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Perché bitcoin sta scendendo?

La domanda che tutti si stanno facendo in questo momento è: perché il prezzo di bitcoin sta scendendo? 

Alcune ipotesi suggeriscono che una delle cause principali potrebbe essere il rinnovato atteggiamento ostile da parte della Cina nei confronti delle criptovalute. 

Oggi, ad esempio, sul sito ufficiale della Banca Centrale Cinese (PBoC) è stato pubblicato un nuovo aggiornamento normativo secondo il quale la regolamentazione ed il controllo sulle criptovalute potrebbero essere inaspriti in futuro, oltre alla conferma che il ban sul trading è ancora in vigore. 

L’aggiornamento sostiene anche che eventuali attività ritenute illecite nel paese in questo settore saranno immediatamente bloccate. Quello che la Cina vorrebbe è che tecnologia blockchain e criptovalute non venissero mescolate, ma questo auspicio molto probabilmente è destinato a non essere rispettato. 

Perché bitcoin sta scendendo

Secondo l’analista finanziario Federico Izzi, esperto di trading crypto, la situazione cinese sta avendo un impatto, ma non è l’unico motivo. 

“Con lo sdoganamento ufficiale della parola Blockchain da parte del Governo cinese, a fine ottobre in 48 ore Bitcoin ha registrato un movimento rialzista superiore al 40%, tra i migliori per intensità giornaliera della sua storia. Poche ore dopo è iniziata una lenta e lunga agonia caratterizzata da una mancanza di volumi che sino a ieri hanno accompagnato i prezzi verso nuovi minimi, annullando gran parte del rialzo sommato nelle famose 48 ore”. 

Izzi sottolinea che, così come spesso avviene in condizioni già precarie, è bastato un batter d’ali per far abbattere i già fragili supporti. 

“Per me l’attuale ribasso è da attribuire ad una mancanza di acquisti ben evidente già dalle scorse settimane. La rottura dei supporti tra 8.000 e 7.500 dollari ha fatto scattare ricoperture delle posizioni rialziste di chi aveva scommesso sulle parole di fiducia di Xi Jinping a fine ottobre, oggi diventate ancora più ambigue. I prezzi sono a contatto con un importante supporto a 7.000 $ che, se dovesse venire violato nei prossimi giorni, aprirebbe spazi ribassisti ancora più importanti. La storia degli ultimi anni ci insegna che le decisioni della Cina hanno avuto un riflesso sui prezzi, sia al rialzo che al ribasso, della durata di uno yogurt”. 

Secondo un trader di PDC Academy – Trading, già nei giorni precedenti era possibile evincere una mancata voglia da parte dei compratori di confermare la zona di sostegno dei 7.400 $. 

“Abbiamo affrontato questa dinamica anche all’interno della nostra personale community consigliando comunque le persone di rimanere FLAT o ribassiste fin dalla rottura dei 9.000 $ o poco più, con prima zona di attenzione tra i 7.300 $ e i 7.100 $”. 

Il trader evidenzia che attualmente si attende una conferma settimanale del movimento, ma tutto sembra preannunciare un’importante inversione di tendenza di medio termine, portando quindi il prezzo a testare la zona dei 6.000 $. 

“Se il prezzo a livello settimanale chiuderà al di sotto prima di tutto del minimo settimanale dei 7.444 $ (valore di Binance), e poi sotto l’area di predominio della domanda buyer (6.900 $ circa), potremo pronunciarci sul ribasso del titolo per questo periodo invernale (un po’ come è accaduto l’anno precedente). Questo fa ben intendere sulla stagionalità dell’asset”.

Secondo l’esperto le notizie provenienti dalla Cina potrebbero non aver avuto una particolare rilevanza, visto che in realtà sono state affiancate anche da alcune altre notizie importanti di segno opposto, ovvero potenzialmente positive per il settore, quindi suggerisce di prendere con le pinze le notizie del mercato crypto.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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