HomeBlockchain2200$ per un opinione su BCH: i micropagamenti cambieranno il Web

2200$ per un opinione su BCH: i micropagamenti cambieranno il Web

I micropagamenti sul Web sono forse uno dei primi casi d’uso delle crypto e sono molto usati soprattutto per inviare “tip” sui blog e social specializzati.

E infatti, tra gli articolo definiti “TOP” dalla piattaforma di blogging Read.cash troviamo un articolo sul dibattito su Bitcoin Cash, che ha ricevuto oltre 2000$ di premi.

Queste nuove piattaforme sono ancora in uno stato embrionale, ma possono dare una prima indicazione di come cambieranno le dinamiche in rete nei prossimi anni.

La scalabilità della blockchain è fattore fondamentale per permettere a questo genere di iniziative di svilupparsi e raggiungere una certa maturità.

Per questa ragione al momento esperienze di questo tipo si trovano solo su BCH e BSV, ma in futuro ci si aspetta che le promesse fatte su BTC e ETH legate ai layer 2 e la scalabilità fuori catena, possano permettere i micropagamenti anche sulle due blockchain in vetta al coinmarketcap.

Lo spam presente in rete oggi potrebbe essere limitato dalla presenza di microtransazioni economiche capaci di generare un costo legato all’informazione veicolata. Un disincentivo anche all’utilizzo distorto della comunicazione in rete.

Il limiti sarà imposto anche allo strapotere della pubblicità sulle piattaforme centralizzate di aggregazione, cambiando il paradigma economico sul quale si basa oggi la creazione  di contenuti.

Micropagamenti sul web: una tripletta da record

Negli ultimi tre giorni su Read.cash troviamo tre articoli che segnano una tripletta da record per il portale. 

Non vi è dubbio che questo sia il terreno ideale per sviluppare il dibattito su BCH:  alcuni attori della comunità hanno puntato pesante per rendere noti alcuni concetti premiando i loro promotori. 

Il principio è interessante, anche se si presta a facili manipolazioni. Mettiamo però da parte le critiche e osserviamo cosa si è palesato: 

I sistemi di upvote nei blog sono dei più disparati, quello di Read.cash si basa sulle mance ricevute dal produttore dell’articolo. Il prezzo viene espresso in dollari e quindi subisce le variazioni di mercato collegate al sottostante – BCH.

In vetta troviamo 2200$ donati al gruppo anonimo di Miners che si è opposto alla proposta di Jiang Zhuoer inizialmente appoggiata anche da Roger Ver. Non saremo mai certi che i 2000$ versati in una sola transazione sul wallet dello scrivente non provengano da un account amico e che questa non sia solo una partita di giro, ma per ora non ci occuperemo di queste dinamiche.

Al secondo e al terzo posto abbiamo due punti di vista interessanti che sono stati in grado di farsi apprezzare soprattutto da un hodler Bitcoin Cash che ha donato 1000$ per ognuno.

Al secondo posto con lo pseudonimo im_uname troviamo una proposta alternativa sui finanziamenti agli sviluppi di Bitcoin Cash. 

La rilevanza del tema ha portato alcuni utenti a tradurre il testo in diverse lingue: spagnolo, arabo, francese e cinese. Ciò a cui viene dato un valore ha più possibilità di essere scelto come contenuto valido per chi traduce o veicola un concetto. Da non dimenticare la possibilità che la traduzione sia avvenuta per puro desiderio divulgativo.

Al terzo posto un interessante punti di vista sulle dinamiche di comunità che stanno portando divisione dentro Bitcoin Cash.

Il mondo dei micropagamenti su blockchain sta testando nuove forme di valorizzazione dei contenuti. Se fino ad oggi siamo stati abituati a trovare nelle prime posizioni testi spinti dalla maggioranza o dal numero di visualizzazioni, ora è il potere del denaro a far schizzare ai primi posti un contributo. 

Nel dibattito a cui facciamo riferimento è stato l’articolo di Peter Rizun il più letto, con 3000 visualizzazioni, ma non ha ricevuto la sponsorizzazione di cui altri hanno goduto. 

Siamo solo all’inizio di un cambiamento radicale. Per ora queste piattaforme sono mosse principalmente della comunità che utilizzano le criptovalute sottostanti, ma sembra chiaro che i test non si fermeranno qui, e in futuro non troppo lontano, uno di questi servizi potrebbe raggiungere le masse.

Lorenzo Dalvit
Lorenzo Dalvit
Educatore appassionato di Blockchain, esperto di vendite e marketing, social community manager, direttore artistico, musicista, amante dei paradigmi dirompenti e della vita. Le mie competenze riguardano l'interazione e la connessione umana
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