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Bakkt: come reagiscono i futures su bitcoin al Coronavirus

I futures su bitcoin di Bakkt stanno reagendo alle difficoltà dei mercati finanziari dovute al Coronavirus

Prendendo come riferimento l’indice Dow Jones alla borsa di New York è possibile notare che, dopo un primo significativo calo a fine gennaio, quando hanno iniziato a diffondersi le notizie in merito all’espandersi del contagio in Cina, l’indice era presto tornato sui massimi, a metà febbraio, per poi letteralmente crollare negli ultimi giorni. 

Il livello attuale è pari al minimo del 2019. 

Il volume degli scambi dei contratti future di Bakkt invece sembra aver seguito un trend opposto. 

https://twitter.com/BakktBot/status/1233294594575564801

A fine gennaio ha avuto un paio di picchi, il 27 ed il 30, per poi replicare a metà febbraio, e raggiungere il record del 2020 il 26 febbraio con 29,3 milioni di dollari. 

L’open interest invece ha avuto un andamento leggermente diverso, perché a fine gennaio era sotto o attorno ai 10 milioni, per poi salire fino a 18 a metà febbraio e tornare attorno agli 11 negli ultimi giorni. 

Confrontando i grafici non sembrerebbe esserci una correlazione tra i movimenti del Dow Jones e quelli ad esempio dell’open interest dei futures di Bakkt, mentre qualche corrispondenza in più, sebbene al contrario, può essere individuata tra i momenti di difficoltà del Dow Jones e quelli invece di euforia per il volume di contratti Bakkt scambiati. 

A dire il vero, a metà febbraio sia l’indice Dow Jones che i volumi di Bakkt sono stati sostenuti, ma a fine gennaio e, negli ultimi giorni, ad un significativo calo del Dow Jones i futures di Bakkt hanno risposto con un’impennata dei volumi, sebbene con numeri in linea con quelli di metà febbraio. 

Il fatto che i due momenti di debolezza del Dow Jones siano dovuti alle preoccupazioni dei mercati in merito alle possibile conseguenze economiche del Coronavirus sembra potersi dire evidente, ma è più difficile trovare una connessione tra le notizie riguardanti il virus ed i volumi di scambio dei contratti Bakkt. 

Tuttavia, nei giorni di maggior calo dell’indice Dow Jones, tra fine gennaio ed oggi, si sono verificati volumi sostenuti degli scambi dei future di Bakkt, in concomitanza con l’uscita delle notizie peggiori riguardo la diffusione del virus e del suo possibile impatto sull’economia. 

Queste difficilmente sono coincidenze, e sebbene si riferiscano di fatto solamente a due precisi momenti, ovvero la fine di gennaio e la fine di febbraio 2020, suggeriscono che il Coronavirus stia avendo impatto non soltanto sugli indici azionari, ma anche sullo scambio di future su bitcoin. 

Infine, è da notare che queste corrispondenze non si sono verificate invece per i future su bitcoin del CME alla borsa di Chicago, forse perchè questi sono regolati in dollari e non in bitcoin come quelli di Bakkt. 

Anzi, negli ultimi giorni i volumi di scambio dei future su bitcoin del CME si sono ridotti rispetto ad esempio a quelli di metà mese, rivelando che non vi è corrispondenza tra questi e le notizie sul Coronavirus.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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