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Sequestrati i Bitcoin di The Rock Trading?

Ieri si è diffusa la notizia che la Guardia di Finanza stava perquisendo gli uffici milanesi di The Rock Trading. 

In seguito si è saputo che, su disposizione della procura, sono stati sequestrati beni e documenti. 

Non è stato però comunicato quali asset siano stati sequestrati, quindi diverse persone hanno iniziato a chiedersi se siano anche stati sequestrati Bitcoin e criptovalute. 

La perquisizione

L’altro ieri si era saputo che la procura di Firenze aveva aperto un fascicolo sulla chiusura di The Rock Trading

Infatti, al PM Sandro Cutrignelli sono arrivate alcune denunce, forse perchè in passato aveva già indagato sul fallimento dell’exchange Bitgrail, che aveva sede proprio nel capoluogo toscano. 

In seguito si è venuto a sapere che anche il procuratore capo di Milano, Marcello Viola, ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. The Rock Trading, infatti, ha sede a Milano. 

È stata proprio la procura di Milano ad incaricare i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della città, insieme al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, ad eseguire il suo decreto di perquisizione, sequestro e acquisizione di documentazione. 

Una nota del procuratore conferma di aver ricevuto denunce dei clienti dell’exchange, e di aver così attivato immediatamente mirate verifiche che hanno fatto emergere, oltre al blocco dell’operatività, l’interruzione dei rapporti con l’istituto di credito nazionale che aveva fornito alla piattaforma i rapporti di conto attraverso cui operare, fin dalla costituzione della società (Banca Sella). 

Inoltre, la perquisizione ha anche rilevato alcune violazioni attinenti alla corretta redazione del bilancio. 

La nota aggiunge che ora procede per riscontrare l’eventuale commissione di reati informatici, e per verificare la possibile configurazione di reati societari’. 

Inoltre informa che sono state perquisite anche altre sedi della società, a Genova e Padova, oltre alle abitazioni dei due fondatori, Davide Barbieri e Andrea Medri. 

Ma la cosa più interessante è che il procuratore afferma che sono in corso accertamenti finanziari finalizzati a verificare la gestione della liquidità da parte della società, nonchè la destinazione delle somme raccolte.

Bitcoin e fondi di The Rock Trading

Quindi, come è ovvio che sia, la Guardia di Finanza non sta solo cercando prove di eventuali reati, ma sta anche cercando i fondi della società. 

È possibile suddividere gli asset della società in tre categorie: denaro fiat (o asset finanziari tradizionali), criptovalute, e beni di altra natura, soprattutto fisici. 

La nota del procuratore non rivela quali beni siano stati sequestrati, ma è più che lecito immaginare che siano stati sequestrati non solo i beni fisici, ma anche il denaro fiat e gli altri eventuali asset finanziari tradizionali di proprietà di The Rock Trading (TRT). 

Un discorso molto più complesso invece è quello che riguarda Bitcoin e criptovalute

Per sequestrare criptovalute bisogna utilizzare la chiave privata dell’indirizzo su cui sono conservate per spostarle su un indirizzo controllato dalle autorità. 

Oltretutto exchange come TRT in genere detengono le criptovalute in diversi wallet, alcuni “hot”, ovvero connessi alla rete perchè vengono utilizzati quotidianamente per depositi e prelievi, ed altri “cold”, ovvero sconnessi dalla rete per la conservazione sicura a lungo termine. 

In entrambi i casi, comunque, con le relative chiavi private le autorità sono in grado di sequestrare i token inviandoseli a propri indirizzi. 

Per entrare in possesso delle chiavi private ci sono fondamentalmente due modi: o vengono effettivamente trovate in qualche documento o in qualche dispositivo elettronico salvate in chiaro, oppure le forze dell’ordine riescono a farsele consegnare dagli accusati. 

Spesso è questa la modalità principale con cui le autorità entrano in possesso delle chiavi private, anche perchè per una società come TRT è difficilissimo nascondere gli indirizzi pubblici su cui vengono conservate le loro criptovalute. 

Oltretutto spesso le forze dell’ordine sanno essere molto persuasive in tal senso. 

Sebbene non sia noto cosa sia successo, il fatto che la nota parli esplicitamente di “sequestro” fa supporre che la procura potrebbe anche essere riuscita a mettere mano a qualche criptovaluta dell’exchange. Occorrerà però attendere conferme ufficiali prima di averne certezza, o smentita. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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