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Breve guida al protocollo Compound

Negli ultimi mesi si sente sempre più spesso parlare di finanza decentralizzata (DeFi) e uno dei progetti forse più conosciuto di questo settore è il protocollo Compound.

Il bello del mondo DeFi, ovvero di quei progetti che usano la blockchain al fine di fornire servizi non centralizzati, è che è possibile sfruttarla per diversi aspetti, anche se bisogna dire che attualmente l’uso più comune è quello dei prestiti.

Il protocollo Compound fornisce proprio questo servizio, dando agli utenti la possibilità di prestare o prendere in prestito Ethereum (ETH) e DAI, in cambio ovviamente di una fee.

Come funziona Compound?

Ci sono due strade per ottenere la crypto DAI: o acquistandola su un exchange, oppure tramite la collateralizzazione dei nostri ETH per DAI (CDP – Collateralized Debt Position). In caso si opti per la seconda via, serviranno degli ETH da dare in prestito.

Queste due opzioni sono disponibili su applicazioni come per esempio quella di Eidoo, disponibile sia su desktop che su mobile.

Per iniziare a mettere in stake i propri token, basterà aprire la funzione chiamata “Swap” all’interno del wallet Eidoo;

Nel caso non sia in possesso di crypto DAI è possibile comprare DAI contro ETH oppure comprando dei DAI con valuta fiat. Nel primo caso non sarà necessario effettuare la procedura di Know Your Customer (KYC).

Una volta ottenuti i DAI, basterà “swappali” con cDAI e questo automaticamente farà contribuire i DAI alla liquidity pool.

Infatti, con il protocollo Compound, invece di prestare gli asset direttamente ad altri utenti, si contribuisce al mercato con la propria quantità di token messi in stake, che altri utenti possono quindi prendere in prestito.

Quali sono le fee del protocollo?

I tassi di interesse di Compound si basano su algoritmi di domanda/offerta: ovviamente, quando c’è molta liquidità, i tassi sono bassi.

Ogni crypto ha la sua versione di “cToken”, come per esempio cDAI nel caso del token DAI, che rappresentano gli asset prestati e sui quali si stanno guadagnando degli interessi.

 

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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