HomeCriptovaluteBitcoinCraig Wright e la farsa su Satoshi Nakamoto: il rinvio dalla corte

Craig Wright e la farsa su Satoshi Nakamoto: il rinvio dalla corte

Craig Wright ha ottenuto dalla corte un rinvio di 30 giorni evitando, per ora, la finalizzazione della sentenza. L’istrionico imprenditore auto-proclamatosi Satoshi Nakamoto ha infatti affrontato un processo che gli costerà svariati miliardi di dollari in bitcoin.

La disputa coinvolge Wright e il fratello del suo defunto socio Dave Kleiman che morì nel 2013. Satoshi Nakamoto è letteralmente sparito nel 2011, ma nel frattempo aveva minato 1,1 milioni di BTC che aveva messo nel cosiddetto “Tulip Trust“.

Questo era gestito da Satoshi Nakamoto, Dave Kleiman e Craig Wright. Dave Kleiman morì nel 2013, quindi una volta sparito Satoshi e morto Kleiman, Wright si è impossessato di tutti i BTC minati da Satoshi.

Il fratello di Dave Kleiman, Ira, ha fatto causa nel 2018 a Craig Wright, chiedendo il 50% di quei bitcoin, la parte appartenente al fratello. Wright ha provato a difendersi sostenendo di essere in realtà Satoshi Nakamoto, cioè il vero proprietario dei BTC del Tulip Trust. Wright, però, avrebbe dichiarato il falso e falsificato tutti i documenti ostacolando il lavoro della corte che non gli ha mai creduto.

La corte ha deciso che Wright dovrà versare al fratello di Kleiman la metà dei bitcoin del Tulip Trust, pari a più di 5 miliardi di dollari.

Craig Wright ottiene un rinvio

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Prima che la decisione venga finalizzata, Wright ha presentato una richiesta al tribunale distrettuale della Florida meridionale chiedendo più tempo per negoziare un accordo con Kleiman.

Ecco quanto emerge dal documento:

“Le parti sono attualmente impegnate in discussioni per trovare un accordo. A tal fine, il Dr. Wright e il querelante richiedono una proroga di 30 giorni di tutte le scadenze per facilitare il prosieguo di queste discussioni.”

La negoziazione è quindi in corso e le due parti stanno attualmente elaborando termini e dettagli.Un accordo è nell’interesse di entrambe le parti ecco perchè il tribunale ha concesso l’estensione di 30 giorni.

Nuova battaglia legale in vista per faketoshi?

Wright ha lanciato BSV affermando che la criptovaluta rispecchi la visione di Satoshi (Satoshi Vision), nonostante lui non sia affatto Satoshi. Questo secondo il podcaster inglese Peter McCormack ha influenzato le decisioni di molte persone.

Il conduttore di “What Bitcoin did?“, ha rivelato infatti di essere al lavoro per lanciare una class action non solo contro Wright, ma anche contro Calvin Ayre e Jimmy Nguyen per aver affermato che Wright è Satoshi Nakamoto ingannando gli investitori.

Matteo Gatti
Matteo Gatti
Ingegnere informatico appassionato di tecnologia e di tutto ciò che vi ruota attorno. Segue con interesse il mondo delle criptovalute e lo sviluppo della tecnologia Blockchain. Scrive anche di Linux su LFFL.
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