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Venezuela: come Bitcoin salva le famiglie

Sempre più venezuelani cambiano i loro bolivar in bitcoin. Infatti, come spiega al New York Times Carlos Hernández, economista e collaboratore del Caracas Chronicles residente a Ciudad Guayana, “Bitcoin ha salvato la mia famiglia”.

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Hernández dichiara di non possedere più bolivar venezuelani: li ha cambiati tutti in bitcoin, ed ora possiede solo BTC.

Infatti, il tasso di inflazione della moneta locale è oramai del 3,5% al giorno, mentre quello annuale è schizzato all’1,7 milione %. Pertanto, non è più in alcun modo conveniente tenere risparmi in bolivar, dato che si svalutano ad una velocità insostenibile.

In Venezuela, inoltre, non è facile possedere valute estere come dollari americani e non è nemmeno semplice poter avere e gestire conti bancari esteri, a causa dei controlli valutari molto stringenti imposti dal governo.

Invece, grazie a LocalBitcoins, è facile convertire bolivar in bitcoin e viceversa, tanto che Hernández conferma che, dato che molti siti e negozi venezuelani non accettano ancora BTC, ogni volta che deve effettuare una spesa per prima cosa converte i BTC in bolivar su LocalBitcoins.

Venezuela Bitcoin salva famiglie

Il processo è semplice e veloce (circa 10 minuti), tanto che non stupisce che il Venezuela su LocalBitcoins sia secondo solo alla Russia per volume settimanale di bitcoin scambiati.

Purtroppo però il governo monitora le transazioni in bolivar, bloccando tutti i conti in cui si verifichino singoli movimenti in valuta locale dal valore superiore a 50 dollari americani, pertanto non è possibile cambiare singolarmente grossi volumi di bitcoin in poco tempo.

In Venezuela anche PayPal è vietato perché i controlli sui cambi consentono alle banche locali di utilizzare solo valuta locale.

Hernández dichiara:

“Tuttavia, si potrebbe dire che le criptovalute hanno salvato la nostra famiglia. Ora copro tutte le spese della mia famiglia. Mio padre è un impiegato del governo – in una stamperia in cui manca la carta – e guadagna circa 6 dollari al mese. Mia madre è una casalinga senza reddito. E le criptovalute hanno aiutato mio fratello Juan, 28 anni, a fuggire dal Venezuela la scorsa estate”.

Infatti, il fratello l’anno scorso ha iniziato a farsi pagare i suoi lavori da traduttore e grafico in criptovalute e, grazie a quanto incassato in questo modo, è stato in grado di pagarsi tutte le spese per fuggire dal Paese, comprese quelle che ha dovuto affrontare all’estero una volta uscito dal Venezuela.

Per questo Hernández conferma che bitcoin sia già a tutti gli effetti “denaro senza confini”, soprattutto proprio per coloro che vivono in un’economia in declino e in uno Stato dittatoriale che sta per implodere.

L’economista racconta anche che qualche giorno fa ha cambiato BTC in bolivar per un valore di circa 5 dollari per comprare il latte ma, nonostante abbia cercato in 20 negozi differenti, nessuno ne aveva più in vendita.

Pur di spendere i bolivar, onde evitarne la perdita di valore, ha scelto di acquistare del formaggio perché era l’unica cosa che ha potuto trovare in vendita in alternativa al latte.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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