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Si può brevettare la Blockchain?

La blockchain può essere brevettata e, se sì, con quali limiti? Sul sito americano relativo alla tutela del diritto d’autore, vi sono ben 25 progetti legati alla blockchain.

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Invece, sul sito dell‘ufficio brevetti britannico ci sono 55 progetti sotto quel nome, mentre in quello europeo sono 39.

Mentre alcune società come Chain hanno deciso di mantenere il loro codice aperto e disponibile a tutti, altre potrebbero desiderare una tutela della propria tecnologia.

Quali sono i limiti di una possibile tutela legale della blockchain?

Considereremo gli USA, dove del resto è necessario tutelare anche qualsiasi produzione di carattere europeo. Affinché una tecnologia sia brevettabile è necessario che:

  • La richiesta di brevetto non venga a coprire fenomeni naturali, leggi naturali, o idee astratte, ma loro elaborazioni applicabili;
  • Esista un elemento inventivo, di novità e di non ovvietà.

Non è possibile brevettare la legge di gravità, come non è possibile brevettare, anche se ci hanno provato, brevettare l’idea astratta di automobile. Sono necessari elementi di specificità e di novità per ottenere la tutela del diritto.

Il paper originale di Satoshi Nakamoto relativo alla creazione della blockchain, quello pubblicato nel 2008 come base di un sistema di pagamento, non fu sottoposto a nessun brevetto, per cui mere riproposizioni della blockchain verrebbero a mancare dell’elemento di novità che è necessario per ottenere la brevettabilità.

In questo momento una tecnologia generica per un network peer to peer verrebbe considerata anche astratta, come una pura formula matematica e fallirebbero il Mayo test, secondo la legge statunitense, teso a valutare se la scoperta sia innovativa o meno.

Se invece si parla di applicazioni dell’algoritmo di attività produttive o economiche specifiche, cioè a processi produttivi di beni o servizi, e questo tipo di applicazione non è ancora stato registrato, allora la specifica applicazione potrà ottenere tutela da parte della legge.

Naturalmente la nuova applicazione blockchain dovrà dimostrare il fatto di essere innovativa, un’invenzione, e non dovrà trovarsi traccia di richieste di brevetto simili.

Questa è la strada che, per esempio, ha seguito Goldman Sachs per garantirsi il brevetto: dimostrare un’applicazione innovativa nel settore della sicurezza dei pagamenti, quindi la DLT generica non è brevettabile, ma le sue implementazioni sì.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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