In una recente intervista, il Segretario del tesoro statunitense, Steven Mnuchin, ha affermato di condividere i dubbi e le preoccupazioni del presidente americano Donald Trump riguardo le crypto e bitcoin in particolare.
Durante l’intervista, infatti, il Segretario ha affermato che bitcoin viene usato esclusivamente per usi illeciti e che, rispetto al contante, si presta bene a questa tipologia di scopo. Una visione insomma altamente pessimista e poco veritiera su bitcoin e sulle crypto in generale.
Purtroppo l’onta negativa che si porta dietro il bitcoin è probabilmente dovuta alla fama della piattaforma SIlk Road, fondata nel 2011 ed ora chiusa, che veniva usata per comprare e vendere merce illegale.
La situazione si è evoluta nel tempo. Considerando la difficoltà del mining casalingo, è più facile comprare bitcoin che non minarli e per farlo serve un punto di ingresso rappresentato dai vari servizi ed exchange che permettono di comprare crypto con bonifico bancario o carta di credito.
Ovviamente l’utilizzo di queste piattaforme centralizzate comporta la necessità di fornire tutti i documenti relativi alla propria persona dato che tutte le piattaforme hanno dovuto integrare forme di KYC (Know Your Customer) e AML (Anti Money Laundering).
Si comprende benissimo quindi come ormai, essendo tutto tracciato e anche spesso pubblico e non anonimo, non ci sono più scuse per additare bitcoin come moneta dei criminali.
Inoltre, vari studi hanno verificato come bitcoin non sia il metodo di riciclaggio preferito dai criminali e che il dollaro americano lo batte di gran lunga nella forma del contante.
Detto ciò, è anche normale che Steven Mnuchin, in qualità di Segretario del Tesoro, così come il Presidente Trump, abbiano tanto a cuore l’uso del dollaro, di cui sono i custodi e su cui è basata la forza degli U.S.A.