MicroStrategy, l’azienda di software di business intelligence, ha fatto scalpore nel mondo delle criptovalute quando ha annunciato il suo primo acquisto di Bitcoin nell’agosto 2020.
Da allora, l’azienda ha continuato ad acquistare altri Bitcoin, con l’ultima acquisizione di altri 6.455 Bitcoin per circa 150 milioni di dollari a un prezzo medio di 24.000 dollari per Bitcoin, secondo un recente deposito SEC.
Summary
MicroStrategy sempre più coinvolta nel mondo del Bitcoin
L’ex amministratore delegato di MicroStrategy, Michael Saylor, è stato un convinto sostenitore del Bitcoin e ne ha spesso illustrato i vantaggi sui social media e nelle interviste.
In un’intervista rilasciata alla CNBC nel febbraio 2022, Saylor ha dichiarato:
“Penso che il Bitcoin sia il miglior deposito di valore esistente, e l’unica cosa che potrà competere con esso sarà l’oro e l’argento”.
La fiducia di Saylor nel Bitcoin si riflette nelle azioni di MicroStrategy, che ha acquistato un totale di oltre 90.000 BTC, per un valore di oltre 4 miliardi di dollari ai prezzi attuali.
Perché MicroStrategy è così rialzista nei confronti del Bitcoin? Ci sono alcune ragioni. In primo luogo, l’azienda vede il Bitcoin come una riserva di valore, simile all’oro. In effetti, l’ultimo documento SEC di MicroStrategy afferma che le sue partecipazioni in Bitcoin sono “detenute come riserva di valore a lungo termine e non per scopi di trading”.
Con le banche centrali di tutto il mondo impegnate in livelli di stimolo monetario senza precedenti in risposta alla pandemia COVID-19, molti investitori sono preoccupati per la potenziale inflazione e si rivolgono ad asset alternativi come il Bitcoin come copertura contro la svalutazione della moneta.
In secondo luogo, MicroStrategy vede il Bitcoin come una copertura contro i rischi geopolitici.
In un recente tweet, Saylor ha scritto:
“Negli ultimi 12 mesi abbiamo assistito a una pandemia globale, a stimoli finanziari governativi senza precedenti, a un forte aumento della massa monetaria statunitense, a disordini sociali e a turbolenze politiche. Il #Bitcoin è emerso come una copertura razionale, logica e prevedibile contro questi rischi”.
Con l’acuirsi delle tensioni tra Stati Uniti e Cina e altri rischi geopolitici all’orizzonte, è facile capire perché MicroStrategy ritenga utile detenere Bitcoin come copertura.
Infine, MicroStrategy vede nel Bitcoin un modo per generare rendimenti più elevati rispetto agli investimenti tradizionali. Nell’ultimo rapporto sugli utili della società, Saylor ha dichiarato:
“Rimaniamo concentrati sulle nostre due strategie aziendali: la crescita del nostro business di software di analisi aziendale e l’acquisizione e la detenzione di Bitcoin”.
Sebbene l’attività software dell’azienda sia redditizia, il Bitcoin ha chiaramente contribuito al recente successo di MicroStrategy. In effetti, il prezzo delle azioni della società è salito alle stelle da quando ha iniziato ad acquisire Bitcoin, e alcuni analisti ipotizzano che gli investitori stiano acquistando azioni MicroStrategy come modo per investire indirettamente in Bitcoin.
I rischi di MicroStrategy nell’elevata esposizione a BTC
Naturalmente il possesso di Bitcoin comporta dei rischi, in quanto la criptovaluta è notoriamente volatile.
Infatti, l’ultimo documento SEC di MicroStrategy avverte che “i prezzi del Bitcoin potrebbero subire una significativa volatilità, anche in risposta alle politiche monetarie globali, alle azioni normative e alle violazioni della sicurezza o alla percezione del mercato di tali violazioni”.
Tuttavia, Saylor non sembra preoccupato da questi rischi, affermando in un recente tweet:
“Non considero #Bitcoin volatile. Considero la moneta fiat al collasso”.
Vale anche la pena di notare che le partecipazioni di MicroStrategy in Bitcoin non sono prive di controversie.
Alcuni analisti hanno criticato la decisione dell’azienda di destinare una parte così consistente del suo patrimonio a un singolo asset; un analista ha dichiarato a una testata giornalistica:
“Se le aziende iniziano improvvisamente a farsi prendere dal panico e a vendere Bitcoin, questo destabilizzerà il mercato”.
Inoltre, i rapporti sui guadagni di MicroStrategy includono ora una sezione “impatto del Bitcoin”, il che ha portato alcuni a ipotizzare che il prezzo delle azioni della società sia ora più strettamente legato al Bitcoin che alla sua attività di software.
Nonostante queste critiche, è chiaro che MicroStrategy punta tutto sul Bitcoin. Con la sua ultima acquisizione, l’azienda detiene ora oltre 90.000 BTC, diventando così uno dei maggiori detentori di criptovalute al mondo.
Anche se il futuro del Bitcoin è tutt’altro che certo, per ora la scommessa di MicroStrategy sulla criptovaluta sta dando i suoi frutti. Il prezzo delle azioni dell’azienda è salito nell’ultimo anno e le sue partecipazioni in Bitcoin valgono ormai miliardi di dollari.
L’abbraccio di MicroStrategy al Bitcoin è notevole anche per il suo potenziale impatto su altre aziende. Da quando MicroStrategy ha annunciato il suo primo acquisto di Bitcoin, molte altre aziende hanno seguito il suo esempio, tra cui Tesla, Square e PayPal.
Sebbene sia ancora relativamente raro che le aziende detengano Bitcoin come asset di tesoreria, la tendenza sta chiaramente prendendo piede.
In conclusione, l’ultima acquisizione di 6.455 BTC da parte di MicroStrategy è un chiaro segnale del continuo interesse dell’azienda per la criptovaluta.
Sebbene vi siano dei rischi associati alla detenzione di Bitcoin, MicroStrategy considera la criptovaluta come una riserva di valore, una copertura contro i rischi geopolitici e un modo per generare rendimenti più elevati rispetto agli investimenti tradizionali.
Con le sue ingenti partecipazioni in BTC, MicroStrategy è diventata uno degli attori più significativi nel mercato delle criptovalute e le sue azioni sono tenute sotto stretta osservazione dagli investitori di tutto il mondo.
, per un valore totale pari a circa $150 milioni.){kind=link}