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La blockchain diventa un termometro

Al tracking delle spedizioni ormai ci siamo un po’ tutti abituati.

Quando acquistiamo qualcosa online, ad esempio, siamo ansiosi di riceverlo, al punto che si va a controllare online dove si trova il proprio pacco.

Per quanto riguarda le spedizioni di prodotti cosiddetti termosensibili, ovvero che possono essere danneggiati da temperature troppo elevate, ci sono problematiche aggiuntive.

E’ il caso di molti farmaci che devono essere trasportati in celle frigorifere con una temperatura costantemente monitorata.

Come assicurarsi che il cliente possa verificare durante il trasporto che la temperatura non abbia mai superato le soglie di sicurezza?

La risposta è: si può fare con la blockchain.

Una startup svizzera, Modum, sta infatti lavorando a un progetto con le Poste svizzere per tracciare con la tecnologia dei blocchi le temperature della merce durante il trasporto.

In questo modo sia il mittente, il destinatario e il corriere possono verificare se le temperature si sono mantenute al giusto livello.

L’annuncio è stato dato direttamente dalle Poste svizzere via Twitter, e riporta al comunicato ufficiale di Modus.

L’obiettivo è quello di fornire uno strumento preciso ed affidabile per monitorare il rispetto delle normative vigenti soprattutto in tema di trasporto di medicinali.

Infatti chi trasporta medicinali deve tenere un registro di tutte le temperature, e con questa soluzione il registro di fatto si “creerebbe da sé” mano a mano che vengono rilevate e registrate su blockchain.

Visto che tali norme sono europee, qualora la soluzione sperimentata in Svizzera dovesse rivelarsi efficace potrebbe poi essere utilizzata anche nel resto d’Europa.

Ancora una volta la blockchain si dimostra una tecnologia in grado di consentire alle aziende che scelgono di utilizzarla di innovare per cercare di fare un passo avanti e trovare nuove soluzioni un tempo impossibili anche solo da immaginare.

Infatti può garantire non solo l’inviolabilità dei dati raccolti, e la certificazione della conservazione, ma anche una facile ed immediata distribuzione dei dati a diversi soggetti. In questo specifico caso ad esempio sembrerebbe perfetta per provare a sperimentare gli eventuali vantaggi.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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