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Crypto news: Coinbase vuole ritirarsi dal mercato giapponese

Non belle notizie quelle riguardanti l’exchange crypto di Coinbase, ha da poco annunciato che sta seriamente pensando di ritirarsi dal mercato in Giappone. 

Il crollo di FTX è stato per l’exchange statunitense un duro colpo. Coinbase procede il suo trend negativo e non sembra fermarsi. Dopo il licenziamento di molti membri del team, anche la notizia del possibile ritiro del Giappone potrebbe sfavorire Coinbase nel mondo degli exchange. 

Perché l’exchange di crypto Coinbase vuole ritirarsi dal mercato in Giappone?

Dal 2021, l’exchange, con sede in California, ha ampliato il suo business in Giappone, tramite una serie di collaborazioni ed aziende. La partnership con Mitsubishi UFJ Financial Group è la punta di diamante dei loro affari in Giappone. Nel lontano 2016, l’azienda giapponese ha puntato su Coinbase, investendo circa 1 miliardi di Yuan, ovvero l’equivalente di quasi 8 milioni di dollari su Coinbase

Tramite un report di Nikkei Asia, del 13 gennaio, si è scoperto della volontà di Coinbase di uscire dal mercato giapponese. Infatti, la società di San Francisco sta pensando a diverse alternative per allontanarsi dalle operazioni di mercato in Giappone. Tra le tante opzioni, c’è anche quella di vendere l’azienda e di rinunciare alla licenza di registrazione., 

Murugesan, vicepresidente della società per lo sviluppo del business internazionale, ha dichiarato in un’intervista mercoledì: 

“Abbiamo deciso di ridurre la maggior parte delle nostre operazioni in Giappone, il che ha portato all’eliminazione della maggior parte dei ruoli nella nostra entità giapponese”

Ha rifiutato di commentare l’attività di fusione e acquisizione riguardante l’entità giapponese.

Murugesan ha sottolineato che Coinbase Japan è in un periodo di transizione fino alla conclusione dei colloqui con la FSA (Financial Services Agency) giapponese.

Coinbase sotto i riflettori dall’inizio del 2023

Comincia molto freneticamente per Coinbase il 2023, che di rado è stata al di fuori di notizie e scandali che l’hanno coinvolta. Dalla notizia del licenziamento del personale, l’azienda statunitense è partita con un trend davvero negativo. 

L’influenza di FTX ha senza dubbio colpito in molti, tutto il settore ne ha risentito, ma c’è chi, come Coinbase, fatica a riprendersi. 

La scorsa settimana Coinbase, ha accettato di pagare un accordo di 100 milioni di dollari al Dipartimento dei servizi finanziari di New York, a causa di questioni relative ai programmi di conformità della società. 

Il sovrintendente del dipartimento Adrienne Harris, ha affermato:

“È fondamentale che tutte le istituzioni finanziarie salvaguardino i loro sistemi dai cattivi attori e le aspettative del Dipartimento in merito alla protezione dei consumatori, alla sicurezza informatica e ai programmi antiriciclaggio sono altrettanto rigorose per le società di criptovaluta come lo sono per le istituzioni di servizi finanziari tradizionali.

Coinbase non è riuscita a costruire e mantenere un programma di conformità funzionale che potesse tenere il passo con la sua crescita. Tale fallimento ha esposto la piattaforma Coinbase a potenziali attività criminali che richiedono al Dipartimento di intraprendere azioni immediate, compresa l’installazione di un monitor indipendente.

Coinbase ha violato diverse leggi bancarie di New York, ma anche delle norme statali relative alle crypto, il monitoraggio di informazioni e sicurezza informatica.  Coinbase non è stata in grado di tenere il passo con la crescita del volume di avvisi generati dal suo TMS.

Entro la fine del 2021, l’incapacità di Coinbase di tenere il passo con i suoi avvisi ha comportato un arretrato significativo e crescente di oltre 100.000 avvisi di monitoraggio delle transazioni non revisionati.

Intanto questa settimana, Coinbase si trova coinvolta in un altro round di licenziamenti, i suoi tagli del personale continuano ancora una volta. 

Insomma, non è davvero un buon momento per uno degli exchange più importanti nel settore delle criptovalute. Sicuramente il periodo ribassista lo sta trattenendo molto in questo trend negativo. Nel frattempo seguiamo le notizie e gli approfondimenti relativi al caso, con la speranza che il 2023 cambi in positivo anche per l’exchange statunitense. 

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