HomeNews dal MondoPrima tornata di earnings per le azioni Meta, Amazon, Tesla e Microsoft

Prima tornata di earnings per le azioni Meta, Amazon, Tesla e Microsoft

Le più importanti società che compongono il Nasdaq sono uscite con i nuovi dati e le azioni di Meta, Amazon, Tesla e Microsoft hanno corretto il tiro. 

Analisi delle azioni Meta, Amazon, Tesla e Microsoft

Con i primi earnings di delinea un quadro di luci ed ombre per le principali azioni che vanta il Nasdaq, tra queste analizziamo reazioni e dati di Meta, Amazon, Tesla e Microsoft. 

Meta 

Meta (Facebook) presenta i dati che segnano il quarto trimestre dello scorso anno. 

La società rivela una trimestrale da incubo con tante ombre e solo due luci.

Le luci riguardano il dato sugli utili per azione che crescono dell’8% e il programma di buyback delle proprie azioni. 

Le note positive appena elencate sopra sono sufficienti a garantire una prestazione alle azioni Meta che non si vedeva dal 2013.

Il titolo in borsa a seguito dei dati del Q4 registra una crescita del 25,6% in un’unica seduta. 

Il segreto del risultato di Meta sta sia nel discorso di Zuckerberg a latere della presentazione dei dati che nel programma di riacquisto di azioni proprie. 

Il CEO del colosso dei social ha dichiarato che questo sarà l’anno della spending review per cui parola d’ordine limare le spese ed efficientare. 

L’imprenditore vuole rendere Facebook più snello e redditizio. 

Il programma di riacquisto di azioni proprie nella misura di 40 miliardi di dollari è stata una mossa molto apprezzata dagli investitori che vi leggono un segnale di solidità. 

A riprova della giusta direzione presa, la Bank of America si è espressa positivamente su Meta dichiarando che per il 2023 si aspetta un upside del colosso del 40%.

Oggi il titolo ha rintracciato del 2,33% toccando nuovamente quota 169,58€.

Amazon

La macchina da soldi di Bezos perde oggi il 3,31% toccando 98,80 Euro. 

Anche Amazon fa parte di quella schiera di società tecnologiche che hanno presentato i propri bilanci e anche in questo caso non tutto è andato per il verso giusto. 

Tra le note dolenti spicca la mancata soddisfazione delle attese circa gli utili per azione che hanno mancato l’obiettivo dell’82,60% (0,03 invece dello 0,17 previsto). 

A risollevare le cose ci pensa però il dato sul fatturato che va ben oltre le attese. 

Il fatturato di Amazon cresce del 2,35% rispetto alle attese che erano di 145,78 miliardi di dollari. 

I dati finanziari del periodo ottobre-dicembre 2022 sono stati seppur negativi migliorativi rispetto alle attese e questo ha comunque premiato il titolo nelle contrattazioni. 

Gli EPS sono stati sostanzialmente in pari ma ciò che pesa sono le AWS (in crescita ma anche in frenata rispetto il +27,5% del Q3) e le vendite del cloud 21,4 miliardi contro i 21,87 delle stime. 

Ottimo dato centrato dalle pubblicità che toccano gli 11,56% performando un +19% dallo stesso dato di un anno fa. 

Secondo molti analisti la società potrebbe continuare a performare bene così come sta facendo dal 6 gennaio ad oggi. 

Il motivo che dà ottimismo nonostante i margini non siano più quelli di un tempo è il miglioramento della situazione macro e una rinnovata facilità al reperimento di materie prime. 

Tesla

Se fino ad ora abbiamo visto trimestrali così così in termini di risultati con Tesla la musica cambia. 

La società dell’automotive elettrica ha centrato tutti gli obiettivi con il plauso di investitori e addetti ai lavori. 

Il risultato è il frutto di una serie di sinergie tra cui le vendite sorprendenti della Model Y, una politica di spending review e l’abbassamento dei prezzi dei modelli di punta ma non solo. 

Gli utili per azione sono cresciuti del 7,28% e il reddito netto ammonta a 3,69 miliardi di dollari a fronte di un fatturato di 24,32 miliardi di dollari che è sopra le attese del 37,24%.

Il titolo in borsa tocca poco meno di 175 dollari per azione (174,82 dollari) in perdita dell’1,51%.

Ad ogni modo Tesla può contare sempre sulla sua “fanbase” che ci ha abituato a cose incredibili in passato come il caso DeBolt. 

Jason DeBolt fu un ex ingegnere software che nel 2021 vendette la sua casa per comprare e holdare azioni Tesla.

Microsoft

La storica società oggi in borsa lateralizza a 239,55 dollari per azione ma cosa sappiamo della prestazione del Q4 della società? 

Gli utili della società crescono nell’ultimo trimestre del 2022 (2,23 dollari per azione). 

I ricavi toccano i 51,9 miliardi di dollari in crescita del 12% e cresce anche l’utile netto (+2%) a 16,7 miliardi di dollari. 

Le prestazioni del cloud contrariamente ad Amazon crescono del 28% in netto miglioramento (25 miliardi). 

Per il CEO di Microsoft Satya Nadella la società è un tassello importante anche per aiutare le altre società nella crescita:

“Nessuna azienda è in una posizione migliore di Microsoft per aiutare le organizzazioni a soddisfare il proprio imperativo digitale, in modo che possano fare di più con meno”.

Nel frattempo è notizia recente l’upgrade di Microsoft che intende inglobare ChatGPT nella sua piattaforma Microsoft Teams Premium che di fatto trasformerà pian piano tutta la società. 

Nei piani alti del colosso del tech hanno fiutato da subito l’affare con la nuova società che sfrutta l’intelligenza artificiale per diventare la Google della nuova era. 

Il successo dell’applicazione ha fatto sì che Microsoft prendesse contatti con la società di recente. 

La serie di incontri tra i dirigenti di ChatGPT e quelli di Microsoft ha dato alla luce una collaborazione e una serie di implementazioni che porteranno la società di software a un altro livello. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick