HomeCriptovaluteGemini: il crypto-exchange accusato dalla SEC per offrire “security non registrate”

Gemini: il crypto-exchange accusato dalla SEC per offrire “security non registrate”

Anche il crypto-exchange dei gemelli Winklevoss, Gemini, è stato accusato dalla SEC per offrire “security non registrati”. Gary Gensler, il Presidente della SEC, ha intensificato il controllo contro quello che lui ha soprannominato il “far west” delle criptovalute.

Gemini e SEC: le accuse dell’autorità statunitense al crypto-exchange

Il tormentone delle “security non registrati” della US Securities and Exchange Commission (o SEC) contro i crypto-exchange, ha coinvolto anche quello dei gemelli Winklevoss, Gemini. 

Già lo scorso gennaio, infatti, la SEC avrebbe accusato il disastroso programma di “Gemini Earn” per essere un’offerta di titoli non registrati. Ecco come citava la SEC:

“Attraverso questa offerta non registrata, Genesis e Gemini hanno raccolto miliardi di dollari di asset in criptovaluta da centinaia di migliaia di investitori. Sono in corso indagini su altre violazioni della legge sui titoli e su altre entità e persone in relazione alla presunta cattiva condotta.”

In pratica, le prove emergenti suggeriscono che programmi come lo staking sono diventati un mezzo per le società di criptovalute per gonfiare il valore delle loro attività utilizzando i fondi dei consumatori. 

Tutto questo controllo generale sui crypto-exchange da parte della SEC è arrivato dopo il crollo di FTX a novembre, che ha bloccato miliardi di dollari di depositi dei clienti.

Di recente, in una carrellata di tweet, Tyler Winklevoss, il co-founder di Gemini, ha voluto sottolineare la posizione della società crypto di Gemini Trust Company LLC. 

“Siamo lieti di vedere che la proposta di regolamentazione di @SECGo sull’affidamento riconosce che @GeminiTrustCo è un depositario qualificato. Gemini Trust Company, LLC, è una società fiduciaria di New York e dal 2015 è fiduciaria e depositaria qualificata ai sensi della legge bancaria di New York. Ciò continuerà a valere per qualsiasi nuova regola della SEC che entrerà in vigore.”

Gemini e SEC: chiarire la confusione sulla regolamentazione crypto

Il tweet di Winklevoss si riferisce più alla custodia crypto che al suo piano di Earn. Eppure, le sue affermazioni dicono anche che la protezione degli investitori è fondamentale ma che non è chiaro il processo di regolamentazione pubblico sul tema crypto e security da registrare. 

E di fatto, quello che la SEC sta facendo è proprio prendere di mira tutte le offerte crypto degli exchange di criptovalute considerandoli non conformi alla legge. 

La confusione nasce proprio sul fatto che la SEC vorrebbe definire una criptovaluta come una security o strumento finanziario negoziato a scopo di lucro. Per farlo, classificherebbe l’asset secondo i 4 punti del Test di Howey. Ciò vorrebbe dire che il crypto-asset diventerebbe come l’oro o un ETF. 

Tutto questo però non è ancora una realtà. Non solo, la loro evoluzione con programmi come staking o le Initial Coin Offering, confonde ancora più le idee in materia. Infatti, se le crypto fossero delle security, allora i suoi programmi dovrebbero essere classificati come offerta di security e quindi registrati, proprio come una IPO di un’azione. 

I crypto exchange si ribellano su Twitter 

Le scorse settimane, tutti i crypto-exchange si sono sbizzarriti su Twitter per commentare le ultime dichiarazioni della SEC. 

Kraken ha dovuto chiudere il suo servizio di staking dopo che la SEC gli ha addebitato una multa da 30 milioni di dollari. Jesse Powell, CEO di Kraken, ha commentato in malomodo il video del Presidente della SEC, Gary Gensler, che dice che chi offre programmi di staking per essere conformi dovrebbe fornire anche informazioni complete, corrette e veritiere. 

Anche se non ha ricevuto accuse per il momento, anche lo Chief Legal Officer di Coinbase, Paul Grewal, ha commentato che sarebbero lieti di difendere il servizio di staking in tribunale, se la SEC dovesse accusarli. 

Non solo staking, anche l’emissione di stablecoin sembra essere in dubbio dalle autorità. Paxos, infatti, ha dovuto bloccare l’emissione di nuovi Binance USD (BUSD) su ordine della NYDFS, che ha riportato preoccupazioni sulla conformità della stablecoin. 

Al contrario, Binance, senza troppi commenti, ha invece annunciato di aver coniato 50 milioni di stablecoin TrueUSD, lasciando la community sorpresa visto che non c’erano piani al riguardo.

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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