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Bitcoin nello spazio grazie a Blockstream Satellite

Adam Back, CEO della startup tecnologica Blockstream, durante l’evento Consensus 2019 che si sta svolgendo in questi giorni, è tornato a parlare del suo progetto di portare la tecnologia Bitcoin nello spazio e dei vantaggi che può offrire ai propri clienti.

Il funzionamento di Blockstream Satellite

La startup ha lanciato il proprio prodotto satellitare mirato alla rete Bitcoin quasi due anni fa con l’obiettivo principale di offrire alle persone che non dispongono di una connessione Internet un metodo alternativo per poter scaricare un full node Bitcoin, ma non solo.

Adam Back, durante l’ultima presentazione, ha portato alla luce un’altra importante motivazione per la quale considera necessario che la propria tecnologia si espanda rapidamente, ovvero l’eventuale caos politico.

Il CEO ha utilizzato le seguenti parole per esprimere al meglio le sue preoccupazioni:

“Una delle prime cose che accade in un colpo di stato, come ad esempio nella primavera araba, è che [chi è al potere] neghi il totale accesso ad Internet.”

Non solo per i luoghi più isolati e poveri

La tecnologia Blockstream è nota per utilizzare la tecnologia satellitare per fornire un accesso sicuro e stabile ad Internet e per garantire quindi una connessione nei luoghi più remoti o poveri della Terra.

Secondo Back però gli utilizzi sarebbero molteplici. Infatti,in primo luogo Blockstream risulterebbe più economica di una normale connessione internet sul lungo periodo.

Secondariamente c’è la questione privacy. Chiunque, secondo Back, può vedere l’indirizzo IP associato al tuo nodo, mentre con una connessione satellitare risulta molto più difficile.

“Ti garantisce molta più privacy. Utilizzando il satellite per ricevere dati da un full node, nessuno sa che stai partecipando alla rete bitcoin”.

Infine, il download stesso di un nodo completo bitcoin via satellite offre un’alternativa nel caso di interruzioni improvvise della connessione del proprio provider Internet.

“Ho sentito storie di una mining farm che è stata costretta a gestire un intero capannone solamente con una connessione Internet fornita da un telefono cellulare per una settimana”.

Michele Porta
Michele Portahttps://www.micheleporta.info/
Ingegnere informatico. Da sempre appassionato di tecnologia, hardware e software. Entra nel mondo delle criptovalute negli ultimi anni imparando a fare trading e studiando gli aspetti tecnologici e implementativi delle principali crypto sul mercato. Spera in un futuro privo di contanti e basato sulla sicurezza garantita dalla blockchain.
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