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Lightning Network di Bitcoin potrebbe essere più efficiente di Visa

Bitcoin è stato concepito nel 2008 da Satoshi Nakamoto come sistema di pagamento P2P in grado di scavalcare i provider tradizionali di pagamento come Visa e Mastercard.

Tuttavia, risulta ancora lento e costoso per competere con questi intermediari.

Il layer 2 Lightning Network potrebbe essere invece il giusto compromesso per permettere transazioni veloci ed economiche agli utenti.

Riuscirà questa rete secondaria di Bitcoin a rimpiazzare Visa nel corso dei prossimi anni?

La risposta si trova in questo articolo.

Che cos’è la Lightning Network di Bitcoin? Sta minacciando Visa?

Il Lightning Network è un protocollo on-chain che si appoggia sulla rete principale di Bitcoin e permette transazioni veloci ed economiche agli utenti che la utilizzano, eliminando di fatto il problema delle fee costose e della lentezza nella validazione dei blocchi da parte dei miner di BTC.

Utilizzando una tecnica chiamata onion routing, il protocollo essenzialmente suddivide i dati in più pacchetti. Quindi, li invia attraverso diversi nodi della rete utilizzando la crittografia end-to-end.

È stato introdotto per la prima volta dagli sviluppatori Thaddeus Dryja e Joseph Poon nel 2015 e da lì in poi è diventato sempre più popolare, anche se non ha mai raggiunto la stessa adozione e popolarità di Bitcoin.

Nel dettaglio la rete lightning consente di effettuare microtransazioni (del valore di pochi dollari) fuori dalla catena principale, attraverso canali di pagamento multipli tra due o più parti. 

Non si tratta dunque di una rete capace di trasferire grandi quantità di denaro in criptovaluta, ma piuttosto un sistema di pagamento da utilizzare nella vita quotidiana di tutti i giorni per i micropagamenti.

L’obiettivo di questo layer 2 è quello di migliorare la scalabilità del network di Bitcoin, garantendo agli utenti commissioni basse e velocità di esecuzione senza eguali.

Nel documento presentato inizialmente alla community di Bitcoin, Dryja e Poon, oltre ad aver descritto il funzionamento del protocollo, hanno esplicitato la loro volontà di sorpassare il picco di TPS (transaction per second) raggiunto da Visa nel 2013.

Il Lightning Network, dunque, è stato concepito come minaccia per i tradizionali provider di pagamento, che nei prossimi anni potrebbero perdere la loro mole significativa di utenti a causa della migliore efficienza della rete decentralizzata P2P.

Tuttavia, sono ancora molto le sfide che i sostenitori del layer 2 di Bitcoin devono affrontare.

In primis il concetto di sicurezza: la rete lightning deve essere più sicura ed affidabile, in grado di neutralizzare qualsiasi attacco Sybil e DDos. 

Infatti, i nodi della rete lightning possono essere facilmente presi di mira da utenti in malafede che potrebbero mettere in pericolo la sostenibilità del network di transazioni off-chain.

In secondo luogo, l’esperienza utente deve essere migliorata sotto ogni punto di vista, in modo da risultare semplice nell’utilizzo anche per gli individui non esperti.

Se il Lightning Network di Bitcoin riuscisse in questo intento, probabilmente con il passare degli anni riuscirebbe a mettere i bastoni tra le ruote ai principali fornitori di pagamenti digitali come Visa e Mastercard.

Anche personaggi pubblici come Jack Dorsey, ex CEO di Twitter, hanno appoggiato l’idea del lightning network. Quest’ultimo nel 2018 ha sperimentato la rete come sistema di pagamento di tips sul noto social network.

I costi della rete Lightning di Bitcoin a confronto con quelli di Visa e Mastercard?

La rete lightning è stata introdotta principalmente per risolvere il problema dei costi del network Bitcoin

Risulta folle pensare che per spostare poche unità di dollaro si debba pagare quasi la stessa cifra in fees. 

Questo è stato uno dei problemi maggiori per Bitcoin che lo ha ostacolato dal raggiungere l’adozione di massa negli ultimi anni.

Ma quanto costa effettuare una transazione su un canale lightning? 

Semplificando possiamo dire che esistono due tipi di commissione quando si utilizza questa rete:

  • la prima riguarda una tariffa base, applicata da ogni nodo operatore in maniera arbitraria. Generalmente si tratta di pochissime frazioni di centesimo (o meglio poche unità di satoshi), proprio per incentivare il traffico sul proprio nodo.
  • la seconda riguarda una commissione basata sulla liquidità utilizzata all’interno del nodo. In questo caso il proprietario del canale può decidere di fissare una fee, calcolata in percentuale sul totale dei satoshi inviati. (ad esempio lo 0,01 sat per ogni satoshi inviato)

Esistono casi particolari in cui le fee totali per l’utilizzo di un canale lightning sono pari a zero e casi in cui i costi sono eccessivamente elevati.

Al momento, considerando che la base fee è irrilevante, per ogni BTC scambiato sulla rete lightning si pagano 2500 sats, equivalenti a circa  0,077 dollari.

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Se paragoniamo questi costi con quelli dei principali provider di servizi di pagamento come Visa, ci accorgiamo di come quest’ultimi risultano estremamente più costosi.

Le società di carte di credito addebitano una serie di commissioni in base alla tipologia del commerciante, all’importo della transazione e al luogo dove questa viene svolta.

Generalmente Visa applica una commissione interbancaria che va dall’1,15% + $0,05 al 2,40% + $0,10. Inoltre, addebitano una commissione di valutazione dello 0,14%.

Mastercard, invece, addebita una commissione interbancaria dall’1,15% + $0,05 al 2,50% + $0,10. La loro commissione di valutazione aggiuntiva è dello 0,1375% per transazioni inferiori a $1.000 e dello 0,01% per transazioni di $1.000 o superiori.

Un interessante dato on-chain su Lightning Network

Ad oggi ci sembra poco fattibile che i tradizionali provider di pagamento saranno minacciati da una tecnologia ancora in via di sviluppo, tuttavia la sfida è stata presa seriamente in considerazione dai diversi sviluppatori Bitcoin, che negli anni hanno aumentato la capacità e la semplicità del network avvicinandosi sempre di più all’obiettivo finale.

Infatti, non basta avere un canale di pagamento più economico per entrare in competizione con queste società che hanno ormai piantato le loro radici in qualsiasi ambito della vita quotidiana. 

La sfida, come dicevamo prima, si gioca su diversi fattori come anche quello della capacità del network.

Per diventare mainstream la rete lightning deve aggiornare la propria capacità ad un livello nettamente superiore a quello attuale. 

Ad oggi la rete può sostenere transazioni per un massimo di 4.828 BTC, equivalenti a circa 148 milioni di dollari.

Si tratta di una cifra ancora irrisoria se paragonata all’enorme quantità di denaro spostata tramite i provider tradizionali. 

Tuttavia, la strada sembra essere quella giusta, visto che il valore della capacità della rete lightning cresce sempre di più nel tempo.        

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Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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