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Il valore dell’oro potrebbe continuare a crescere

Ormai da tre mesi a questa parte il valore dell’oro è in crescita. 

Ai primi di novembre del 2022, infatti, ha toccato il suo picco minimo annuale a quota 1.640$ l’oncia, ovvero un valore che aveva già toccato a settembre. 

Tuttavia il rimbalzino di ottobre lo aveva riportato attorno ai 1.720$, mentre quello iniziato il 4 novembre lo ha portato fin quasi a 2.000$ ad inizio febbraio. 

La previsione sul valore dell’oro

A dire il vero dopo essere arrivato per un brevissimo momento fino a 1.960$ proprio il 2 febbraio, ha iniziato una discesa che lo ha riportato sotto i 1.900$, ovvero tra i 1.860$ ed i 1.880$. 

Questa discesa però non sembra spaventare gli analisti, secondo molti dei quali il valore dell’oro avrebbe le potenzialità di salire ben oltre i 2.000$ in questo periodo storico. 

In particolare c’è addirittura chi ritiene che possa arrivare a 3.000$. Si tratta di Leigh Goehring, managing partner di Goehring & Rozencwajg, che in una recente intervista rilasciata a Kitco News ha dichiarato che non si stupirebbe di vedere un prezzo di 3.000$ quest’anno, perchè sembrano non esserci resistenze alla possibile risalita del valore dell’oro. 

Secondo Goehring, l’oro quest’anno giocherà un importante ruolo nel settore delle materie prime, con i prezzi che saliranno sopra i 2.050$.

Questa è una soglia che è già stata superata per brevissimo tempo ben due volte negli ultimi anni, una ad agosto del 2020 ed una a marzo del 2022. Ma si è trattato solo di brevissimi casi isolati, mentre secondo Goehring quest’anno l’oro raggiungerà livelli record, superando i precedenti massimi storici

Sembra infatti che le persone vogliano essere ottimiste sull’oro, con gli indici petroliferi medi che sono aumentati del 200% dal 2020, mentre il prezzo dell’oro è ancora sui livelli di luglio dello stesso anno. 

Goehring aggiunge che la Fed sta terminando il suo aggressivo ciclo di inasprimento della politica monetaria, ed il mercato non sta valutando correttamente l’inflazione. Quando la Fed smetterà di alzare i tassi ci saranno altri grossi problemi con l’inflazione, che genereranno una massiccia impennata del valore dell’oro. 

La spirale inflazionistica

Leigh Goehring non è l’unico a credere che l’inflazione difficilmente tornerà al 2% per rimanerci per lungo tempo. 

Ci sono infatti diversi analisti che prevedono prima o poi una nuova crescita dell’inflazione, soprattutto quando le politiche monetarie della Fed inevitabilmente si faranno meno aggressive. 

Si tratta solamente di ipotesi, perché il trend reale per ora descrive una decrescita significativa e costante dell’inflazione, ma basate sul fatto che la Fed non potrà continuare a lungo a mantenere la propria politica monetaria così tanto restrittiva. 

Prima o poi inevitabilmente dovrà addolcirla un po’, ed a quel punto i rischi di una ripresa dell’inflazione ci saranno. 

Il valore dell’oro e l’inflazione

Il valore dell’oro sui mercati finanziari sembra essere inversamente correlato a quello del dollaro, ovvero del Dollar Index (DXY). 

Dopo l’inizio della pandemia ed il crollo dei mercati finanziari di marzo 2020, la Fed ha iniziato ad inondare i mercati con enormi quantità di dollari creati dal nulla. 

Questo ha portato il prezzo dell’oro nel giro di quattro mesi da circa 1.700$ a 2.075$, proprio mentre il Dollar Index scendeva da 99,7 a 92,3. 

A partire però da settembre 2021 il Dollar Index ha iniziato a risalire, fino a superare i 113 punti ad ottobre 2022. In quel periodo il prezzo dell’oro, dopo essere tornato prima a 1.700$ e poi a 2.070$, iniziò a scendere fino ai 1.614$ di settembre 2022. 

Non appena però il Dollar Index ha nuovamente iniziato a scendere, fino ai 102 punti di fine gennaio 2023, il prezzo dell’oro è tornato a salire fino ai 1.960$ di inizio febbraio. 

Queste dinamiche non seguono quelle dell’inflazione, ma in primi seguono quelle della politica monetaria della Fed, prima molto espansiva, poi restrittiva, e poi molto restrittiva. 

Non è un caso che il picco di inflazione in USA ci sia stato a giugno del 2022, ma il picco del dollaro ci sia stato solo tre mesi più tardi. L’inflazione ha iniziato a crescere in modo sostanzioso ad aprile 2021, ma la Fed ha iniziato a rendere restrittiva la sua politica monetaria solo a marzo 2022, quando iniziò l’ultima discesa del valore dell’oro. 

Paradossalmente quando l’inflazione è cresciuta il valore dell’oro non si è mosso in modo significativo, mentre ha iniziato a scendere quando anche l’inflazione ha iniziato a scendere. Quindi più che essere correlato all’inflazione, il valore dell’oro reagisce ai cambiamenti della politica monetaria della Fed. 

Le salite storiche

Le variazioni più significative del valore dell’oro nel corso del tempo si apprezzano bene solo sul lungo periodo. 

Negli ultimi decenni il prezzo dell’oro ha avuto due importanti fasi di crescita. 

La prima, tra il 2005 ed il 2011, ha portato il prezzo da 450$ l’oncia a 1.900$, per poi vederlo scendere fino a 1.000$ nel 2016. 

La seconda tra il 2019 ed il 2020 lo ha visto salire da 1.000$ a 2.000$. Visto che questa seconda salita è stata molto più breve della prima, potrebbe in realtà non essersi ancora conclusa. Ovvero, potrebbe essersi solamente interrotta temporaneamente a causa della politica monetaria inusualmente molto restrittiva della Fed. 

A questo punto se veramente nei prossimi mesi la Fed dovesse allentarla, è possibile che la crescita del prezzo dell’oro prosegua, magari anche ben oltre i 2.000$. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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