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ChatGPT: probabile al 15% che l’andamento di Bitcoin vada a zero entro 12 anni

Secondo ChatGPT, ci sarebbero il 15% di possibilità che l’andamento di Bitcoin possa scendere del 99,999% entro il 2035 e diventare irrilevante. 

Lo ha scoperto il capo delle operazioni di trading di Coinbase, Conor Grogan. 

Grogan ha commentato dicendo che GPT è un grande fan di Bitcoin, ma è più scettico nei confronti delle altcoin e della loro capacità di resistenza. 

Infatti, ad esempio per Dogecoin stima una probabilità del 45% che avvenga una cosa simile sempre entro il 2035, e per Litecoin la stima è del 35%. 

Per Ethereum invece è del 20%, ovvero solo poco più di Bitcoin. 

Le previsioni di ChatGPT sull’andamento del Bitcoin e del mercato crypto

Va detto che per ottenere questi risultati Grogan ha utilizzato un jailbreak per GPT che ha chiamato JamesGPT (Just Accurate Markets Estimation System), e che consente di far predire il futuro su qualsiasi argomento. 

Però, allo stesso tempo si domanda se tale strumento risulti effettivamente utile ai ricercatori, in particolare per scovare i pregiudizi. 

Infatti, per quanto se ne sa tali previsioni ad oggi non possono essere affatto ritenute affidabili. Non è nemmeno ben chiaro come ChatGPT le formuli. 

Quello che si sa è che JamesGPT induce GPT a”pesare” le sue convinzioni su diversi argomenti, anche se i risultati forniti potrebbero non essere univoci, e cambiare leggermente sulla base di cambiamenti sui mercati. 

Grogan afferma di aver posto la stessa identica domanda a GPT4 per 100 volte ottenendo risposte in realtà abbastanza coerenti, ovvero con una deviazione standard inferiore al 10%. 

Detto questo, ciò che invece rimane interessante è il fatto che ChatGPT estragga questi dati probabilmente dal web, o comunque da fonti che ritiene affidabili. 

Quindi le sue previsioni potrebbero perlomeno essere considerate come una sorta di “consenso medio” delle fonti che ritiene autorevoli. 

Le previsioni di ChatGPT sull’andamento del prezzo di Bitcoin 

Non bisogna lasciarsi ingannare dal modo con cui è posta la domanda. Infatti per interpretare correttamente la risposta di ChatGPT in merito all’implosione di Bitcoin nei prossimi 12 anni bisogna considerare non tanto il fatto che preveda il 15% di probabilità che ciò accada, ma soprattutto che di fatto lo consideri all’85% impossibile. 

Per questo motivo, secondo Grogan, GPT è un grande fan di Bitcoin. 

Va detto che una probabilità così piccola stimata per il fallimento di Bitcoin sul medio/lungo termine è piuttosto comune soprattutto proprio tra i bitcoiner, sebbene per i massimalisti sia probabilmente ancora più bassa se non addirittura vicina allo zero. 

Quindi, ChatGPT non è massimalista di Bitcoin, ma sembra avere “idee” simili a quelle dei bitcoiner. 

Alla luce delle considerazioni precedenti riguardo il metodo con cui ChatGPT formula queste previsioni, sembrano esserci due spiegazioni a questo modo di ragionare. 

O tra le fonti ritenute autorevoli riguardo Bitcoin ChatGPT include primariamente bitcoiner, oppure effettivamente ormai anche nel mondo della finanza tradizionale l’ipotesi di una vera e propria implosione di Bitcoin è considerata marginale. 

Il fatto è che anche altre iniziative simili hanno dato risultati per certi versi simili, ovvero tra gli esperti sembra esserci ormai una diffusa convinzione che sia molto improbabile che Bitcoin possa realmente implodere da qui ad una decina di anni. 

Pertanto probabilmente il consenso diffuso è proprio quello di una probabilità piuttosto bassa di implosione, anche se per nulla inesistente. 

Le previsioni di ChatGPT sul futuro delle altcoin

Il discorso non cambia molto per Ethereum, il cui consenso sembra ritenere all’80% impossibile un suo fallimento nella prossima dozzina di anni. 

Invece, per Dogecoin solo al 55% viene dato impossibile un suo fallimento totale, con il 45% di probabilità che invece uno scenario così catastrofico potrebbe effettivamente realizzarsi. 

Non bisogna dimenticare che un -99,999% equivale ad un azzeramento praticamente totale del valore, perchè ad esempio significa un passaggio a 100.000 ad 1, ovvero una riduzione del prezzo di centomila volte. 

Per Bitcoin significherebbe un prezzo inferiore agli 0,3$, ovvero un livello che fu superato già nel 2010 durante il primo anno in assoluto di scambi sugli exchange, e che da allora non è mai stato toccato nuovamente. In altre parole significherebbe un ritorno all’irrilevanza iniziale. 

Per Ethereum significherebbe una discesa a 0,018$, ovvero un livello che non ha mai avuto, e che sarebbe enormemente più basso persino degli 0,4$ del 2015. 

Quindi se da un lato sembra che non vi sia consenso riguardo un possibile fallimento di Bitcoin entro la prossima dozzina di anni, e non ve ne sia molto di più riguardo Ethereum, per quanto riguarda le altcoin il discorso è differente. 

Occorre però sottolineare come non vi sia in realtà la certezza che le previsioni di ChatGPT effettivamente rispecchino il reale consenso degli analisti ritenuti autorevoli, e che inoltre tali previsioni potrebbero facilmente cambiare nel tempo. 

Un modo però per cercare di capire quanto siano affidabili sarebbe quello di fargli prevedere l’andamento dei prezzi sul breve, o ancora meglio sul medio periodo, così da poter poi verificare nel giro di qualche mese, o al massimo pochi anni, quanto le sue previsioni si rivelano effettivamente attendibili oppure no.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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