Nonostante alcuni problemi con il coronavirus anche dentro il Parlamento, la National Assembly della Corea del Sud ha votato in favore di una regolamentazione specifica sulle crypto.
In particolare, si tratta di un emendamento alla Special Financial Transactions Information Act che era stato approvato lo scorso novembre e che ha l’obiettivo di creare un quadro operativo per il lavoro del settore crypto nel Paese.
Questa legge è stata approvata all’unanimità con 182 voti e sarà effettiva dall’anno prossimo – marzo 2021. Si tratta della prima volta che la Corea del Sud introduce una legge sulla tassazione crypto e sugli exchange.
Inoltre, sempre secondo questa legge, il Financial Intelligence Unit (FIU) sarà l’ente regolatorio responsabile di controllare il settore crypto nel Paese.
La notizia arriva mentre anche in India viene rimosso il ban contro le criptovalute che è stato definito incostituzionale: la Corte Suprema dell’India ha infatti annullato proprio ieri il ban della Banca Centrale che vietava l’acquisto di crypto.
La regolamentazione crypto in Europa
Spostandoci in Europa, da poco in Belgio l’FSMA ha chiesto al governo del Paese una maggiore regolamentazione per le criptovalute, soprattutto per stabilire un nuovo quadro giuridico per la vendita, l’acquisto e l’utilizzo di valute virtuali e di tutti i relativi prodotti finanziari.
Anche la Germania ha riconosciuto ufficialmente le criptovalute come strumenti finanziari, il che vuol dire che tutte le attività finanziarie in Germania per operare con le crypto dovranno avere un’autorizzazione scritta della Bafin, l’autorità di supervisione finanziaria tedesca.
Sembra quindi che non si possa fare a meno – in tutto il mondo – di avere una chiara regolamentazione sul tema, cosa che potrebbe forse attirare maggiori investitori istituzionali ma allo stesso tempo creare non poche barriere per le startup che volessero entrare nel settore, visto che spesso le autorizzazioni sono costose e lente ad arrivare.