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Visa finanzia Anchorage per servizi di custodia crypto

Anchorage, una società che si occupa di fornire servizi di custodia per crypto per gli investitori istituzionali, ha appena annunciato di aver raccolto 40 milioni di dollari in un round di finanziamento di serie B grazie a Visa.

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L’azienda, infatti, ha dichiarato che la raccolti fondi è stata guidata da Blockchain Capital, con la partecipazione di grossi enti, quali Visa Inc. e l’investitore Andreessen Horowitz.

In totale, dunque, considerando anche i fondi raccolti nel 2017 e nel 2018, Anchorage ha ricavato ben 57 milioni di dollari di finanziamenti.

Visa finanzia la crypto custody company Anchorage

Diogo Monica, co-fondatore e Presidente di Anchorage, ha dichiarato:

“La nostra missione ad Anchorage è di promuovere la partecipazione degli enti istituzionale nel mercato degli asset digitali e questo finanziamento migliorerà la nostra capacità  in questa attività. Avere il sostegno di organizzazioni pioniere del settore come Visa e Blockchain Capital è una conferma della visione di Anchorage per l’economia emergente delle attività digitali”.

I nuovi finanziamenti verranno utilizzati per realizzare e sviluppare il proprio servizio di custodia. Anchorage infatti, ha intenzione di offrire il supporto da parte di tale servizio a tutti i beni digitali, oltre ad integrare la propria offerta con altre società di servizi finanziari al fine di migliorare la revisione contabile e la conformità.

Terry Angelos, SVP e responsabile globale di fintech presso Visa, ha dichiarato:

“Questo investimento è coerente con la strategia globale di Visa di collaborare ed investire in società finanziarie emergenti. Siamo lieti di aggiungere Anchorage al nostro crescente portafoglio di investimenti”.

Anchorage è stato progettato e realizzato per essere pronto anche alla prossima generazione criptovalute. La soluzione di custodia infatti, è già stata inclusa nella Libra Association, l’entità fondata da Facebook per gestire e sviluppare Libra, annunciata lo scorso mese.

Il vecchio concetto di Cold Wallet non soddisfa i requisiti degli investitori istituzionali, secondo Monica. Gli utenti vogliono essere in grado di votare e prendere decisioni sulla governance nei vari protocolli come Maker e Tezos, ad esempio.

“Vogliono aiutare il protocollo ad avere successo e non possono farlo se le loro chiavi sono semplicemente sepolte nel cortile di casa”.

Tra gli altri investitori vi è anche Blockchain Capital. Bart Stephens, co-fondatore e managing partner, ha riferito:

“Crediamo che Anchorage sia il luogo più sicuro per archiviare beni digitali, avendo modernizzato il concetto di servizio di custodia per criptovalute , sviluppando una soluzione ben superiore ai classici Cold Wallet grazie ad un’avanzata ingegneria della sicurezza. Stiamo guidando questo investimento perché crediamo che Anchorage avrà un impatto rilevante sul mondo finanziario”.

Emanuele Pagliari
Emanuele Pagliarihttps://www.emanuelepagliari.it/
Ingegnere delle telecomunicazioni appassionato di tecnologia. La sua avventura nel mondo del blogging è iniziata su GizChina.it nel 2014 per poi proseguire su LFFL.org e GizBlog.it. Emanuele è nel mondo delle criptovalute come miner dal 2013 ed ad oggi segue gli aspetti tecnici legati alla blockchain, crittografia e dApp, anche per applicazioni nell'ambito dell'Internet of Things
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