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Il fondatore di Cardano (ADA) afferma che il mondo crypto ha bisogno di allontanarsi dalle banche instabili e volatili

Dopo le recenti notizie sulle tre banche collassate, il fondatore di Cardano (ADA) Charles Hoskinson ha dichiarato che il mondo crypto per maturare ancora di più ha bisogno di ridurre il rischio che le banche instabili e volatili riversano. 

L’unico modo per far crescere l’ecosistema delle criptovalute è tagliare questi legami, che non fanno altro che mettere a rischio il sistema che fino ad oggi non ha fatto altro che crescere. 

L’idea di Charles Hoskinson, fondatore di Cardano (ADA), per rendere il mondo crypto meno volatile 

L’ascesa delle criptovalute ha determinato un cambiamento di paradigma nel mondo finanziario, con gli asset digitali basati su blockchain che offrono un’alternativa decentralizzata e sicura ai sistemi bancari tradizionali.

Tuttavia, gli eventi recenti hanno evidenziato la necessità che l’ecosistema delle criptovalute diventi meno dipendente da banche instabili e volatili.

In un recente tweet, Charles Hoskinson, fondatore di Cardano, ha invitato l’industria delle criptovalute a “disincagliarsi” dalle istituzioni finanziarie tradizionali.

La dichiarazione di Hoskinson giunge in un momento in cui il panorama macrofinanziario rimane turbolento, con il crollo di diverse banche molto rinomate che ha portato investitori e depositanti a seguire misure di avversione al rischio.

L’idea alla base dell’appello di Hoskinson è quella di ridurre la dipendenza del settore delle criptovalute dalle banche tradizionali, spesso viste come entità centralizzate che detengono un controllo significativo sul sistema finanziario globale.

Riducendo questa dipendenza, gli asset digitali possono diventare più resilienti e meno vulnerabili agli shock e all’instabilità che possono derivare dal fallimento di grandi istituzioni finanziarie.

Inoltre, la dichiarazione di Hoskinson è in linea con i principi della decentralizzazione, che è il fondamento stesso dell’ecosistema crypto. La decentralizzazione è il processo di rimozione degli intermediari dalle transazioni e la creazione di una rete peer-to-peer priva di fiducia.

Eliminando il rischio delle banche tradizionali, il settore delle criptovalute può rafforzare ulteriormente la sua natura decentralizzata e fornire un sistema finanziario più trasparente e sicuro.

L’invito all’azione di Hoskinson sottolinea anche la necessità di una maggiore chiarezza normativa nel settore delle criptovalute. La mancanza di normative chiare ha reso difficile per gli investitori e gli utenti comprendere appieno i rischi associati agli asset digitali.

Riducendo la dipendenza dalle banche tradizionali, il settore può potenzialmente ridurre l’incertezza normativa e fornire maggiore trasparenza a utenti e investitori.

Tuttavia, è importante notare che il processo di de-risking non avverrà da un giorno all’altro. Le banche tradizionali continuano a svolgere un ruolo fondamentale nel sistema finanziario globale e gli asset digitali sono ancora in fase di accettazione. 

Pertanto, sarà necessario un approccio graduale al de-risking e il settore dovrà lavorare insieme per costruire un sistema finanziario più solido e sicuro.

La crisi delle banche ci porta sempre di più verso la finanza decentralizzata (DeFi)

La finanza decentralizzata segue lo stesso principio della tecnologia di contabilità distribuita (DLT) delle criptovalute. 

Si va ad eliminare la necessità di intermediari finanziari centralizzati (banche, società di intermediazione) e si stabiliscono reti Peer-to-Peer (P2P) stabili per transazioni sicure.

Queste transazioni, sono uno dei fattori chiave della DeFi, l’indipendenza da ogni intermediario centralizzato lo rende un’alternativa attraente all’attuale sistema finanziario.  

Stiamo parlando di una tecnologia altamente moderna, capace di autorizzare le persone con una connessione a internet, a partecipare direttamente alle transazioni. 

La DeFi è parte della blockchain, che la rende sicura e impenetrabile ad ogni tipo di contraffazione. 

La finanza decentralizzata offre autonomia e funzionalità ai suoi utenti con una serie di strumenti che riducono i rischi operativi delle banche e delle società di intermediazione. 

La sua blockchain pubblica decentralizzata governa ogni transazione all’interno del settore, rimuovendo così le ingombranti barriere della sorveglianza digitale delle operazioni. 

Anche secondo il fondatore di Cardano dunque, una delle possibilità di ribalta dell’ecosistema crypto è quello di allontanarsi dalla classica finanza centralizzata.
In questo modo il mondo crypto diventerebbe più stabile e sicuro.

In un futuro prossimo l’idea che la finanza decentralizzata sia la base delle transazioni globali è pensata da molti. 

La DeFi elimina la burocrazia finanziaria delle banche, l’assenza di normative rigorose, fa in modo che chiunque abbia competenze di programmazione può interagire con la blockchain e innovare i servizi finanziari. I vincoli giuridici delle banche non consentono tutto ciò, ma ostacolano anche molte transazioni oltre i confini internazionali. 

Un rapporto datato 2021 di Gartner, spiega che almeno il 20% delle grandi organizzazioni finanziarie passerà alla DeFi entro il 2024. Ma non solo gli analisti di Gartner prevedono un futuro florido per la finanza decentralizzata (DeFi). 

Sarà la prossima soluzione adottata dal mondo crypto?

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