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Arriva un trademark per “Samsung Coin”

Mentre Samsung è al lavoro sulla realizzazione della sua blockchain Ethereum based, qualcuno in Corea del Sud sta forse tentando di “fare le scarpe” al colosso asiatico delle telecomunicazioni depositando il trademark “Samsung Coin” presso il Korean Intellectual Property Office (KIPO).

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Il deposito del marcchio, pubblicato in lingua coreana e inglese, risale al 10 luglio 2019 e come richiedente risulta un certo Kim Nam Jin. Il deposito risulta come programma per computer in moneta elettronica scaricabile ed è stato presentato per le categorie: money card elettronica, (G390803); dispositivo di crittografia elettronico (G390803); con funzione di moneta elettronica (G520101).  Al momento, lo status legale del deposito è di “Accepted” da parte dell’ente sudcoreano KIPO.

Coindesk, che per primo ha riportato la notizia, ha potuto parlare con un rappresentante Samsung che ha ufficialmente smentito si sia trattato di una loro iniziativa. Quindi il signor Kim Nam Jin non è un rappresentante della multinazionale Samsung, ma starebbe operando seguendo una iniziativa personale per motivi al momento non noti.

Per giunta, il deposito del trademark Samsung Coin non fa alcun riferimento a una criptovaluta o alla tecnologia blockchain e questo aspetto incuriosisce molto e crea motivo per porsi molte domande.

A che scopo registrare il marchio Samsung Coin? 

Probabilmente si tratta solo una operazione per attrarre l’attenzione mediatica su di sé.

Una parziale risposta la si può evincere effettuando una ricerca nel database del registro e brevetti sudcoreano KIPO, dove scopriamo che Kim Nam Jin, lo stesso giorno, ha effettuato anche un’altra richiesta di deposito di marchio, questa volta col nome di “ThinQ Wallet”, un nome che somiglia non poi così vagamente al modello si smartphone LG G7 ThinQ, anch’essa società sudcoreana.

Qui il mistero si infittisce, perché alcuni giorni prima la LG Electronics aveva depositato una richiesta proprio per il marchio “ThinQ Wallet”, ma in Sud Corea e negli Stati Uniti d’America.

Fabio Carbone
Fabio Carbone
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso. Scrive dello stesso argomento su vari siti web di settore. Scrive di Industria 4.0 ed economia digitale in generale.
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