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Binance, London meetup: i DEX saranno il futuro

Si è tenuto ieri a Londra il meetup di Binance, il primo nella capitale inglese per parlare delle novità dell’exchange e poter porre domande al CEO Changpeng Zhao. 

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A prendere per prima la parola è Mariana Gospodinova, Chief Operating Officer Europe di Binance, che spiega anche la ragione di un meetup londinese:

“Londra ha più crypto pro capite della Svizzera”. 

Dopo un’introduzione veloce su cosa sia Binance Jersey, exchange fiat-crypto per EUR e GBP regolato in Jersey che ha 0% di fee per i depositi e prelievi, è finalmente il turno del CEO CZ.

Nonostante i non pochi problemi tecnici con audio e microfoni, CZ risponde alle domande dei vari giornalisti che avevano inviato le proprie domande tramite un form dedicato, mostrandosi molto umile e disponibile a rispondere anche alle domande del pubblico in sala. 

Qui un riassunto delle domande e delle risposte più interessanti del London meetup di Binance.

Qual è il piano riguardo al DEX di Binance? I DEX domineranno gli exchange centralizzati?

“Spero vivamente che un giorno il DEX di Binance domini tutti gli exchange centralizzati, compreso Binance.com. Per quanto mi riguarda, penso che questo sia il futuro, in quanto un DEX è molto più agevole una volta che si impara ad usarlo. Oggi un gran numero di persone non ha ancora un hardware wallet, se si utilizza il nostro Binance DEX lo si fa con un hardware wallet collegato ad un computer e si può fare trading su Binance DEX, e si ha la certezza al 100% che le proprie chiavi private non sono accessibili dal exchange”.
“Per cui penso che questo sia il futuro, non c’è un sistema di account, il che riduce i costi di una piattaforma di scambio perché semplifica il processo. È un po’ più rischioso se uno non sa come proteggersi, se ad esempio finisce su un sito di phishing e deposita dei soldi allora questi spariscono per sempre, tuttavia penso che la gente imparerà a proteggersi in questi casi, ritengo che questo sarà il futuro”.
Attualmente l’ONU riconosce 180 valute mondiali, pensate che in futuro ci saranno 180 criptovalute o solo alcune?
“Ho un punto di vista molto diverso su questo, penso che ci saranno probabilmente milioni di criptovalute, per come la vedo io, ci saranno probabilmente migliaia di blockchain, diversi tipi di catene, ognuna delle quali probabilmente specializzata per le loro applicazioni. Non sono un massimalista che pensa che una blockchain basterà per tutto, e non sono nemmeno avverso a questo tipo di persone, ma la mia opinione è che ci saranno molte blockchain diverse per cose diverse”.
“Questo genererà milioni di criptovalute perché ci sono molti progetti che hanno bisogno di un token ma non hanno davvero bisogno di una blockchain, il token di Binance fino a poco tempo fa era solo un token, e abbiamo avuto successo solo utilizzando il modello token. Penso che in futuro tutto potrà essere tokenizzato, qualsiasi paese emetterà un token, qualsiasi provincia, stato, organizzazione emetterà un token, qualsiasi progetto, persona e cosa potrà emettere un token. Penso che ci saranno milioni e milioni di token e gli exchange avranno molto da fare”.
Per quanto riguarda le stablecoin, saranno utilizzate sempre più spesso al posto delle valute fiat? Perché?
“Sono convinto che a un certo punto ci saranno più utilizzatori di stablecoin che di banconote fiat. Oggi non ho più soldi fiat con me, quando ho attraversato il confine mi hanno chiesto: “Ehi, hai contanti?”, “No, niente”, e mi chiede: “Meno di 10.000?”, “Niente, non ho contanti”. Per cui le stablecoin hanno dei vantaggi anche se sono ancora ancorate alle valute fiat, una volta emesse sulla blockchain, il trasferimento ad esempio dal Regno Unito alla Cina, al Giappone, agli Stati Uniti risulta molto più semplice”.
“Credo che Binance.com sia stato uno dei primi a supportare USDT, il che ha fatto crescere la sua liquidità. Si tratta di un caso di gallina e uova, le stablecoin risolvono i problemi che riscontriamo con le tradizionali fiat, se si tenta di depositare o prelevare attraverso una banca, è molto più difficile, quindi, anche se stiamo lavorando attraverso la SEPA e altre banche europee, a volte è più facile usare le stablecoin. Binance.com è diventato popolare, arrivando al numero 1 in termini di exchange più conosciuti grazie al supporto di un paio di stablecoin”.
