HomeCriptovaluteAltcoinBrad Garlinghouse: XRP può esistere anche senza Ripple

Brad Garlinghouse: XRP può esistere anche senza Ripple

Brad Garlinghouse, il CEO di Ripple, ha tenuto ieri una sessione di Ask Me Anything con il Senior VP del Marketing della società, Monica Long, durante la quale ha affermato a proposito di XRP:

“Penso che sia molto chiaro che non è una security. Ci sono un sacco di motivi di base che lo giustificano. Uno dei più importanti credo sia che, se Ripple dovesse chiudere l’azienda, XRP continuerebbe ad essere scambiato su oltre un centinaio di exchange in tutto il mondo. Ripple è un membro importante nell’ecosistema XRP, ma ci sono un sacco di partecipanti”.

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La domanda di Monica Long riguardava proprio la natura di XRP come security o meno, e Garlinghouse per spiegare che XRP non può essere considerato come tale ha detto che la società Ripple non controlla completamente XRP, tanto che la crypto potrebbe esistere anche senza di essa.

Inoltre, ha aggiunto che la sua previsione secondo la quale il 2018 sarebbe stato l’anno in cui avrebbero fatto il loro ingresso nel mercato delle criptovalute anche gli investitori istituzionali, va rimandata nel 2019, ammettendo l’errore.

Questo fenomeno, in realtà, secondo Garlinghouse è avvenuto, ma in misura molto ridotta, a causa soprattutto del fatto che questa industria non è ancora abbastanza matura.

In merito alla decisione della SEC sugli ETF su Bitcoin, il CEO di Ripple ha riconosciuto che l’organismo statunitense ha un lavoro piuttosto difficile da fare sulla questione.

L’ente USA di regolamentazione ha dichiarato che le loro maggiori preoccupazioni sono i rischi associati alla manipolazione di un eventuale ETF supportato da Bitcoin e Garlinghouse ha aggiunto che il 2018 non ha aiutato la SEC a prendere una decisione a causa della concentrazione del mining di BTC.

Secondo Garlinghouse, tale potere centralizzato aumenterebbe i rischi di manipolazione.

Il CEO di Ripple ha anche fatto un accenno all’importanza della trasparenza in questo settore, perchè, soprattutto per l’ingresso degli investitori istituzionali, sono necessari standard più elevati e meno soggetti che operino in modo opaco.

Infine, ha ribadito la sua previsione che nel 2019 anche le banche tradizionali inizieranno ad offrire servizi in criptovalute,

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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