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Le Sacre Scritture Digitali

Nel Medioevo si riteneva l’uomo incapace di valutare cosa fosse vero e cosa fosse giusto. Tutto veniva affidato agli dei e la giustizia non era di quel mondo perché l’uomo era corrompibile. Poi quella fiducia medievale negli spiriti celesti è cessata, perché è arrivata la scienza, la fede nell’uomo e il mercato.

Anche l’attuale sistema capitalistico, composto da banche e Stati, ci è stato imposto come se fosse un ordine naturale.

In realtà, è solo un modello immaginario e intersoggettivo che coinvolge miliardi di persone. Per cambiarlo occorre che la maggioranza inizi a spostarsi verso un altro sistema e che rifiuti con vigore la forza dei precedenti.

La blockchain e la fine dell’Umanesimo

Forse quel momento è arrivato: la blockchain potrebbe portare al tramonto dell’Umanesimo.

Prendiamo il caso di una persona ispirata nelle sue azioni dall’umanesimo liberale, dal liberalismo.

Costui si sente al centro dell’universo, spesso abbraccia molto positivamente ogni rivoluzione che metta un freno all’azione dello Stato, sia quando censura sia quando pone regole e limiti con le leggi, e a quella delle religioni.

Ora si sottopone alle regole della blockchain, che sottrae ogni discriminazione all’uomo. Non ci fidiamo più l’uno dell’altro, delle banche e dello Stato.

Questa scrittura criptoforme, del software, della rete, dell’hardware ci può portare ad una democrazia blockchain che ponga fine alla diversità intesa come gerarchizzazione dell’uomo.

Grazie alla blockchain sarà anche possibile ridurre la corruzione, poiché il modo in cui vengono verificate le transazioni sul distributed ledger garantisce trasparenza e immodificabilità.

Stiamo criticando gli Stati nazionali e le confederazioni continentali, perché sono deboli e non sono più adatti alla nuova economia. Siamo convinti che da adesso in poi, sottraendo il potere ai governanti, agli intermediari e addirittura alle persone per consegnarlo solo alle macchine, ci sarà un governo migliore?

Se ci fidiamo delle tecnologie per sapere la verità allora vuol dire che crederemo in essa più che a noi e più che alle altre persone, avremo un’unica macchina per tutti.

Non ci interessa chi è quel creazionista di Satoshi Nakamoto e quali erano le sue motivazioni alla base di bitcoin, siamo molto più interessati alle conseguenze di quella invenzione sulle persone, che in tal modo hanno creato una religione con delle nuove tavole digitali. E un altro Dio.

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Massimo Chiriatti
Massimo Chiriatti
Tecnologo, collabora con Università e centri di ricerca per eventi di formazione sull’economia digitale. Prende parte attivamente a congressi e forum su temi riguardanti in particolar modo. l’innovazione nell’ICT. Membro di Assob.it, un’associazione senza scopo di lucro per lo studio delle criptovalute e per promuovere la tecnologia Blockchain.
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