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Scendono gli scambi giornalieri per le criptovalute

Dopo i forti rialzi della scorsa settimana il settore vede un ritorno della cautela accompagnata da una forte diminuzione degli scambi giornalieri per le criptovalute, che si attestano tra i 75 e gli 80 miliardi di dollari. 

La giornata di ieri, infatti, chiude con scambi tra i più bassi dallo scorso ottobre, evidenziando come dopo la forte euforia che ha fatto volare gli scambi giornalieri, questi ultimi giorni vedono prevalere una certa cautela per l’intero settore. 

Fonte: COIN360.com

La giornata di oggi segna una prevalenza di ribassi per l’85% delle prime 100 criptovalute. Se andiamo a restringere l’analisi alle prime 25, solamente Tezos (XTZ) è sopra la parità, con un rialzo che sfiora il 3%. Tezos beneficia di essere il token che verrà utilizzato dalla venture capital Andra Capital con sede a San Francisco, che ha annunciato ufficialmente il lancio di una STO basata proprio sul token di Tezos. 

Questo fa ulteriormente salire le quotazioni di XTZ che in queste ultime ore tornano sopra a 1,60 dollari, provando a recuperare i massimi toccati a metà dicembre scorso a 1,84 dollari, livelli più alti dagli ultimi due anni. 

Tezos si riporta oltre 1,1 miliardo di capitalizzazione in 12° posizione, ancora indietro rispetto a dicembre, quando aveva conquistato la 10° posizione, tenuta solo per poche ore. Ad ogni modo Tezos scavalca Tron e Monero che scendono in 13° e 14° posizione.

La migliore di giornata è Swype (SXP), token di uno smart wallet lanciato nell’estate 2019, che guadagna il 18%. Tra le più conosciute sale oggi anche Enjin Coin (ENJ), che guadagna il 5%.

Dalla parte opposta la maglia nera va a Komodo (KMD, 60° posizione), che perde il 12%. KMD è una piattaforma multicatena dallo sviluppo open source che serve per architettare e costruire sovrastrutture di blockchain. Oltretutto è uno dei primi sviluppi, risale al 2014. 

Bitcoin Satoshi Vision continua ad essere oggetto di forte speculazione e volatilità legata alla figura di Craig Wright, perdendo oggi l’8%. Anche Bitcoin Diamond (BCD) perde l’8%, come Chainlink (LINK) e l’altra forcella di Bitcoin, Bitcoin Gold (BCG). Dopo i forti rialzi dei giorni scorsi anche Dash oggi perde il 7%.

L’arretramento generalizzato degli scambi giornalieri fa scivolare il market cap sopra i 230 miliardi di dollari, livelli di tutto rispetto, non troppo lontani dai massimi di periodo che la scorsa settimana sfiorarono i 250 miliardi di dollari, e lontano dai minimi di metà dicembre a 185 miliardi di dollari. 

La dominance di Bitcoin scivola sotto il 66%. Ne beneficiano le altcoin, come Ethereum che guadagna frazioni decimali e si riporta al 7,7%. Stabile XRP che mantiene il 4,3% di quota di mercato. 

Grafico Bitcoin by Tradingview

Scambi Bitcoin (BTC) in diminuzione

Per Bitcoin si è fatta sentire la resistenza dinamica ribassista che unisce i massimi decrescenti dello scorso fine giugno passante per i 9.200 dollari sfiorati tra sabato e domenica scorsa. Dopo quel movimento sono prevalse le vendite che in queste ultime ore hanno riportato le quotazioni di BTC a testare gli 8.400 dollari. 

Nulla di compromettente in un’ottica di medio periodo: la salita che ha caratterizzato i primi 20 giorni di gennaio vede ora i prezzi perdere il 30%, un fisiologico movimento di ritracciamento che al momento non intacca il rialzo disegnato nei primi 20 giorni del 2020. Bitcoin rimane ancora nella fascia di sicurezza con la tenuta degli 8.300 dollari. 

Possibili segnali di inversione arriveranno con discese sotto gli 8.000 dollari, che coincidono con il 50% del ritracciamento del rialzo appena indicato. Un ritorno sopra gli 8.800 dollari nelle prossime ore andrebbe a segnalare un ritorno della forza che però va accompagnata da un ritorno dei volumi e degli acquisti.

Grafico Ethereum by Tradingview

Ethereum (ETH)

Anche Ethereum, in linea con il ribasso del Bitcoin, perde il 2,5% su base giornaliera e vede i prezzi andare a testare i 160 dollari. Per ETH è importante non ritornare sotto i 155 dollari, ex livello di resistenza rotto con decisione con il rialzo di metà gennaio. I 155 dollari sono ora livello di supporto da tenere per ambire a un ritorno al rialzo. 

Come per Bitcoin anche per Ethereum è necessario riprendere al più presto i 175 dollari, per ambire alla rottura del massimo del 18 gennaio (il più alto degli ultimi tre mesi) che coincide con la trendline dinamica ribassista che unisce i massimi decrescenti dello scorso agosto a 178 dollari. 

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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