Tether ha annunciato oggi che la blockchain Algorand ospiterà la sua stablecoin. Come sappiamo, in realtà Tether è supportata già anche da Ethereum, EOS, Liquid Network, Omni e Tron.
Infatti, ciò a cui Tether è interessata è ampliare l’adozione crypto fornendo un asset di semplice scambio tra tutti gli exchange e tra tutte le blockchain e per questo la scelta è ora ricaduta anche su Algorand 2.0, la cui feature chiamata Algorand Standard Asset (ASA) rende possibile la tokenizzazione di qualsiasi tipo di asset. Inoltre, Algorand pare sia molto veloce in termini di conferme di blocchi (4 secondi) e le fee di transazione sono molto basse, il che la renderebbe perfetta anche per le microtransazioni.
“Un punto di forza fondamentale di Tether è che è supportato da molteplici blockchain diverse. La nostra più recente collaborazione con Algorand sfrutta la velocità e la sicurezza del loro protocollo per fornire ai trader una rapida liquidazione e un minor rischio di controparte nelle loro transazioni di beni digitali. Tether e Algorand sono entrambi determinati a continuare a costruire prodotti finanziari di nuova generazione e riteniamo che la nostra crescente base di utenti apprezzerà e trarrà grandi benefici da questa collaborazione”.
ha spiegato Paolo Ardoino, CTO di Bitfinex che aveva già segretamente spoilerato la notizia qualche giorno fa durante l’evento privato organizzato da TerraBitcoin.
Ha commentato Steve Kokinos, CEO di Algorand:
“Siamo entusiasti che Tether abbia scelto di entrare a far parte dell’ecosistema di Algorand e che la loro stablecoin beneficerà di una tecnologia che fornisce un’immediata finalizzazione delle transazioni e la sicurezza in grado di garantire un’economia DeFi solida e più stabile. L’emissione del loro asset su Algorand sarà un elemento rivoluzionario per i partecipanti DeFi a livello globale, in quanto è uno dei modi più veloci e sicuri per spostare denaro in giro per il mondo”.
Da poco Algorand è anche diventata partnership con la fondazione Ugo Bordoni affinché FUB utilizzi questo tipo di tecnologia che, ricordiamo, usa il protocollo PPoS con l’obiettivo di risolvere il famoso “trilemma della blockchain”, cioè la possibilità di avere allo stesso tempo scalabilità, decentralizzazione e sicurezza.