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Prezzo in USD di Bitcoin ed Ethereum stabile nel weekend

Durante il weekend appena terminato il prezzo di Bitcoin ed Ethereum in USD non ha vissuto alcuno scossone. 

Questo però non significa che sia stato piatto. 

Bitcoin ed Ethereum: l’andamento durante il weekend del prezzo in USD

In questo inizio di 2023 spesso durante i weekend il prezzo di Bitcoin ed Ethereum è salito. 

In molti casi tale dinamica è stata influenzata dai mercati tradizionali, dato che BTC ed ETH sono considerati asset risk-on e quindi seguono il trend degli altri asset risk-on. 

Il fatto è che Bitcoin ed Ethereum in questo periodo non sono in sofferenza, ma soffrono di riflesso quando si diffondono timori sui mercati tradizionali che innescano una fuga più o meno ampia dagli asset risk-on. 

Visto che durante il weekend i mercati tradizionali sono chiusi, questa fuga dagli asset risk-on si sta verificando quasi esclusivamente durante i giorni lavorativi, ovvero quando le Borse tradizionali sono aperte. In questo modo durante il weekend i mercati crypto un po’ rifiatano, se non addirittura rimbalzano. 

Nel weekend appena concluso non c’è stato però alcun rimbalzo. 

Prendendo come riferimento l’indice Nasdaq 100, dato che il mercato statunitense è quella maggiormente in grado in questo momento di influenzare quelli crypto, durante la scorsa settimana si è assistito ad una leggera risalita, che probabilmente ha influito positivamente anche sui mercati crypto. 

Quindi non essendoci stata fuga dal rischio durante la settimana, non c’è stato rimbalzo nel weekend sui mercati crypto

L’andamento durante l’ultima settimana

L’ultima settimana si aprì con un prezzo di Bitcoin attorno ai 28.000$, ed un prezzo di Ethereum inferiore ai 1.800$. 

Per Bitcoin si è trattato di una settimana di lateralizzazione attorno a quella soglia, sebbene con un’escursione sotto i 27.000$ mercoledì, e due tentativi di avvicinare i 29.000$, mercoledì e giovedì. 

In altre parole si è trattato di una settimana relativamente tranquilla tranne nei due giorni centrali. 

L’andamento di Ethereum è stato molto simile, anche se il suo prezzo non ha fatto alcun tentativo di avvicinare i 1.900$, e non è mai sceso sotto i 1.700$. 

L’unica vera differenza è che la volatilità di ETH è stata leggermente inferiore a quella di BTC, forse perchè in questo momento è il prezzo di BTC a muoversi di più influenzando gli altri asset crypto, e non viceversa. 

Il weekend non ha fatto eccezione, anche se la volatilità si è ridotta. 

Per Bitcoin l’oscillazione è stata tra 27.200$ e 28.200$, ovvero un range molto compresso, mentre per Ethereum è stata tra 1.720$ e 1.800$. 

Quindi anche durante la settimana appena conclusa sono stati i mercati tradizionali a far muovere maggiormente i prezzi sui mercati crypto, che invece nel weekend a borse chiuse hanno visto ridursi la loro volatilità. 

Il prezzo di Bitcoin in USD sul lungo periodo

Risulta sicuramente più interessante esaminare l’andamento del prezzo di Bitcoin sul lungo periodo. 

Infatti l’attuale livello di prezzo di circa 28.000$ è in linea, o di poco inferiore, a quello tenuto per qualche settimana a fine maggio 2022, ovvero dopo l’implosione dell’ecosistema Terra/Luna, ma prima del fallimento di Celsius

Da notare che l’implosione di Terra di maggio 2022 fu un evento interno ai mercati crypto, mentre il fallimento di Celsius di giugno riguardava una società che operava all’interno del quadro regolamentato della finanza tradizionale, seppur fornendo servizi crypto. 

Questo vale anche per FTX, l’exchange crypto fallito a novembre, perchè anche in quel caso si trattava di una società che operava nel contesto della regolamentazione finanziaria tradizionale. 

Per essere più precisi, il progetto Terra/Luna era un progetto crypto che aveva le classiche caratteristiche di decentralizzazione che dovrebbero avere tutti i progetti tipici del settore crypto. 

Celsius e FTX invece erano normali società centralizzate, completamente prive di aspetti decentralizzati, e quindi esterne al mondo crypto. Semplicemente fornivano servizi crypto ma rimanendo società tradizionali. 

Quindi potrebbe non essere un caso che il rimbalzo di inizio 2023 abbia riportato il prezzo di Bitcoin su livelli precedenti a quelli toccati dopo il fallimento di Celsius e FTX, ma non a quelli precedenti l’implosione di Terra. 

In altre parole ha recuperato le perdite dovute a crolli generatisi all’esterno del mondo crypto vero e proprio, ma non ancora quelle dovute a crolli interni al settore. 

A ciò va aggiunto che, prima dell’inizio dell’ultima grande bull run a dicembre 2020, il prezzo di Bitcoin stazionava su un livello di circa 10.000$, ovvero poco più di un terzo di quello attuale. Quindi il rimbalzo di inizio 2023 va a tutti gli effetti considerata una crescita, sul lungo periodo, al netto della bolla speculativa gonfiatasi nel 2021 e scoppiata nel 2022. 

Se tale crescita dovesse proseguire, i due livelli chiave da tenere sott’occhio in questo momento sono i 29.000$-30.000$ tenuti a fine maggio 2022 tra l’implosione di Terra/Luna ed il fallimento di Celsius, ed i 35.000$-36.000$ che aveva ad inizio maggio poco prima dell’implosione di Terra. 

Il prezzo di Ethereum in USD sul lungo periodo

L’andamento del prezzo di Ethereum nel corso degli ultimi 12 mesi è simile a quello di Bitcoin, ma con alcune differenze. 

La differenza più significativa è che il prezzo di ETH nel 2023 non ha ancora recuperato tutte le perdite accumulate successivamente all’implosione di Terra. 

Infatti a fine maggio 2022, mentre il prezzo di Bitcoin stazionava attorno a 29.000$-30.000$, quello di Ethereum era di circa 2.000$, ovvero un valore ancora mai avvicinato in questo 2023. 

Anzi, ad agosto dell’anno scorso, dopo una breve discesa sotto i 1.000$, il prezzo di ETH era tornato quasi a 2.000$, grazie ad un importante rimbalzo in attesa del passaggio alla Proof-of-Stake. 

Tuttavia dopo questo passaggio, avvenuto a settembre, il prezzo di Ethereum ha smesso di sovraperformare quello di Bitcoin, tanto che il suo prezzo attuale è in linea proprio con quello appena precedente il Merge

Praticamente si è esaurita la spinta dovuta all’attesa del Merge, e si sono un po’ smorzati gli entusiasmi, dato che forse c’era eccessivo ottimismo sul possibile impatto positivo del Merge sull’ecosistema Ethereum. 

Anzi, in questo inizio di 2023 hanno iniziato a circolare paure in merito al fatto che ETH possa essere considerato una security, dato che è basato su Proof-of-Stake. Questi timori hanno probabilmente impedito al prezzo di Ethereum di rimbalzare tanto quanto Bitcoin. 

Infatti da inizio anno BTC ha fatto registrare un +67%, mentre ETH “solamente” un +46%. 

Quindi se nel 2022 Ethereum aveva perso meno di Bitcoin, probabilmente grazie all’attesa del Merge, nel 2023 sta guadagnando di meno, a causa anche di timori che riguardano lo stesso ruolo che ETH ha all’interno dei mercati finanziari. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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