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Scende il prezzo di Ripple: -20%

Con i movimenti della giornata di Ferragosto, il prezzo di Ethereum, Ripple e Litecoin scende con movimenti ribassisti di oltre il 20%, spingendosi sotto i supporti di metà luglio.

Grafico Ripple by Tradingview

Tra tutte, soprattutto il prezzo di Ripple scende con una vera e propria debacle: con il movimento di ieri XRP torna addirittura sotto i 24 centesimi di dollaro, livelli che non si registravano da novembre 2017. 

È una situazione pericolosa e decisamente delicata per il prezzo di Ripple che sfonda il canale laterale che dallo scorso dicembre 2018 aveva respinto ogni attacco ribassista della soglia dei 28 centesimi di dollaro. La rottura avvenuta con decisi volumi in vendita tra mercoledì e giovedì ha frantumato il supporto spingendo i prezzi su minimi degli ultimi 20 mesi.

Tra sole e vacanze ieri abbiamo assistito a un pericoloso tuffo del settore delle criptovalute che solamente in serata, e con uno scatto di reni nel pomeriggio, ha permesso di non chiudere per la quarta giornata consecutiva con un saldo negativo. 

Si tratta di un evento che nel 2019 si è verificato solamente due volte: precisamente alla metà di luglio e nei primi giorni di gennaio che hanno visto 4 giornate consecutive in negativo, anche se per intensità la somma dei ribassi non si spingeva oltre il 12%. 

Con l’affondo di ieri mattina la somma del ribasso iniziato lunedì 12 agosto segna una perdita superiore al 20% per bitcoin che recuperata una manciata di punti grazie al rimbalzo (pullback) iniziato nelle ultime 12 ore. Bitcoin è quello che dimostra assorbire meglio lo schiaffo dell’orso, a differenza di Ethereum, Ripple e Litecoin che segnano affondi più profondi.

Oltretutto, l’affondo di ieri fa perdere in una sola giornata oltre 30 miliardi di capitalizzazione del settore e solamente il rimbalzo e lo scatto di reni della seconda parte della giornata di ieri ha riportato i valori al test delle resistenze di breve periodo. 

Il forte movimento ribassista è stato accompagnato da volumi che salgono nuovamente sopra gli 85 miliardi di dollari scambiati nel corso della giornata. 

Fonte: COIN360.com

La giornata vede quindi tornare nuovamente segni positivi, ma è un segnale che non deve trarre in inganno: al momento si tratta di segni verdi dovuti al rimbalzo in corso, che dovrà essere confermato nei prossimi giorni. 

Essendo una settimana caratterizzata da volumi vacanzieri sarà particolare capire se l’affondo ha trovato un bottom, un punto minimo, oppure quello che sta avvenendo nella giornata di oggi con prevalenza di segni verdi sarà un piccolo segnale di rimbalzo dovuto alla copertura delle posizioni al ribasso.

La capitalizzazione totale oggi torna leggermente sopra i 260 miliardi di dollari. La dominance di bitcoin rimane oltre il 68,5%. Questo conferma come, nonostante la fase decisamente ribassista degli ultimi giorni dovuta a un contesto generale, bitcoin si conferma come crypto di rifugio. 

Bitcoin oggi, tra le prime 10 crypto per market cap, è l’unica a tenere un saldo positivo dal primo agosto, insieme a Binance Coin (BNB). 

Grafico bitcoin by Tradingview

Prezzo Bitcoin (BTC)

Dopo l’affondo dei 9.500 dollari, bitcoin ieri è riuscito a rimbalzare in area 10.200 dollari, un livello che in precedenza era livello di supporto dinamico e che sino a ieri ha mantenuto il trend rialzista dall’inizio di aprile.

In questo contesto la fase di breve periodo rimane decisamente ribassista. Se osserviamo quanto accaduto dallo scorso giugno, il supporto dei 9.500 si è dimostrato nell’ultimo mese un’area ostica.

Un eventuale affondo nel weekend provocherebbe un ritorno della speculazione al ribasso e un possibile test del prossimo supporto individuato in area 8.800 dollari. In fase rialzista le resistenze di medio periodo sono distanti del 15%, individuabili in area 12.000 dollari.

Grafico Ethereum by Tradingview

Prezzo Ethereum (ETH)

Il movimento al ribasso porta Ethereum a testare la trendline dinamica presente dallo scorso metà dicembre e che evidenzia il trend rialzista ancora valido.

Una eventuale rottura nei prossimi giorni dei 175 dollari provocherebbe un movimento al ribasso che vedrebbe il prossimo supporto in area 155 dollari. Sotto questo livello inizierebbe ad essere compromesso il trend rialzista di medio-lungo periodo. 

Per Ethereum nei prossimi giorni è necessario recuperare l’area psicologica dei 200 dollari e, dopo aver gettato valide basi di supporto, sarà importante recuperare i 225-230 dollari. Ma prima di valutare le resistenze è necessario per ETH trovare il supporto della trendline dinamica sopra i 185 dollari. Senza questa conferma per Ethereum si potrebbe andare a compromettere la fase rialzista presente da otto mesi. 

 

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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