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Lo sbarco degli avatar umani

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Dott. Raco, tutto pronto per la token sale di Ubiatarplay?

Sì, siamo pronti, si debutta il 9 maggio. Avremmo voluto farlo prima, ma abbiamo dovuto posticipare in seguito alle nuove normative in Svizzera. Con le nuove regole è richiesta la certificazione, da parte di un ente accreditato, dello smart contract che riceverà e gestirà i soldi derivanti dalla token sale.

Tutto ciò, ovviamente, a tutela di chi partecipa. Però, questo ha allungato i tempi necessari all’emissione del token.

Nel frattempo, il nostro team ha partecipato a più di 15 eventi in giro per il mondo, come sponsor e speaker in conferenze legate alla blockchain. Aggiungo che siamo ottimisti sulla ICO perché Ubiatarplay, il marketplace degli avatar, è già una app scaricabile dagli store di Apple, Google e come web app.

Qualche dato sugli avatar?

Attualmente abbiamo più di 250 avatar verificabili attraverso la mappa della nostra piattaforma. Per ora sono disponibili a farsi affittare gratis per un periodo di prova. Riteniamo che dopo la ICO, quando potremo realizzare ricavi con Ubiatar Coin, il numero degli avatar crescerà esponenzialmente. Puntiamo ad avere circa 1000 avatar già attivi in estate e almeno 10.000 entro fine 2018.

Cosa può dire di Ubiatargaming?

Devo dire soprattutto che la gente è rimasta molto colpita e incuriosita dalla nostra applicazione verticale Ubiatargaming. Funziona così: in pratica affitti un avatar che gioca per te, all’interno di uno spazio ricreato in un capannone industriale. E’ un videogioco, ma invece di giocare con un uomo disegnato dal pc, giochi con un uomo vero che si muove secondo le tue indicazioni. E’ un’applicazione molto curiosa e per certi aspetti anche geniale

In sintesi, può ricordare il progetto e come pensate di costruirlo nel tempo?

Il progetto di Ubiatarplay intende creare e sviluppare il primo e unico marketplace di avatar umani, cioè persone reali dotate di una telecamera che, in cambio di una prestazione lavorativa, quindi retribuita, decidono di farsi affittare per svolgere dei compiti per altre persone, nel luogo in cui si trovano. Ad esempio, a Roma, Firenze, Venezia, Torino, ma anche San Pietroburgo, Mosca e Hong Kong. Abbiamo girato dei video che spiegano tutto, ad esempio su come Ubiatarplay può funzionare nel campo dell’intrattenimento automobilistico e motociclistico, con testimonial d’eccezione, che saranno pronti a breve

Come vi si può seguire?

Ogni nazione utilizza il suo modo per fare comunità. Certamente siamo su Facebook, Twitter, Instagram, Github e Medium. Concludo ricordando la chat su Telegram dove offriamo tutte le info relative alla ICO.

Iniziative dopo la ICO?

In pre-sale abbiamo raccolto circa 6 milioni di dollari, con la ICO puntiamo a cinque volte di più. Il ricavato servirà soprattutto per due cose: sviluppare e migliorare la user experience della app e attuare azioni di marketing affinché Ubiatar acquisisca brand e diventi un fenomeno di massa, come Amazon, Uber o Facebook. Al contempo, Ubiatarplay dovrà diventare il modo più semplice per inventarsi un lavoro e guadagnarsi onestamente una remunerazione. Dopo la token sale saremo presenti a tutti gli eventi nel mondo legati alla manutenzione industriale, al real estate e al turismo, per dimostrare come Ubiatar potrà essere usato in questioni molto pratiche.

Claudio Kaufmann
Claudio Kaufmann
Direttore di Cryptonomist. In precedenza è stato direttore editoriale di ITForum News, vicedirettore del quotidiano Finanza & Mercati e del settimanale Borsa & Finanza. E' stato autore e conduttore di programmi televisivi dedicati a politica, economia e finanza.
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