbero reagire bene. Visto che la prossima riunione del FOMC si terrà tra il 31 gennaio ed il 1 febbraio, non potrà prendere in considerazione i dati aggiornati di gennaio riguardo l’inflazione, che non saranno ancora disponibili, ma solo quelli di dicembre, che verranno comunicati tra pochi giorni. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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