HomeBlockchainRegolamentazioneL'India bannerà le criptovalute? 40,000 bitcoin (BTC) a rischio

L’India bannerà le criptovalute? 40,000 bitcoin (BTC) a rischio

Il CEO di Zebpay, uno tra i più grandi exchange in India, stima che 40,000 bitcoin (BTC) saranno a rischio se l’India deciderà di bannare le criptovalute in maniera definita.

La buona notizia è che Ajeet Khurana non pensa che ciò avrà un effetto sul valore di BTC a lungo termine. Da diverse cause giuridiche nate in India è emerso che il governo introdurrà un disegno di legge sul ban di bitcoin (BTC) nella sessione parlamentare che si terrà a dicembre/gennaio.

Tra queste leggi anti-crypto ce ne sono alcune che implicano diverse pene per chi detiene o commercia bitcoin (BTC). Anche il mining diventerà un’attività illegale. Il massimo di anni di reclusione arriva a 10.

 

“L’ipotesi più plausibile è che venga fuori una regolamentazione davvero rigida. Il governo cercherà di liberarsi delle criptovalute.”

Zebpay ha ancora 2 milioni di clienti in India che sfruttano il servizio di custodia dell’exchange. Tuttavia, le opzioni sono molto limitate per gli investitori locali che vogliono trasformare le crypto in fiat e viceversa. Chi vive in India è autorizzato a versare fino a 250.000 $ dollari all’estero ogni anno.

Zebpay rappresentava circa i due terzi di tutto il volume generato dagli exchange in India e, in base alle proprie conoscenze, Khurana stima che la quantità totale di bitcoin (BTC) legittimi ammonti a 40,000 (circa mezzo miliardo di dollari). Se si considera il dark web, questa cifra crescerebbe di altri centinaia di milioni.

Lo stesso Khurana pensa che il sell causato da questi BTC causerebbe certamente una pressione enorme al ribasso, ma si tratterebbe di un avvenimento in grado di influenzare solamente il breve termine.

Penso che il mercato abbia la capacità di assorbire diversi milioni di dollari.”

Zebpay è stato costretto trasferirsi a Malta e in Australia, dopo che l’India è diventata diffidente nei confronti delle criptovalute e ha imposto alla Reserve Bank of India di vietare alle banche di lavorare con gli exchange.

Prima di questi avvenimenti, la piattaforma registrava un volume giornaliero di svariati milioni di dollari.

“Quando inizi da zero, è molto facile crescere rapidamente. Abbiamo deciso che per i prossimi 4-6 mesi circa, dobbiamo raddoppiare i nostri volumi ogni mese.”

Stefano Cavalli
Stefano Cavallihttp://www.stefanocavalli.it
Nato a Parma, classe '92. Laureato in Ingegneria Informatica Elettronica e delle Telecomunicazioni all'Università degli Studi di Parma. Appassionato da anni in tecnologia Blockchain, economia decentralizzata e criptovalute. Esperto in Web-Development & Software-Development.
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