HomeBlockchainIl token del Coronavirus, ovvero la blockchain del macabro

Il token del Coronavirus, ovvero la blockchain del macabro

Come ormai tutti sappiamo, nelle ultime settimane ha preso piede un nuovo tipo di virus, il 2019-nCoV, o Coronavirus, che sta causando sia problemi a livello sanitario che a livello economico a causa delle quarantene in Cina per evitare la diffusione del virus. In questo scenario, purtroppo, non poteva mancare la creazione di un nuovo token “ispirato” al Coronavirus, dai risvolti a dir poco noir, nato sulla base dei parametri della popolazione mondiale e delle persone infette. 

Si tratta nello specifico di un token ERC20, quindi basato sulla blockchain di Ethereum e si chiama proprio Coronacoin (NCOV).

L’idea è nata su Reddit dove viene spiegato tutto il suo funzionamento come ad esempio il motivo di una supply così grande che rispecchia circa la popolazione mondiale. Ogni 48 ore verranno bruciati dei token in base al numero di persone infettate o dei decessi avvenuti a causa del virus.

Incredibile come lo stesso token sia già attivo e verificabile con un block explorer e che il token sia addirittura listato su CoinGecko. Esiste anche già un exchange dove è possibile fare trading del token in pair con Ethereum (ETH).

Inoltre, sul sito web ufficiale del token, si legge come sia possibile ricevere un airdrop utilizzando MetaMask come wallet. Il lato positivo della cosa è che parte dei fondi saranno devoluti alla Croce Rossa per aiutare l’associazione in questa emergenza.

Anche se il tutto sembra avere una parvenza di utilità, visto soprattutto il lato concernente le donazioni alla Croce Rossa, è impossibile non notare come l’idea sia piuttosto macabra e come sembri anche una quasi mera strumentalizzazione di una situazione sicuramente grave e che sta colpendo in tutto il mondo con migliaia di persone malate e decedute.

Tralasciando la parte morale alla nostra coscienza, possiamo vedere come la tecnologia blockchain e il sistema di token possa adattarsi a qualsiasi occasione.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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