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La blockchain e il potenziale del Medio Oriente

Secondo un report di Accenture Consulting il potenziale della tecnologia blockchain sarà ancora più visibile nell’area in forte crescita dei Paesi arabi e del Medio Oriente.

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Fra gli attori dell’area, mentre Dubai e gli Emirati Arabi Uniti sono attivi da più tempo, Arabia Saudita e Bahrain solo più recentemente si sono interessati alla tecnologia blockchain. I settori in cui l’applicazione della blockchain potrà portare dei forti miglioramenti sono diversi e vengono sinteticamente analizzati nel report.

Prima di tutto i mercati finanziari, per i quali si attende che l’introduzione della blockchain possa portare ad un potenziale cambiamento di struttura da centralizzato sulla piattaforma di controllo a decentralizzato.

Secondo settore di notevole applicazione sarà quello pubblico, dove l’incorruttibilità diventerà un elemento importante nella gestione documentale.

A questo riguardo importanti sono sia la Emirates Blockchain strategy, per il trasferimento su blockchain delle documentazioni catastali, sia la volontà di Dubai di trasferire su DLT tutte le documentazioni relative ai visti di accesso nel Paese.

Anche il settore dei servizi finanziari verrà profondamente colpito, soprattutto perché si tratta di Paesi in cui una larga fetta dei residente è costituita da professionisti e lavoratori di recente immigrazione che effettua forti rimesse nei Paesi di origine.

Con Paesi in cui la popolazione è al 50% non originaria del luogo, la gestione sicura ed efficiente dei movimenti delle rimesse finanziarie diventa un elemento strategico per il settore finanziario.

In questo campo la First Abu Dhabi Bank, banca nazionale di quel Paese, ha aperto il cammino raggiungendo un accordo con Ripple per utilizzare la sua blockchain nelle rimesse.

La Emirates NBD ha investito 136 milioni di dollari nell’applicazione della blockchain per le efficientizzazione dei processi, dove la DLT viene ad assumere un importante ruolo nella definizione di tutte le attività di back office e nella certificazione dei vari passaggi.

L’atteggiamento delle autorità nazionali locali nei confronti delle criptovalute non è stato però uniforme, con Dubai all’avanguardia anche in questo caso con la sede del primo e principale exchange locale, BitOasis.

Potenzialità Blockchain in Medio Oriente: una sfida anche normativa

Naturalmente questa evoluzione viene a presentare diverse sfide: la prima di carattere cognitivo, con la necessità di diffondere proprio i concetti di conoscenza della tecnologia e delle possibili implicazioni.

Poi una sfida di carattere normativo a cui i singoli attori stanno rispondendo in modo eterogeneo, ma comunque con dei passi avanti continui, come, ad esempio, con l’emissione della nuova normativa riguardante la KYC basata su blockchain negli EAU e l’autorizzazione da parte della SAMA Saudita all’utilizzo di XRP per le transazioni internazionali.

Il problema di creare un ecosistema complessivo in grado di implementare le valute virtuali e la blockchain nei sistemi complessi, ottenendo un intero ecosistema in grado di interagire attraverso la nuova tecnologia.

Il risultato che si vuole ottenere da un’applicazione diffusa della DLT sul mercato locale non è però la sola applicazione di tecnologie esistenti, ma la creazione di soluzioni che siano specifiche ed adatte ai questi mercati del Medio Oriente.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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