HomeCriptovaluteAltcoinTezos farà verifiche KYC e AML retroattive

Tezos farà verifiche KYC e AML retroattive

Il 10 giugno, Tezos ha annunciato l’applicazione delle policy Know Your Customer (KYC) e Anti Money Laundering (AML) a tutti gli utenti che a luglio 2017 hanno partecipato nella sua ICO.

La ICO di Tezos con i suoi 232 milioni di dollari raccolti in soltanto 13 giorni è stata, ai tempi, la più grande ICO mai realizzata.

Però poi il progetto si è fermato a causa di dispute anche di natura legale.

La coppia fondatrice della startup, Kathleen e Arthur Breitman, voleva le dimissioni dal consiglio amministrativo per il capo della fondazione svizzera Johann Gevers. Fra l’altro, sullo scontro pesava il fatto che alcuni problemi erano legati alla struttura legale dell’azienda che sarebbe stata in contrasto con la legge svizzera.

La piattaforma intendeva essere la rivale diretta di Ethereum, in quanto creata per essere il network per gli smart contract. Ad oggi, tuttavia, siamo ancora in fase di stallo e i suoi token, i “tezzies”, non sono stati ancora rilasciati.

Ora sembra che i dettagli dell’operazione stiano per essere finalizzati e il betanet dovrebbe essere lanciato a breve. Tezos ha anche detto che vuole introdurre i controlli KYC e AML non fatti in precedenza.

Nonostante la Tezos Foundation si dichiari contraria “all’inutile raccolta di informazioni personali”, la società Tezos sostiene che deve “rispettare un panorama normativo in rapida evoluzione. E a tal fine i controlli KYC / AML sono la migliore strada da seguire”.

Del resto, le aziende che effettuano ICO senza controlli KYC e AML hanno difficoltà ad aprire un conto bancario.

Gli exchange di criptovalute devono sottoporre i loro clienti alla verifica dell’identità, soprattutto se non vogliono essere accusati di partecipare al “lavaggio del denaro sporco” e dunque rischiare ripercussioni legali anche gravi.

Tezos avrà bisogno di liquidare una parte di bitcoin ed ethereum raccolti per condurre le attività dell’azienda o per migrare nel futuro alle piattaforme regolamentate tipo NASDAQ.

La società ha deciso di affidarsi a una terza parte nella conduzione dei controlli KYC e AML che dovranno avvenire dopo il lancio del betanet.

Nell’annuncio, la startup ha descritto il funzionamento dell’attuazione delle polizze: “I contributori che completeranno con successo questo processo riceveranno codici di attivazione corrispondenti ai loro hash delle chiavi pubbliche dal periodo di donazione; questi codici saranno necessari per i contributori per accedere alle loro applicazioni raccomandate”.

Anche Vitalik Buterin ha risposto al tweet della Tezos Foundation:

“Sembra un passo indietro. Perché le terze parti non possono semplicemente eseguire solo uno script per scansionare le blockchain BTC / ETH, vedere quanti utenti hanno contribuito, calcolare la quantità di XTZ che tutti dovrebbero ottenere e generare il blocco genesis senza il coinvolgimento di Tezos Co? È così che ha funzionato il lancio di Ethereum.”

Aneta Karbowiak
Aneta Karbowiak
Laureata in Biologia all'Università degli Studi di Genova, si è presto interessata allo sviluppo delle applicazioni mobili e dei chat bot. È entrata nel mondo dell'editoria come manager di un sito di sport inglese dove ha gestito un team di dieci persone. Appassionata della tecnologia blockchain e delle criptovalute, ha cominciato a scrivere per Qubithacker.
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick