Mancano poche ore al lancio della Shelley Incentivized Testnet che permetterà finalmente di sfruttare e testare la potenza della blockchain di Cardano per diventare un delegator o un operatore di stake pool.
Solo il mese scorso si erano succedute le varie fasi di snapshot che avevano permesso agli utenti di mettere in staking le proprie crypto ADA per ottenere degli interessi: infatti, chi aveva messo in stake i propri ADA in fase di test, avrebbe mantenuto il premio anche sulla mainnet.
Domani inizierà la fase di test incentivato di Shelley e di conseguenza sarà possibile decidere se diventare un delegator oppure uno stake pool operator della blockchain di Cardano.
Il delegator, e quindi chi attua il processo di delega, è chi detiene crypto ADA e decide di volerli mettere in stake in una stake pool, in quanto non ha la voglia o le capacità di gestire un proprio nodo.
Partecipando in questo modo alla rete, il delegator riesce ad ottenere un premio, sempre in ADA, proporzionale all’ammontare di crypto che si decidono di delegare alla stake pool.
Per quanto concerne la stake pool, questa non è altro che un gruppo di persone rappresentante un nodo all’interno della rete Cardano che ha un indirizzo pubblico a cui gli utenti si possono collegare e mettere in “stake” (prestare) i propri token così da rafforzare ed incrementare la possibilità per il nodo di diventare slot leader. La ricompensa, in questo modo, va sia al nodo stesso sia a coloro che hanno dato i propri token per quel nodo.
Una delle stake pool, ovviamente open source, si chiama Stakelovelace, che ha un team tutto italiano, ma con nodi collocati in tutta Europa.
Entro la fine dell’anno la blockchain di Cardano potrà sicuramente far parlare di sé e persino battere sul tempo Ethereum (ETH) per quanto concerne il passaggio alla PoS (Proof of Stake), visto che per Ethereum 2.0 è previsto per il 3 gennaio prossimo.