HomeCriptovaluteBitcoinHester Peirce contro la SEC e la bocciatura degli ETF su bitcoin

Hester Peirce contro la SEC e la bocciatura degli ETF su bitcoin

Il commissario della SEC Hester Peirce ha espresso pubblicamente il proprio dissenso in merito all’ennesima bocciatura degli ETF su bitcoin. 

Con una lunga nota ufficiale pubblicata sul sito della stessa SEC, Peirce esprime il suo dissenso in particolare riguardo l’approccio dell’agenzia nei confronti di questi prodotti basati su bitcoin, definendolo “frustrante perché dimostra una ostinata ostinazione di fronte all’innovazione”. 

Poi aggiunge: 

“L’ironia è che, adottando questo approccio, la Commissione si muove nel territorio sconfinato e pericoloso della regolamentazione di merito, per la quale la Commissione è mal equipaggiata. Visto che l’ordine della Commissione applica uno standard inappropriato ai sensi della Sezione 6 (b) (5) dello Exchange Act, dissenso rispettosamente”. 

In realtà, di ironico c’è soprattutto il fatto che Hester Peirce sia un membro di quella stessa Commissione che ha bocciato l’ennesima richiesta di emissione di ETF su bitcoin, ed è forse proprio per questo che ha deciso di pubblicare questa nota esplicitamente contraria alla decisione. 

Infatti, la SEC ieri ha bocciato l’ennesima proposta di mettere sul mercato un prodotto basato su bitcoin, ma quotato e negoziato su una borsa valori nazionale soggetta al suo controllo. 

Ormai è piuttosto evidente che l’agenzia abbia dei pregiudizi radicati nei confronti di questi strumenti, in particolare a causa del rischio di manipolazione del mercato di bitcoin. 

A tal proposito Peirce afferma: 

“Questa linea di disapprovazione mi porta a concludere che questa Commissione non è disposta ad approvare la quotazione di qualsiasi prodotto che fornirebbe accesso al mercato di bitcoin e che nessun deposito soddisferà gli standard sempre mutevoli su cui la Commissione insiste per fare domanda di prodotti correlati a bitcoin, e solo ai prodotti correlati a bitcoin”. 

Queste parole non sono solo esplicite, ma sono anche chiarissime. Anche perché invece l’altra commissione statunitense che regola i mercati dei future, la CFTC, non solo ha approvato già diversi prodotti finanziari basati su bitcoin, ma ha anche espresso una certa incredulità nei confronti dell’atteggiamento della SEC. 

Le parole di Hester Pierce sono di fatto un’accusa piuttosto dura, e diretta, nei confronti proprio di quei pregiudizi che sembrano essere la vera causa dell’ostinazione della SEC a non volersi aprire a questo nuovo mondo, sebbene lei stessa ad un certo punto dica: 

“Riconosco che l’innovazione comporta rischi, ma sono gli investitori che dovrebbero scegliere i vincitori e i perdenti del mercato. I regolatori non dovrebbero impedire la scelta degli investitori; piuttosto, dovrebbero garantire che gli investitori abbiano accesso a informazioni accurate sulla gamma di prodotti disponibili, compresi i loro rischi”. 

Se da un lato è vero che il compito della SEC è proprio anche quello di proteggere gli investitori, dall’altro però ciò che suggerisce Pierce, insieme a ciò che è già stato fatto dalla CFTC, dimostra che se si volesse si potrebbe procedere in questa direzione. 

Pertanto quella della Securities and Exchange Commission sembra più una decisione arbitraria, discrezionale, che non frutto di un accurato studio del settore e di una mera applicazione delle norme vigenti. 

Insomma, non tutti gli investitori sono come Warren Buffett, e questo forse non è ben chiaro a tutti. L’atteggiamento della SEC nei confronti dell’innovazione in campo finanziario sembra simile a quello di investitori della vecchia guardia come Buffett, poco propensi ad addentrarsi nel comprendere a fondo le innovazioni tecnologiche. 

“Costruire impedimenti, limitare la libertà delle persone di scegliere da soli, e resistere all’innovazione, non ottiene nessuno di questi benefici. Dimostrano invece che la Commissione non è preparata a confrontarsi e ad abbracciare le nuove opportunità che possiamo aspettarci che sviluppino gli imprenditori. Nel frattempo, gli investitori americani cercheranno ancora l’accesso ai prodotti che desiderano, ma senza le pretese protezioni delle nostre leggi sui titoli, mentre gli imprenditori americani cercheranno la loro fortuna altrove, portando con sé i loro talenti e la loro ingegnosità”. 

 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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