HomeCriptovaluteMiningBitfury Tardis: in vendita l'ASIC Bitcoin da 80 TH/s

Bitfury Tardis: in vendita l’ASIC Bitcoin da 80 TH/s

Un anno fa l’azienda Bitfury aveva ufficializzato un nuovo chip destinato al mining di Bitcoin e di tutte le monete con PoW SHA256, il Bitfury Clarke. Oltre a vendere tale chip ad assemblatori di terze parti, Bitfury lo scorso novembre aveva annunciato anche il proprio ASIC Bitcoin da 80 TH/s: il Bitfury Tardis B8.

Il Bitfury Tardis B8 è un ASIC per il mining di BTC in grado di raggiungere un hashrate di 80 TH/s, per un consumo pari a 6.3 KWatt orari di energia. La particolarità di tale device è che ha il tipico form factor server rack 6U, dunque assai comodo per convertire facilmente e rapidamente server farm in vere e proprie mining farm.

Sino ad oggi tuttavia, tale ASIC era acquistabile solamente da altre aziende intenzionate a comprare un elevato numero di unità (almeno mille). Dalla giornata odierna invece, gli utenti privati potranno acquistare il Bitfury Tardis direttamente dal sito web dell’azienda, invece che doversi dunque affidare ad eventuali rivenditori di terze parti.

Bitfury Tardis: ASIC Bitcoin da 80 TH/s per 6.3 kW

Come anticipato in apertura, il Bitfury Tardis non è un ASIC particolarmente efficiente. Complici infatti i quasi 6.3 kW di potenza assorbiti, l’efficienza energetica per Watt si attesta attorno i 79 Watt per TH, quasi la meta dei moderni ASIC a 7 nanometri. Quest’ultimi infatti, raggiungono efficienze compre fra i 40 ed i 45 Watt per TH.

L’azienda ha reso disponibili due varianti, caratterizzate da due hashrate diversi, complice la presenza di un differente numero di chip installati sulle schede madri adottate. Il modello da 72 TH/s viene venduto sul sito ufficiale di Bitfury ad un prezzo di circa 3mila dollari, mentre il top di gamma da 80 TH/s è disponibile a 3700 dollari.

Sono cifre piuttosto alte data la bassa efficienza del prodotto, i cui chip sono ancora realizzati con un processo produttivo a 16 nanometri. Va inoltre segnalato che l’ordine minimo si attesta a 50 unità.

Non è dunque chiaro il target di tali prodotti, dal momento che sono poco competitivi rispetto alle alternative offerte dalla concorrenza, che vanta prezzi simili a parità di hashrate ma sopratutto un’efficienza energetica praticamente doppia, abbattendo dunque i costi di attività.

Emanuele Pagliari
Emanuele Pagliarihttps://www.emanuelepagliari.it/
Ingegnere delle telecomunicazioni appassionato di tecnologia. La sua avventura nel mondo del blogging è iniziata su GizChina.it nel 2014 per poi proseguire su LFFL.org e GizBlog.it. Emanuele è nel mondo delle criptovalute come miner dal 2013 ed ad oggi segue gli aspetti tecnici legati alla blockchain, crittografia e dApp, anche per applicazioni nell'ambito dell'Internet of Things
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