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Viaggio nel Darknet, dove l’illecito è permesso

Non si può negare che, senza l’esistenza del Darknet forse la crescita e lo sviluppo di Bitcoin sarebbero stati molto più lenti.

La necessità di essere completamente anonimi negli scambi ha favorito lo sviluppo di quella che, al momento, appariva come una garanzia assoluta di segretezza: Bitcoin.

Successivamente si è scoperto che BTC non è così anonimo come si credeva e infatti, nel frattempo, si sono sviluppate altre criptovalute più riservate, come Monero e Zcash.

E’ innegabile che queste crypto vengano utilizzate per i servizi del Darknet, come si capisce anche leggendo Deepdotweb, sito specializzato nel seguire questo tipo specifico di siti Internet.

Ad ogni modo, vogliamo sottolineare che non è certo per questo che la criminalità esiste: se anche non ci fossero le valute virtuali si inventerebbero altri modi per finaziare queste operazioni, come è sempre stato anche prima del 2008.

Ecco una lista dei maggiori siti “dark” che accettano crypto

Dream Market: Dream Market è uno dei siti del darknet più vecchi, essendo online dal 2013,  e più consolidato.

Accetta bitcoin, bitcoin cash, monero e ha 50 mila articoli e servizi digitali disponibili, oltre a 65 mila medicinali e droghe.

Non solo articoli illegali, ma anche di  collezione, come Sneakers firmate, oppure banconote da 500 euro, password per siti.

Tramite la sezione “servizi” si possono anche comprare fake ID oppure “dislike” per youtube se qualche video vi sta particolarmente antipatico. Con 0,8 BTC offrono perfino l’azzeramento della vostra identità e la creazione di una completamente nuova.

 

Viaggio nel Darknet, dove l’illecito è permesso

Wall Street Market: se la vera Wall Street non è un posto per anime candide, Wall Street Market nel darknet è proprio un deposito di iniquità, o quasi, dietro però un’interfaccia efficiente e accattivante.

I loro numeri parlano di tremila venditori e 400 mila clienti. In questo caso i beni in vendita possono essere divisi in quattro  maxi categorie: droghe, prodotti contraffatti di qualsiasi natura, dai gioielli alle scarpe alle identità, frodi di vario genere oppure guide e tutorial.

L’equivalente di un bassofondo in una grande città ottocentesca, ma pulito e rinnovato per il web di oggi.

Sono accettati Monero e Bitcoin ed è online dal 2016 ed ha un gradimento altissimo fra i clienti. Addirittura è possibile pagare con normali bonifici, ed in questo caso Wall Street funge da intermediario

Viaggio nel Darknet, dove l’illecito è permesso

Point (Tochka): Tochka nasce come mercato peer to peer in lingua russa nel 2015 e quindi si è evoluto con altre modalità di vendita, rimanendo comunque estremamente focalizzato sul limitare i contatti tra venditore ed acquirente.

Si è quindi evoluto con il nome di Point, anche se la precedente denominazione è sempre presente. Su oltre ottomila prodotti in vendita circa cinquemila sono droghe o assimilabili.

Per riservatezza è possibile comprare online senza nessun contatto con il venditore, ma è stato anche online per giorni in diverse occasioni.

Viaggio nel Darknet, dove l’illecito è permesso

Rapture Market: Rapture Market è una piattaforma di vendita in rapida crescita con oltre 700 prodotti, che accetta bitcoin e monero.

La piattaforma pretende un deposito di 0,0341 btc da ogni venditore a garanzia  che la prestazione vada a buon fine. Possibilità di verifica a due fasi, e di pagamenti tramite bonifici intermediati.

Viaggio nel Darknet, dove l’illecito è permesso

In generale questi siti sono ben oltre il borderline.

Alcuni hanno perfino sistemi di garanzia delle prestazioni in cui la piattaforma detiene un codice di rilascio delle criptovalute, in modo da agire come garante della buona fede delle parti.

E’ facile prevedere un futuro in cui avremo meno traffici per strada e più nella rete, il che non li rende meno pericolosi, ma solo meno visibili.

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