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CeFi: cosa sono le crypto banche

La finanza decentralizzata, la DeFi, ha anche una controparte centralizzata, la CeFi: entrambe rendono accessibili prestiti collateralizzati in criptovalute, ma mentre la DeFi richiede l’utilizzo delle proprie chiavi private, la finanza centralizzata delle crypto banche richiede che l’utente si fidi di un ente di custodia centralizzato.

Anche se questo concetto va contro l’ideale libertario delle criptovalute, la CeFi si è creata un proprio mercato soprattutto grazie ad un’offerta con tassi migliori sia per quanto riguarda i prestiti che gli interessi passivi sia per l’offerta di carte di credito.

Sostituendo il rischio insito nel codice della DeFi con il rischio di terze parti, le crypto banche mitigano il pericolo di hacking offrendo garanzie di sicurezza di grado istituzionale. I depositi sono solitamente garantiti da entità terze e le criptovalute sono gestite su cold wallet di agenti custodian leader del settore.

Come le tradizionali banche, queste banche crypto friendly sono istituti finanziari autorizzati e regolamentati, per cui è necessaria una verifica dell’identità prima di poter accedere ai servizi tramite procedure KYC/AML

Da un lato questo garantisce un accesso di emergenza nel caso si perdano le credenziali di accesso, ma costituisce una barriera di ingresso assente nella DeFi, dove contano solo le chiavi private.

Le 4 maggiori crypto banche del mercato

Nexo è una delle prime banche di crypto lending apparse nel settore, con fondi garantiti da BitGo Custody fino a 100 milioni di dollari tramite Lloyd’s. Nata da uno spin-off di Credissimo, un gruppo di fintech bulgaro con una solida reputazione e supervisionato da più regolatori bancari e finanziari europei, la banca di lending dichiara di avere processato sino ad ora 700 milioni di dollari. 

Nexo permette di depositare denaro fiat e crypto e di ricevere interessi fissi composti su base quotidiana sui propri depositi e presto arriverà la carta di debito anche per i clienti europei. Una delle poche accessibili da sito web oltre che da app.

Crypto.com, ex Monaco, è un crypto banca di Hong Kong che si occupa di lending.  Offre i tassi di interesse migliori del mercato sulle stablecoin (fino al 12%), a condizione che gli utenti blocchino i loro fondi per 3 mesi. 

Accessibile solo da app, possiede due token, MCO e CRO, che permettono rispettivamente di avere benefici sulle carte di credito (che presto arriverà anche per il mercato europeo) e di utilizzare l’exchange interno. I fondi degli utenti sono conservati in cold wallet gestiti da Ledger Vault e sono assicurati da una copertura fino a $ 250 milioni da un – non precisato – leader di mercato nei servizi di custodia di criptovaluta di livello istituzionale.

BlockFi è una crypto banca con sede a New York nata nel 2017 e sostenuta da diversi round di finanziamenti privati che opera in conformità con le leggi federali statunitensi. 

Offre interessi sui depositi in BTC, ETH, LTC, GUSD e USDC, o la possibilità di ricevere un prestito bloccando le criptovalute come collaterale. Inizialmente era richiesto un deposito minimo sia per maturare interessi che per prendere un prestito, ma ora questa barriera è stata quasi azzerata. Al contrario di altre piattaforme di lending gli interessi sono variabili. A livello di sicurezza lo storage dei fondi degli utenti è gestito da Gemini su cold wallet e assicurato secondo le leggi federali americane (che non valgono per i cittadini europei).

Celsius Network è stata fondata da Alex Mashinsky, imprenditore seriale noto per avere inventato il VoIp, dopo una ICO che ha raccolto 50 milioni di $ nel 2018. Accessibile solo da app per smartphone, offre interessi settimanali composti su una vastità di criptovalute e utilizza BitGo Custody per la gestione dei cold wallet e l’assicurazione.

In recenti dichiarazioni durante le regolari sessioni di AMA, il CTO Nuke Goldstein ha dichiarato che il team sta lavorando su una tecnologia che permetterebbe di poter utilizzare i propri fondi come collaterale direttamente dal proprio address.

Conclusioni

Vi sono degli aspetti importanti che non sono per niente chiari. Se per i portali di DeFi c’è la massima trasparenza per quanto riguarda i movimenti di criptovalute, le statistiche e il modello di business, le crypto banche non forniscono dei report regolari su prestiti e interessi. 

In teoria dovrebbero essere gli interessi sui prestiti a finanziare i prestiti sugli interessi, ma in assenza di dati trasparenti è lecito dubitare sulla sostenibilità del business.

In sostanza, i prodotti CeFi non sono aperti a tutti gli utenti, utilizzano oracoli  centralizzati per i feed di prezzo, gestiscono centralmente i tassi di interesse e operano su riserve frazionarie in criptovaluta non trasparenti, proprio come una banca tradizionale.

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