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Bermuda, crypto friendly del mare

Mentre tutto il mondo si interroga su come gestire il fenomeno delle criptovalute e su come arginare i rischi del problema del riciclaggio, le autorità monetarie delle Bermuda stanno ultimando i dettagli sul disegno di legge che permetterebbe al paese essere tra i primi al mondo ad adottare un sistema di regolamentazione ufficiale delle ICO.

I particolari

Il fine ultimo del provvedimento sarà sia quello di limitare i rischi per chi investe o fa trading in monete virtuali, sia quello di garantire chiarezza normativa per chi lavora come fornitore di servizi finanziari su blockchain.

Il territorio d’oltremare britannico, infatti, è noto per essere non solo uno degli stati il cui livello di reddito pro-capite è tra i più alti al mondo, ma anche uno dei più famosi paradisi fiscali oltre che ambientale, viste le sue straordinarie spiagge caratterizzate dal mare cristallino e dalle spiagge rosate.

Il Virtual Currency Business Act già pubblicato e in attesa di un feedback entro il 2 maggio definisce e regola letteralmente, il business delle valute virtuali e nello specifico l’emissione e la vendita di monete virtuali o qualsiasi altra forma di valuta virtuale, tra cui, appunto, anche le ICO per conto dei clienti, monitorando anche gli scambi di valute virtuali, la creazione e la costituzione di portafogli di valute virtuali e le attività dei fornitori di servizi in valuta virtuale.

Tutto questo avverrebbe attraverso l’applicazione del know-your-customer (KYC) cioè l’identificazione del proprio cliente, strategia adottata per poter prevenire il più possibile le frodi e la manipolazione del mercato.

L’arcipelago potrebbe quindi adottare molto presto una legislazione crypto friendly che si andrebbe ad affiancare a quella altrettanto friendly sul business in generale, attirando a sé imprese fintech focalizzate sulla tecnologia blockchain oltre che società orientate verso ICO.

La volontà di dare certezze

Infatti, il disegno mira a conferire una sorta di licenza ad operare nel campo blockchain a un ventaglio, il più ampio possibile, di start up e operatori affidabili che possano operare all’interno del quadro di legge.

Una particolarità resa necessaria, come spiegato dalle autorità, per garantire un quadro trasparente delle operazioni e garantire, come detto dal ministro della sicurezza nazionale di Bermuda, Wayne Caines “un quadro solido e completo che assicurerebbe stabilità, sicurezza e crescita continua del mondo della finanza blockchain”.

Una conferma ulteriore arriva sempre dai vertici governativi, in particolare da Lydia Dickens, manager della Business Development Unit del governo centrale secondo cui “Le società che lavorano in questo settore sono alla ricerca di certezza giuridica. Vogliono solo essere sicuri di poter condurre questa attività in modo legale, in un settore della finanza che in tutto il resto del mondo ancora attende regole precise”.

Rossana Prezioso
Rossana Prezioso
Appassionatasi alle nuove frontiere dell’editoria online, ha deciso di approfondire ulteriormente le sue conoscenze dedicandosi allo studio dei cambiamenti culturali ed economici derivati dalla nascita della finanza hitech, sviluppando le tematiche riguardanti i nuovi modelli di business ad essa legati e le influenze geopolitiche della new economy criptovalute
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