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Ethereum: ulteriore calo del prezzo per ETH

Tra le prime 10 crypto per market cap risalta oggi il calo del prezzo di Ethereum, che scende dell’8%, così come Tezos (XTZ) che, tuttavia, rimane sui massimi di periodo.

Fonte: COIN360.com

In queste ultime ore ETH sprofonda con i prezzi che si portano a 120 dollari, che sono i livelli più bassi dallo scorso metà febbraio. È un’indicazione preoccupante per Ethereum che oltre a rimanere in un contesto ribassista, vede i prezzi spingersi oltre i supporti critici importanti di lungo periodo. È necessario per Ethereum riprendere al più presto i 125 dollari, per poi raggiungere i 135-140 dollari. 

Per Ethereum si tratta di un affondo che la vede perdere il 65% di valore dai massimi dei 360 dollari, raggiunti con i top del 2019. 

Grafico XRP by Tradingview

È ancora peggiore la situazione che si trova ad affrontare Ripple che, con il ribasso degli ultimi due giorni, si spinge sotto i 19 centesimi di dollaro, livelli che XRP non segnava da ottobre-novembre 2017. È una situazione tecnica molto critica che evidenzia le difficoltà che Ripple accennava per tutto il corso dell’anno, tranne che per un breve periodo che ha visto tra maggio e giugno un ritorno della forza che però è durato meno di due mesi. 

Nel breve periodo Ripple è in una situazione iper critica, dove sarà necessario recuperare al più presto i 21 centesimi di dollaro. Dai massimi relativi di inizio novembre, con l’attuale ribasso, Ripple ha perso il 45% del proprio valore. La situazione si aggrava ulteriormente se prendiamo a riferimento i massimi di fine giugno, in questo caso la perdita diventa del 65%.

Le migliori di giornata sono Silverway (SLV) in 71° posizione, che è l’unico rialzo a doppia cifra tra le prime 100, con un +20%. SLV è un token creato da un team formato da ex banchieri, addetti alla finanza e al private equity, utilizzato per servizi OTC sul settore delle criptovalute. Gli scambi di 4 miliardi nelle ultime 24 ore sono in particolare su un unico exchange su base asiatica, mentre sugli altri exchange vengono scambiati circa 250.000 dollari su base giornaliera, in linea con gli scambi medi giornalieri. È probabile che sia soggetto a speculazione proprio su Bitmart, dove si sta scambiando il 95% del volume totale. 

Nessuna delle prime 45 big è in territorio positivo. Le peggiori di giornata sono token del settore DefI: Kyber Network (KNC) e Syntethix (SNX), che perdono il 15%, mentre DigixDAO (DGD) perde circa il 10%.

Il market cap continua a perdere milioni di dollari e oggi si porta sotto i 180 miliardi di dollari, livelli che non erano così bassi dallo scorso maggio. Ciò chiarisce la situazione, un momento difficile che arriva, come nello scorso anno, nel mese di dicembre, che si caratterizza sempre con forti movimenti direzionali al ribasso o al rialzo. 

Recupera quote di mercato il Bitcoin che sale al 67,5% di dominance, mentre per Ethereum e Ripple la perdita di quote di mercato continua: Ethereum è sotto l’8% e Ripple sotto il 4,8%, livelli che entrambe non registravano dallo scorso fine settembre. Bitcoin al contrario è tornato ai livelli di fine ottobre, quando mise a segno uno dei rialzi più intensi degli ultimi anni, +40%.

Grafico Bitcoin by Tradingview

Prezzo Bitcoin (BTC)

Bitcoin, dopo aver rotto la trendline dinamica rialzista dei 7.000 dollari, in queste ore si trova a fronteggiare i minimi di fine novembre in area 6.600 dollari. È un valore delicato: in caso di rottura, essendo un livello statico ben evidente su base mensile, si potrebbe avere tensione, speculazione al ribasso e forte volatilità. 

È necessario per avere indicazioni rialziste, rivedere i prezzi a 7.200 dollari, livelli al momento apparentemente irraggiungibili, ma nulla è da escludere per Bitcoin che ci ha abituati a momenti di particolare euforia come accaduto ad ottobre quando in 24 ore un forte movimento rialzista ha recuperato un ribasso di tre settimane.

Grafico Ethereum by Tradingview

Prezzo Ethereum (ETH)

Ethereum si trova a testare i livelli dello scorso febbraio, i più bassi dagli ultimi 10 mesi. ETH al momento non dà segnali di inversione, pertanto sarà necessario formare una base di supporto dalla quale attirare gli acquisti in ottica di breve periodo. 

Un primo respiro di sollievo si avrebbe solo a 145 dollari. Al contrario, un affondo sotto i 125 dollari aprirebbe ulteriori spazi al ribasso fino all’ulteriore step verso l’area psicologica dei 100 dollari. 

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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