“Quindi penso che alla fine sempre più persone si abitueranno a questo. A dire il vero, le stablecoin oggi non sono ancora così performanti, hanno ancora delle carenze, ma col tempo vedremo sempre più stablecoin, e con l’aumentare delle scelte, la qualità migliorerà”.
Cosa diresti al presidente Trump se lo incontrassi di persona?
Sono piuttosto sicuro che una volta ritiratosi, entrerà a far parte del mondo crypto. In questo momento è in una posizione in cui non può promuovere le criptovalute rispetto al dollaro USA, presumo sia questo il caso. Penso che il presidente Trump sia un uomo d’affari molto intelligente, sono sicuro che farà uso di criptovalute.
Le IEO sono solo un modo per Binance di fare soldi o pensi che il modello abbia una sostenibilità a lungo termine, ci sarà ancora tra 5-10 anni?
“Allora, con le IEO non riceviamo molto, non è che prendiamo dei token e cerchiamo di venderli noi stessi, perciò non ci facciamo coinvolgere in questo. Abbiamo Binance Labs che a volte investe anche in questi progetti, ma quando investiamo il nostro periodo di lockup è molto più lungo di quello degli investitori retail”.
“Quindi in alcuni casi paghiamo lo stesso prezzo degli investitori al dettaglio, in altri casi otteniamo un leggero sconto, circa il 10-20% di sconto, ma abbiamo un periodo di lockup di 6 mesi, 1 anno o 18 mesi, quindi pensiamo che sia abbastanza equo. In alcuni casi, è possibile chiedere perché stiamo investendo e facilitando il lancio, tuttavia non stiamo vendendo i token in cui abbiamo investito subito. L’altro modo di vedere la cosa è che stiamo effettivamente investendo i soldi nei progetti in cui crediamo, per cui stiamo effettuando investimenti e non possiamo riscuotere molto rapidamente”.
“Per questo motivo ritengo che le IEO abbiano una serie di vantaggi rispetto alle ICO, le ICO riguardano qualcuno che dichiara di voler fare qualcosa, convincono gli investitori al dettaglio a investire direttamente in loro. Mentre con le IEO, sono le borse a prendersi il rischio, questo è il motivo per cui possiamo fare solo un progetto al mese, ci vuole molto tempo per fare la due diligence, per ricevere tutte le risposte alle domande, in pratica ci vogliono dai 3 ai 4 mesi”.
Alcuni dei progetti delle nostre IEO sono qui, richiedono 6 mesi o più, noi facciamo domande molto dettagliate, e come exchange possiamo fare domande molto più dettagliate di un investitore retail. Gli investitori retail potrebbero fare una domanda nel gruppo Telegram e potrebbero ricevere o meno una risposta, probabilmente non otterrebbero una risposta molto dettagliata, mentre noi fissiamo un incontro con il team del progetto, dicendo: “Guarda abbiamo bisogno di questo tipo di informazioni che risalgono a un anno fa, ecc.”, quindi possiamo fare questo tipo di due diligence, e abbiamo la leva per farlo, perché Binance come marchio dà al progetto credibilità, liquidità, base utenti ecc. Abbiamo questo vantaggio. E inoltre, dal nostro punto di vista, Binance non è a corto di denaro contante, quindi non stiamo cercando di raccogliere fondi e fare un paio di milioni di dollari, facciamo molto di più sulle trading fee”.
“Il nostro obiettivo è il lungo termine di Binance, per cui non vogliamo che questi progetti siano truffe, le IEO raccolgono somme molto piccole rispetto al denaro che abbiamo, raccolgono dai circa 3 agli 8 milioni di dollari, non più di 10 milioni di dollari, onestamente non siamo interessati a fare quel tipo di soldi su scala così piccola”.
“Se si guardano le nostre entrate trimestrali, il nostro fatturato trimestrale è di 100 milioni di dollari, non siamo interessati a rovinare la nostra reputazione per un paio di milioni di dollari, per cui non ha senso per noi supportare progetti solo per guadagnare soldi extra, ecco perché il team di Binance è molto selettivo sui progetti e anche dopo il lancio rimaniamo in contatto con i progetti, li promuoviamo, li invitiamo ad eventi del genere a parlare, e vogliamo che abbiano successo, ma la parte più importante da fare è quella di sviluppare il prodotto. Le IEO sono molto diverse dalle ICO”.
Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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