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Bitcoin: crescono i volumi di scambio dei derivati

Le opzioni di Bitcoin BTC su Deribit hanno registrato livelli massimi con volumi di scambio mensili di oltre 1,5 miliardi di dollari nel gennaio del 2020.

Nel 2017 – durante l’ultima bull run – i primi rumors sulla possibilità che la finanza tradizionale fosse interessata a quotare Bitcoin, portarono il prezzo ai suoi massimi.

Da lì a breve, proprio poco dopo  le quotazioni dei futures sul CME Group, una grossa pressione in vendita ha trascinato il mercato in un triste inverno durato due soffertissimi anni tutti all’insegna del mercato orso.

Bitcoin: aumentano i volumi di scambio

Oggi, come segnala questo grafico, nuove realtà come Deribit crescono in interesse offrendo al mercato strumenti derivati il cui sottostante sono criptovalute come Bitcoin ed Ethereum. 

volumi Derebit

Deribit è solo una tra le tante piattaforme che offrono futures su Bitcoin oltre a istituti come CME Group e BAKKT.

Molti attori non appartenenti al vecchio settore della finanza, ma nati proprio come strutture dedicate alle crypto, offrono strumenti derivati ai loro utenti.

Vediamo i più importanti con i loro volumi espressi in miliardi di dollari.

volumi BTC

Lo strumento derivato in finanza è un titolo che deriva il proprio valore da un altro asset finanziario oppure da un indice detto sottostante.

Gli strumenti derivati si utilizzano principalmente per trovare copertura da un rischio finanziario o per speculare sul prezzo di un asset.

I derivati sono oggetto di contrattazione in molti mercati finanziari, e soprattutto in mercati al di fuori dei centri borsistici ufficiali, ossia in mercati alternativi alle borse vere e proprie, detti over the counter (OTC).

Le criptovalute come sottostante sono un nuovo mercato OTC su cui basare la speculazione.

I derivati fanno crescere l’adozione di Bitcoin?

Non è un’operazione facile valutare l’adozione di Bitcoin, essa dipende da cosa ci aspettiamo da questo strumento.

Osservando gli indirizzi attivi sulla sua blockchain abbiamo un’indicazione netta e inconfutabile dell’utilizzo come strumento di scambio. Dobbiamo ammettere che stiamo vivendo una stagnazione molto preoccupante, come indica questo grafico in cui vengono comparati gli indirizzi attivi di Bitcoin in azzurro contro quelli di Ethereum in rosso. 

BTC vs ETH

Non dimentichiamo che l’aumento dei volumi di scambio su questi strumenti non avviene utilizzando la blockchain ma principalmente sui database degli exchange. 

Da fine 2016 a oggi l’incremento degli indirizzi attivi su BTC è stato praticamente nullo.

Molta della domanda di transazioni interna al mercato è stata assorbita da altre catene mentre dall’esterno non stiamo osservando un interesse particolarmente vivace all’utilizzo di questa blockchain come mezzo di scambio. 

Quello che questo grafico non racconta però è legato alla narrativa di BTC come oro digitale: lento, costoso da spostare e molto utile come riserva di valore per le sue caratteristiche di resilienza e inflazione controllata.

L’unico indice capace di fornire un’indicazione concreta sulla capacità di questo strumento di fornire una riserva di valore è il prezzo. Fino ad oggi la sua volatilità lo vede ancora come un asset speculativo più che una riserva. Le possibilità che il mercato lo percepisca come tale però stanno aumentando. 

market cap

BTC non è l’unica tra le criptovalute a dimostrare buone performance nel prezzo, alcuni dei suoi fork più famosi hanno conseguito andamenti positivi anche se hanno sofferto maggiormente durante il mercato orso.

Le caratteristiche di Ethereum e una politica inflazionistica differente da quella di BTC, lo hanno sempre messo in secondo piano come store of value. Mentre BCH e BSV sono accusati di rendere le transazioni più economiche e veloci solo centralizzando il mining.

Una cosa è certa: l’utilizzo e una maggiore adozione saranno percepiti come indicatore positivo dal mercato anche in relazione alla funzione di riserva di valore. La speculazione aumenta ma le sorti di questi strumenti non dipendono solo da essa.

Lorenzo Dalvit
Lorenzo Dalvit
Educatore appassionato di Blockchain, esperto di vendite e marketing, social community manager, direttore artistico, musicista, amante dei paradigmi dirompenti e della vita. Le mie competenze riguardano l'interazione e la connessione umana
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